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Questi film sono gli antenati dei moderni cinepanettoni. Prima si giravano al mare, nel periodo vacanziero, ora a Natale. Prima c'era Jerry Calà, ora c'è Boldi e De Sica. Ma la minestra è sempre quella (volgarità, battute che non fanno ridere, e situazioni ridicole).
Una delle innumerevoli commedie di quel periodo, per nulla memorabile nonostante i molteplici passaggi televisivi.. Tanti episodi e tanti personaggi, ma la qualità generale del film è scarsa, come l'umorismo che varca svariate volte la soglia della stupidità. Diciamo che per una serata di totale disimpegno può andare.. ma davvero poca sostanza..
Commedia che viene riproposta spesso in tv, tipica degli anni 80. Tante storie e tanti personaggi solo che questa volta sono proprio TROPPI. Si salva solo l'episodio di Villaggio e Serena Grandi. Gli altri non valgono un 6... Però si può vedere sapendo che non vedrete un film di Allen, tanto per capirci.
Grande successo commerciale di un Corbucci ormai da anni "mainstreamizzato" su una sceneggiatura scritta addirittura da sedici mani… Il livello è sul basso/altalenante ma l'incasso permise l'ultimo periodo d'oro (incassi alla mano, non certo qualitativamente) dei film ad episodi nel cinema italiano!
L'episodio più formalmente riuscito è quello con protagonista Calà, ma più che altro perché è il remake di Comencini e il suo Eritrea (in La mia Signora)… Calà però non è Sordi e Livia Romano non è la Mangano ma l'episodio tutto sommato regge… Citazione per Bonacelli che quasi tutti ricordano nei panni dello zio in Johnny Stecchino! Ha un suo perché anche l'episodio della Antonelli ma più che altro per la contrapposizione tra la finezza di Micheli e le volgarità che dice… Impossibile non notare Andrea Azzarito (il genero di Banfi in Occhio Malocchio Prezzemolo e Finocchio) nei panni di uno dei fratelli della Antonelli! L'episodio della Brigliadori è da buttare nel cesso e ha dei risvolti pedofili che a distanza di anni mi fanno ancora chiedere come sia stato possibile sceneggiare una roba del genere… Il bambino è Guido Monti, Antonluca (il figlio di Furio) in Bianco, Rosso e Verdone… C'è anche Gigi Sammarchi! L'allora compare di Gigi, Andrea Roncato, è un prete (non per nulla di quei tempi era Don Tonino) in uno scialbo episodio di cui si ricordano perlopiù i nudi femminili! Villaggio cambia leggermente (ma solo leggermente) registro e ci mette il solito grande mestiere… La sua accoppiata con la Grandi funziona e non per nulla verrà riproposta in futuro! L'episodio è standard ma guardabile e tutti i maschi etero se lo ricordano per il "gatto"! Leggenda narra che in quella scena la Grandi utilizzasse (per la ripresa di spalle) una controfigura perché il suo sedere era talmente abbondante da "rovinare" l'inquadratura!
Il livello è basso e il prodotto è pensato e prodotto già in vista dei passaggi televisivi… Qualche risata la strappa pure, ma la comicità è a mala pena da caserma! Si salva per il fattore nostalgia e perché successivamente uscirono film del genere decisamente peggiori…
"Ma che cos'è questo lampo di felicità che mi fa tremare e mi ridà forza, vita? Vi domando scusa dolcissime creature non avevo capito, non sapevo, com'è giusto accettarvi, amarvi, e com'è semplice. Luisa, mi sento come liberato, tutto mi sembra buono, tutto ha un senso, tutto è vero. Ah, come vorrei sapermi spiegare... ma non so dire. Ecco, tutto ritorna come prima, tutto è di nuovo confuso, ma questa confusione sono io, io come sono non come vorrei essere, e non mi fa più paura. Dire la verità, quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato. Solo così mi sento vivo e posso guardare i tuoi occhi fedeli senza vergogna. È una festa la vita, viviamola insieme. Non so dirti altro Luisa né a te né agli altri. Accettami così come sono se puoi, è l'unico modo per tentare di trovarci."
Vabbè il film è quello che è, un mix di stupidità comica e volgarità. Ogni tanto ci scappa un sorrisino (altrimenti 4 era anche troppo), ma è il preludio a tutti i cinepanettoni che verranno dopo...
Filmetto vacanziero e pieno di battutacce pecorecce e ricche di volgarità tutt'altro che piacevoli. Qualche scena però fa ridere ma non basta per regalare una sufficienza. Uno dei punti più bassi del buon Corbucci.
Prima dei cinepanettoni fu la volta dei film vacanzieri. Minimo comune denominatore una comicità volgare e pecoreccia. Quando la battuta si riduce in modo minimale in una semplice parolaccia.
