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Sono d'accordo con gli estimatori di questo lavoro di Fassbinder, tra i primi del regista tedesco che ancora non ha raggiunto la massima espressione artistica.
Nonostante questo la violenza sotterranea e disturbante di questa sua opera ti mette a disagio per tutta la durata del film, estremamente convenzionale e banale negli avvenimenti che però fanno intendere che qualcosa sta per succedere. E quando quella cosa puntualmente accade nello sconvolgente finale, inserito anch'esso quasi come fosse una squallida routine quotidiana, è impossibile non restarne colpiti. Haneke avrà preso qualcosa da questo Fassbinder, è innegabile...
Resta una visione difficilissima e pesante proprio perché praticamente nella prima ora e venti non accade assolutamente nulla di rilevante: ed è essenziale ai fini dello svolgimento di un film freddo, distaccato, squallido e fin troppo "quotidiano". Perfino nel punto di rottura...