shame (2011)

In un delirio narcisistico dell'accoppiata Fassibender-Mcqueen il racconto gratuito e semplicistico di un malato di sesso.
Un vorrei ma non posso di tematiche mal approfondite, di questioni solo accennate e di semplificazioni irritanti.

Mcqueen è troppo compiaciuto della sua tecnica da sbattercela in ogni sequenza spesso forzata e dilungata mentre Fassibender è troppo compiaciuto del suo grosso pene (buon per lui!) da offrircelo gratuitamente in più sequenze di sesso messe li più per fare scandalo che per altro.
Alla fine del malessere di Brandon ci resta ben poco, delle origini pochissimo, del rapporto con la sorella solo brevi accenni e cosa resta dell'umiliazione del corpo? Dell'anima? Nulla solo una New York patinata che cerca di riempire i vuoti di un film inutile.

Si premia solo il coraggio di osare che oramai il cinema non ha più, non è poco ma nonostante ciò non abbastanza-