paura e delirio a las vegas (1998)

La regia di Terry Gilliam+la presenza di Johnny Depp+ uno scritto del compianto Hunter S. Thompson...mi pare che ho gia' premesso molto,cioe' tre tipi fuori di testa che si incontrano e decidono di fare un film.
Cio' che ne esce non poteva che essere un delirio allucinante,un viaggio surreale,psichedelico,grottesco che simboleggia la fine della beat generation,quella generazione che all'urlo di sex,drugs and rock&roll aveva coltivato l'utopia di poter cambiare il mondo.
"Paura e delirio a Las Vegas" è un film non per tutti,la trama è contorta,difficilmente comprensibile perchè vuole rappresentare lo stato allucinato in cui vessano perennemente i protagonisti...il lavoro di Gilliam è notevole,portare sullo schermo il libro di Thompson era una sfida non facile visto che anche nello scritto realta' e stati allucinati si fondono di continuo lasciando il lettore spiazzato,cosa che accade anche nel film,il regista britannico pero' riesce,tutto sommato,nell'impresa azzeccando anche alcune scene cult come quella in cui i protagonisti vengono attaccati da dei pipistrelli in pieno deserto oppure quella del bar dove gli avventori si trasformano in lucertoloni!
In sintesi il film non ha un vero centro narrativo,gli stessi dialoghi sono spesso privi di senso,Gilliam infatti vuole studiare il comportamento di due due tossici allucinati in viaggio verso Las Vegas ultimo baluardo della beat generation,dove tutto era concesso e a portata di mano.
Una pellicola non facile,sostenuta dall'ottima performance degli irriconoscibili Depp e Del Toro,un film "drogato" che potra' anche non piacere ma che si attesta sicuramente nella categorie di quelle pellicole bizzarre e coraggiose che solo dei malati potevano pensare di realizzare.