Fa male vedere come un grandissimo autore come Corbucci si fosse ridotto,negli ultimi anni della propria carriera,a girare queste porcherie prive della benchè minima trovata e che soprattutto non fanno ridere
Filmetto molto scadente contemporaneo dei primi Vacanze di… e precursore dei cinepanettoni della coppia Boldi-De Sica.
La qualità artistica è scialba, la scelta degli episodi è sintomo di scarsità d’idee confermato dalla visione e riescono ad infilarci dentro anche il calcio quando non serviva per nulla. Tanto per dire, la parte migliore del film (o per meglio dire la meno peggio) è quella che riguarda il ragazzino con l’unica idea decente della pellicola (anche se al limite della pedofilia), tanto per far capire la qualità infima complessiva.
Tra le attrici troviamo qualcosa di inenarrabile: la Antonelli è uno strazio, la Brigliadori non è un’attrice (anche se è l’unica che si può definire carina), la Grandi è scandalosa sia come attrice sia come presunta bomba sexy (che non lo è mai stata, almeno per quanto mi riguarda). La Audray (quella delle meduse) è stata la migliore, ma si merita non meno di un 5. Come al solito ci infilano del nudo per attirare qualche spettatore, il tentativo è comunque goffo e, alla fine, inutile per tirare su la pellicola.
Tra gli attori c’è qualcosa di meglio, discreto Villaggio dopo un inizio troppo forzato (la sequenza del gatto), ma punta sempre e solo sul suo cavallo di battaglia in stile Fantozzi/Fracchia, evidentemente non sa fare altro, ma comunque qui non è di certo al suo meglio. Sufficiente Nicheli ed insufficienti Roncato e Sammarchi.
Il migliore, ed è il motivo per cui non ho dato 1 al film, è stato Calà, fa anche lui sempre e solo le stesse cose, ma in quest’occasione è al suo meglio ed è piacevole guardarlo. Il suo accento catanese/veronese (più veronese che catanese a dire il vero) e la sua simpatia danno l’unico brio ad un film altrimenti sciatto e piatto come un pavimento, ed è l’unica motivazione per giustificarne la visione, oltre alla piccolissima parte con il ragazzino come protagonista.
Commedia italiana mediamente divertente ma molto sexy. L'episodio con Maurizio Micheli mi è sembrato il più simpatico. Da vedere quando si preferisce stare in casa, non avendo un cavolo da fare.
Triste carrellata di volti noti del nostro cinema al loro minimo storico. Irritanti le presenze di Pappalardo nella parte del ricco texano e di Tosca d'Aquino. Robetta, veramente. A malincuore lo dico perchè questo genere di film qualche risata ce l'ha fatta fare in passato.
Sembra incredibile a dirsi, ma se un film tratto da "Rimini" di Pier Vittorio Tondelli (in realtà non il suo romanzo migliore) non si è potuto fare è colpa di questo sottoprodotto vacanziero da quattro soldi, infarcito di sketches ai limiti del buon gusto, che hanno purtroppo coinvolto un fine artigiano come Corbucci in uno dei suoi film più dimenticabili. Però lo ammetto non senza vergogna che quando ho visto Villaggio fare la parodia del Casadei con tanto di parrucca, mi ha fatto ridere come una iena...
Commedia non solo pecoreccia ma eccessivamente volgare. La sceneggiatura è un'inconsistente sequenza di gag poco riuscite, banali e molto trash. Da evitare come i film natalizi di Boldi e De Sica e forse anche di più.
Capisco bene che, almeno d'estate, è lecito concedersi qualche serata all'insegna della leggerezza e del divertimento più frivolo: ogni tanto un'immersione nel trash fa bene anche alle persone più serie e rigorose.
Ma questo film è indecente, è senza dignità. Non si ride mai una volta che sia una, e la Brigliadori nel finale che scopa con un bambino è ai limiti della pedofilia.
Villaggio e Micheli sono due comici che stimo, ma anche loro ne escono con una figura mortificante, stretta da un canovaccio demenziale e di pessimo gusto. Bruciateli, certi film: non meritano di occupare una serata in prime time, su una tv nazionale. Nemmeno d'estate.
Ci sono i cosidetti cinepanettoni, ma putroppo hanno imperversato anche i cineombrelloni. Questo è uno di loro ed ho avuto la sfortuna di vederlo. Dopo la visione, mi sono detto: MAI PIU', mantenendo in pieno la promessa.
Questo non è cinema: questa è mer.da. Le gag sono penose e davvero troppo volgari. Oltretutto c'è davvero da star male quando si vede che tra il cast è perfino presente Villaggio (che come attore è sicuramente superiore ad altri come Calà). Da evitare come la peste.