quella villa accanto al cimitero (1981)

Per rispetto verso Lucio Fulci e verso Walter Rizzati (buon compositore, la musica iniziale è abbastanza inquietante ma ho sentito di meglio, anche quella del bambino è melodiosa e discreta) ho voluto esagerare. La recitazione di Paolo Malco è buona (è un attore che mi è sempre piaciuto e anche qui difende l'indifendibile), Giovanni Frezza è (abbastanza) convincente, Fulci sceglie la strada del bambino per arrivare dritto al cuore dello spettatore (una corsia preferenziale chiamiamola così, quando ci sono bambini e animali ci si commuove sempre, ma bambino per bambino in una casa "tormentata" per "casa tormentata" ho preferito decisamente quello di Shock di Mario Bava e anche la madre, Daria Nicolodi, molto più convincete di Katherine MacColl), ma è tutto il resto che non convince. A partire da questo dottor Freud/Frankenstein che è di un fantoccio che più fantoccio non si può... il naso è un corpo unico con la bocca, gli occhi sono scavati, ma improvvisamente si illuminano nel buio della cantina come nella famosa scena di Suspiria alla finestra (ma quelli erano gialli e terrificanti, sembravano di una persona vera, e precedevano l'ingresso dai vetri di un avambraccio mostruoso, questi sono bianchi e sembrano di plastica), il resto della faccia sembra una "specie di cosa" lasciata a metà da qualche improvvisato scultore, non parla, non ulula, non sussurra, non ruggisce, piange ogni tanto (senza motivo apparente) come un bambino (e questo è un po' inquietante, ma, come dicevo, il pianto di un bambino è comunque sempre un jolly negli horror). Un mistero in effetti c'è (la bambina veggente della fotografia, che ricorda molto Virginia di 7 note in nero), alla fine viene svelato ed è una delle poche note positive, assieme a quelle citate all'inizio. Se penso ad icone cinematografiche come Michael Myers, Jason, Freddy e Leatherface....si poteva fare molto meglio con la figura del mostro di turno. Alla fine non è così malaccio, ma non riesco a dargli la sufficienza, nonostante la (ripeto) buona musica iniziale di Rizzati.

Anche stavolta Fulci copia Argento, in particolar modo "Suspiria": ci sono gli occhi gialli che appaiono nel buio (però l'assassino non ha gli occhi gialli, ma vabbè), i vermi, il pipistrellone... c'è pure Ania Pieroni direttamente da "Inferno". Lasciamo perdere i paragoni con "Shining". Il bambino protagonista recita male, anche se fa di peggio nel successivo "Manhattan Baby". Molti buchi di sceneggiatura, ma pazienza: di sicuro questo film riesce a far paura, anche se c'è troppo splatter per i miei gusti. Forse è il migliore degli horror fulciani (di certo è meglio de "L'Aldilà") ma i suoi film più riusciti restano i gialli degli anni '70.

Secondo film di Fulci che vedo,dopo Zombi 2,e seconda scottante delusione.
Capisco che negli ultimi anni il cinema Fulciano sia stato rivalutato e che quindi ora molti dei suoi film siano diventati dei Cult esaltati da tutti,ma,per ora,queste pellicole proprio non riescono a conquistarmi.
Quella villa accanto al cimitero poteva essere un grande prodotto,visto che questa volta il regista oltre al Gore che tanto ama propone suspance,ambientazioni valide e un villain indovinato ed inquietante che donano varietà e fascino,ma purtroppo tutto si sgretola per via di una sceneggiatura davvero fatto con i piedi (roba che se fosse stata scritta per un Horror del 2000 si sarebbe parlato della solita crisi nera del genere),con situazioni al limite dell'improponibile e comportamenti inspiegabili dei personaggi.
Io apprezzo come il cineasta romano sia stato capace di fare film con pochi soldi,creando sempre effetti di alto livello,ma avrei preferito nei suoi film una cura maggiore per la storia e i comportamenti e meno attenzione per gli effetti se poi i risultati devono essere questi. Purtroppo 4-5 omicidi ben realizzati dal mio punto di vista non bastano per sopperire a falle cosi grandi nella struttura della sceneggiatura,e quindi ahimè secondo film di Fulci bocciato su due.

SPOILER

L'incipit, per quanto feroce, violento e splatter è il meno efficace se paragonato quelli deegli altri due horror "coetanei" (L'aldilà e Paura nella città..). Si prosegue con una narrazione abbastanza lenta, che fa leva piu' sull'atmosfera (misteriosa ed autunnale) che sull'impatto splatter. Poi arrivano le uccisioni ad opera del dott. Freudstein e si giunge al sublime (il primo piano al ralenty della testa di Dagmar Lassander, dal collo della quale zampilla inesorabilmente sangue è arte splatter allo sttao puro, una meraviglia per gli occhi e per lo spirito). Gli ultimi 20 minuti, ovvero la discesa agli inferi nello scantinato del dottor Freudstein, è scuola del cinema. Tra corpi dilaniati e maciullati, e gole squarciate è un finale tra i più violenti e tesi che si ricordi in un horror.

pura ciofeca e la scusa che sia di serie B, o inizio anni 80 non tiene. Anche the evil dead è dello tesso periodo. eppure è uscito un capolavoro. basta avere idee.

dialoghi:
la madre dopo aver visto teste staccate, sangue uscire dalle tombe...
il figlio: mamma, una bambina mi osserva dal quadro.
madre: ti ho detto di non inventarti bugie.

quando non ci sono questi dialoghi, ci sono urla e solo urla.

ottimo film di Fulci, sicuramente il mio preferito. il Dr. Freudstein è figo della *******... che gran personaggio!

