alfie (1966)

Fece scalpore all' epoca, ma oggi secondo me è irrimediabilmente invecchiato. Commedia amara su uno sgradevole eterno don giovanni che deve fare i conti con il tempo che passa.

Un film drammatico, riflessivo e a tratti anche ironico... Eviterò il remake

Un donnaiolo impenitente della Swinging London può avere una coscienza? Ritratto divertente, disincantato e al tempo stesso assennato che vede Michael Caine nel ruolo di mattatore, lo sguardo malizioso rivolto spesso alla macchina da presa. Da ricordare anche per le deliziose musiche.

Irresistibile interpretazione di Michael Caine nei panni di un donnaiolo, mascalzone ed egocentrico, che vive alla giornata, passando da una donna all'altra e che non vuole mai far del male a nessuno. Ma ne fa. Un bel ritratto di un'epoca. Ottime interpretazioni femminili. La storia regge fino alla fine, e il continuo rivolgersi alla macchina da presa del protagonista non risulta mai forzato ma anzi spontaneo e in alcuni momenti divertente (per esempio durante la scena della visita medica). Da vedere.

Divertente, ma anche, nel finale, piuttosto amaro (anche perché, data l'epoca in cui venne girato, doveva avere una "morale").
Visto in DVD: è ancora vietato ai minori di 18 anni, anche se, per gli standard attuali, può essere visto da una undicenne.
Bravo senza dubbio M. Caine, decisamente ben contornato.

Davvero un ottimo esempio di Swinging London degli anni Sessanta: l'Io narrante è il capestrato protagonista, e tutte le sue insolite avventure.
Caine è straordinario e ha davvero classe da vendere. Memorabile il tema musicale, credo sia di Burt Bacharach Un vero e proprio Cult