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Primo film di To che vedo, sicuramente ne sarà seguito da altri visto il suo stile personale che ho molto apprezzato. PTU è un noir ambientato in una Hong Kong notturna che rivela la sua unicità storica e culturale, la sua modernità e i suoi compromessi nel mantenimento dell'ordine pubblico. Proprio questo è forse lo spunto più interessante: il rapporto criminalità-forze dell'ordine dove a volte, come già sottolineato, la distinzione tra le parti non è poi cosi netta. Se non ci fossero alcuni cali di ritmo nella narrazione e i protagonisti fossero stati meglio caratterizzati (a parte il mitico sergente Lo, sicuramente il personaggio più riuscito), questo film sarebbe stato un capolavoro. Rimane comunque caldamente consigliato.
Mi piace far notare come in PTU, cosi come in altre produzioni asiatiche, l'ironia gioca sempre un ruolo fondamentale per sdrammatizzare certe situazioni e per renderle in un certo senso più grottesche: quelli che dovrebbero essere gli eroi spesso diventano antieroi o comunque persone più "umane". Il 90 % delle produzioni americane invece cerca sempre di enfatizzare il ruolo del protagonista con battute ad effetto (non per niente si chiamano "americanate") , gesti eroici e una moralità il più delle volte inattaccabile. E questa è una delle principali ragioni per cui il cinema orientale di genere e decisamente più interessante e riuscito delle cose che ci propongono da oltreoceano.
Johnnie To è un autore fondamentale. E' il regista che più sta cambiando la natura del cinema Hongkongese. Insieme a pochi altri, ha dato all'action Hongkongese di John Woo, un taglio + realistico, molto + asciutto, pur mantenedo inalterati spesso i modelli. Ed che così sono nati dei film fantastici come "Expect The Unespected" (prodotto da To), "The Mission", diretto da To, ma anche "Infernal Affairs" di Andy Lau.
"PTU" è a dir poco fantastico. Si tratta di un Noir Notturno e anti eroico, quasi in tempo reale. To è un regista superbo e qui vuole proprio essere "autore" come l'altro regista ora + importante a Hong Kong, Wong kar Wai. E colpisce per i personaggi, soprattutto il memorabile e impacciato protagonista, che non riesce in alcun modo di venire a capo della faccenda e non fa altro che causare casini. La polizia è allo stesso tempo del tutto incapace, e To dipinge gli sbirri come fanatici identici ai criminali, cinici, senza limiti, sadici e violentissimi.
Ma "Ptu", meglio di molti altri, colpisce per la messa in scena. Una metropoli notturna, elegantissima, con atmosfere rarefatte e silenziose, con strambi personaggi che si aggirano per la metropoli come fantasmi. Il modello forse è Mellville , sopratutto nei i personaggi, e a tratti anche Michael Mann, ma il primo film che viene in mente guardando "PTU" è indiscutibilmente "Fuori orario" di Martin Scorsese, e anche molto altro del cinema del grande regista americano (Mean Street, al di la della vita).
Johnny To va scardina le regole del poliziesco, e dietro un film disilluso e irreale, mixa sapientemente dramma, con tocchi di Humor nero e personaggi quasi Lynchani. Le scene memorabili sono tantissime, Le varie gag con i telefonini scambiati, il momento della tavola calda all'inizio, ma sopratutto quella delle luci nel palazzo, veramente un pezzo di grande cinema.
Completamente fuori dagli schemi, particolarmente originale e tecnicamente indimenticabile.