Agnese, sedici anni, viene sedotta dal fidanzato della sorella Matilde. Il babbo pretende le nozze riparatrici, ma il seduttore nicchia. Costretto con le maniere forti, quando l'uomo accetta è Agnese a rifiutare. Il gentore non demorde e la giovane minaccia di rinchiudersi in convento.
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Iconica commedia nera che prende in giro in maniera riuscita e divertente alcuni degli stereotipi siciliani su temi quali l'onore, il matrimonio, la famiglia. La cosa che in assoluto più mi ha sorpreso di questo film è che per la prima volta in vita mia non ho trovato Stefania Sandrelli insopportabile, vorrei dire che è quasi brava: evidentemente si è giocata tutte le migliori cartucce da giovanissima per poi campare di rendita.
Ma è un po' tutto il film a funzionare bene, gli attori sono tutti bravi con particolare menzione per Saro Urzì, la sceneggiatura è coinvolgente, ironica, intelligente, c'è un buon ritmo e le quasi due ore non si fanno sentire, anche se ho trovato l'ultimissima parte un po' troppo dilatata. Affascinante anche la colonna sonora.
Indubbiamente un film iconico che rappresenta, seppur in maniera ironica, un pezzo di tradizione italiana (e mi sa neanche troppo lontano dalla realtà).