scare campaign (2016)

La bravura dei fratelli Cairnes sta nel saper gestire una sceneggiatura tutto sommato fragile ma ricca di twist in maniera molto intelligente, fornendo ritmo con svariati cambi di direzione, per lo più non impossibili da prevedere, ma efficaci. Buona inoltre la dose di splatter, anche se a tenere banco sono soprattutto i vari incastri, tutto sommato ben oliati a produrre un mosaico orrorifico narrativamente accettabile e accattivante dal punto di vista degli effetti speciali. A lasciare interdetti sono i dialoghi di bassa lega, la piatta regia di stampo televisivo, la povertà delle locations e soprattutto un gruppo di attori davvero scarsi, resi ancor più inefficaci dal doppiaggio spaventosamente penoso.
La pellicola è tuttavia meno sciocca di quel che si possa pensare: è uno slasher non convenzionale capace di analizzare con feroce sarcasmo il mondo della televisione, dove nel nome dell' audience ormai è tutto lecito. La critica è rivolta anche nei confronti dei gusti sempre più beceri di un pubblico "addestrato" al brutto, mentre il massacro in scena fa il paio con quello che i vari palinsisesti scatenano tra loro in nome dello share. Pregi e difetti si accavallano per tutta la visione (anche la caratterizzazione dei personaggi è pessima), alimentando un giudizio non esaltante ma nemmeno eccessivamente severo.