La caduta del fascismo e la lotta di liberazione attraverso le vicende di due amici, Alfredo e Olmo, che si trovano spesso su due opposti fronti, senza mai dimenticare il legame della solidarietà.
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Che dire se lo guardi nel complesso il film è bello anche se davvero troppo lungo (almeno un'ora di scene è inserita solo ed esclusivamente per allungare il brodo),solo che sono d'accordo con chi dice che bertolucci è davvero esagerato(come anche Moretti, Benigni invece non lo trovo così filo-comunista nelle sue regie);insomma il modo in cui i Comunisti sembrano cherubini e i Fascisti i diavoli rende la trama in alcuni tratti ridicola,più di 5 ore a vedere i fascistoni cattivi che umiliano i poveri contadini comunisti (io non credo proprio che all'epoca la classe contadina fosse bolscevica visto e considerato che Bertolucci si è dimenticato di dire che in Russia lavoravano per 2 patate al giorno),uccidono bimbi e poveri gattini sono troppi anche per il più convinto comunista del mondo.Alla fine il film riesce comunque per la bella regia ma non è certo un capolavoro;quelli non sono mai a sfondo politico,o magari lo sono ma fatti con metodo e intelligenza. Bertolucci prenda esempio da Leone che aveva una sua fede politica che però non ha mai intaccato i suoi film rendendoli,quelli sì,dei capolavori(vedi ad es."Giù la testa",il dialogo nella tenda tra John e Juan è l'emblema di come vanno trattati questi temi).