Ora come ora non ricordi chi copiò un po il fare del Dr. Freudstein per creare un altro killer. Sbaglio?

Sorpreso da questo horror di Fulci,film effettivamente bello e più riuscito di altre sue opere considerate come suoi capolavori (ad esempio L'aldilà).
L'atmosfera che il regista crea è sempre costruita con maestria ma ancora di più questa volta sono le scelte registiche a rendere il risultato tanto bello e convincente: dagli omicidi con sangue in abbondanza alle mani che appaiono all'improvviso,la suspanse non è molta ma tutto è allestito con maestria. Musiche ispirate e convincenti.
Poi la trama è completamente irrazionale e in tante sue componenti anche prevedibile,ma vengono salvate capra e cavoli dall'eleganza della sceneggiatura e dalle paure ancestrali e infantili che quasi ci sbatte in faccia: il mostro nella cantina,la casa maledetta sono cose tanto semplici e quasi banali che invece in questo film in particolare risultano efficaci perché la vicenda la viviamo attraverso gli occhi di un (irritante) bambino.
Molte cose richiamano allo Shining di Kubrick,ma fatte le inevitabili distanze credo proprio che questo sia il miglior film di Fulci anche se di questo regista ho visto poco.
Bella la definizione che qualcuno ha dato dell'estetica del regista definendola "macabro-romantica",i richiami a Lovecraft sono sentiti e si avvertono.
Qualcosa in più per l'ultimo quarto d'ora e l'ottimo e imprevedibile finale,dove Fulci riesce sempre a dare il meglio di sè.

Premetto che sono stato un pò ironico nel commento de "L' aldilà" del regista, mezzo voto in più se lo meritava. Errata corrige.
Premetto inoltre che devo ancora vedere "Paura nella città dei morti viventi" ( mea grandissima colpa aver snobbato Fulci in questo modo) per completare la trilogia e per avere una preparazione più completa sul regista italico, ma fra tutte le opere del regista visionate ( Non si sevizia un paperino, Una lucertola con la pelle di donna che sono di un altro genere e Zombi 2), questo film è il migliore di quelli prima citati.
Forse il capolavoro assoluto di Fulci.
La storia anzitutto qui è lineare e originale rispetto a "L' aldilà" che plagia un pò dai Capolavori "Inferno e "Suspiria", mentre questo sarà spunto per molte altre pellicole in futuro come ad esempio il mediocre "La casa dei 1000 corpi" di Zombie.
La recitazione è veramente ottima da parte di tutti gli attori. Katerine Mc Coll in testa, anche se comunque qualche diffettuccio nella sceneggiatura c'è e si nota. Ma chisse ne frega...........
La colonna sonora è ben usata, soprattutto nei momenti topici ed il sonoro è semplicemente magnifico ( i versi mezzo bambineschi e mezzo mostruosi, tipicamente fulciani i secondi, del Dottor Freudstein).
Gli omicidi sono da antologia (valanga di sangue), veramente nulla da dire e il finale e veramente cruento, uno dei migliori quanto a spietatezza e claustrofobia.
Ma chi saranno mai poi, la bambina che salva il piccolo Bob e la mamma?
Come detto e ripeto mi manca ancora "Paura nella città dei morti viventi", più se vogliamo 7 note in nero nel thriller, ma questo lo reputo un Capolavoro.
Grandissimo Lucio, excuse me.

Un film illogico e insensato, dal punto di vista di una sceneggiatura buttata al vento, ma salvato da una mezz'ora finale che toglie il fiato e, da certe scene (l'omicidio della babysitter) che fanno la loro porca figura. Prescindibile, ma piacevole, sebbene il bambino sia (come in tutti i film di Bava, Fulci e compagnia dove appaiono marmocchi, insopportabili e piagnucolosi).

Il nulla...
Il peggior Fulci.
La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, non c'è neanche un po' di buono splatter...

Non capisco il grande entusiasmo dei fan dell'horror.
Questo film di Fulci un pò bruttino lo è.
La trama è rivista e la sceneggiatura è molto confusa e zoppica moltissimo. Gli attori se la cavano molto bene, soprattutto la mitica Katerine Mac Coll, che con Lucio Fulci ha girato ben 3 film in un anno! Si salvano un paio di scenette e nulla più: la prima molto ben riuscita, l'intera sequenza del bambino intrappolato nella cantina, che è veramente angosciante e un pò il finale dove si riscatta un pò dal torpore e dalla noia. Le musiche, inoltre sono molto azzeccate.
Insomma, molto noioso nonostante la durata misera di 1h e 20 minuti, e mi dispiace moltissimo che è piaciuto a molte persone, ma a me proprio non ha detto nulla. La regia non è male, ma decisamente Fulci se avesse avuto un budget più alto, poteva creare dei capolavori assoluti come L'Aldilà che resta un "cult", perchè questo regista ha una visione della morte, che è veramente morbosa e terrificante.
Poi un altro difetto è che alla fine non viene spiegato proprio nulla: io decisamente mi aspettavo molto meglio da questa pellicola.
Non si sevizia un paperino, Sette Note in Nero e L'Aldilà sono di un altro pianeta rispetto a questa "Villa Accanto al Cimitero". Speriamo che con Paura, il voto sia più alto.
Intanto per ora, lo metto nella lista degli "incerti", sperando che alla prossima visione mi intrighi di più.

John.