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Curioso film, interessante anche per esplorare lo scenario cinematografico underground russo. Iskanov, quello di Philosofy of a knife, per intenderci, non è uno che va molto per il sottile. La trama è puramente pretestuosa per un vero e proprio trip lisergico dove un killer, in preda a fortissimi mal di testa, si conficca chiodi in testa come estrema soluzione. Un budget ridottissimo dove nella messa in scena quasi nulla è normale, con soluzione visive che hanno lo scopo di creare un ambiente malsano e distorto. Molto buono l'uso del sonoro, elemento fondamentale di questo mediometraggio. Da consigliare? Non saprei. Poi se non piace ed ammesso che sia ancora valida, alla fine dei titoli di coda c'è la mail del regista. Per fargli i complimenti o mandarlo a quel paese, il contatto c'è.
Esordio di Iskanov che realizza una pellicola veramente allucinata che strizza più di un occhio a Tetsuo (per il montaggio) ma anche al capolavoro di Lynch, Erashered. La trama è poco più di un pretesto, un assassino ha mal di testa e per lenire il dolore comincia a conficcarsi dei chiodi in testa, questo ovviamente non è che l'inizio di un cammino di autodistruzione che soprattutto nel finale toccherà il suo apice con alcuni immagini piuttosto disturbanti. Carino il fatto che al'inizio il film sia girato in bianco e nero e che come il tizio comincia a piantarsi i chiodi in testa esplodono letteralmente i colori,bene anche la colonna sonora e presente anche una discreta quantità di splatter (anche se in quantità inferiore rispetto alle aspettative). Niente di nuovo per quanto riguarda il cinema estremo ma un discreto esordio che anche grazie alla breve durata non annoia e che fa conoscere al mondo le capacità di un regista che in futuro farà decisamente di meglio.
Iskanov è davvero un regista horror da tenere d'occhio, assolutamente.
I suoi lavori sono estremi e ben realizzati, molto weird ed interessanti.
Questo narra di un assassino con grandi mal di testa (che curiosamente si chiama HITMAN, e manco a dirlo assomiglia molto a quest'ultimo personaggio dell'omonimo film e videogioco!); per decidere di curare questo suo problema, egli decide di conficcarsi in testa diversi lunghi chiodi (!); c'è da dire che lui finirà per...(vedi spoiler)
La trama può comprensibilmente sembrare strana ed esagerata ma vi assicuro che la realizzazione è davvero buona, come gli SFX del resto. Il modo di far cinema di Iskanov è simile in tutte le sue opere: i colori rappresentati sono belli e sgargianti, si punta a far vedere l'estrema violenza contestualizzata sin nei suoi minimi particolari e la mdp viene utilizzata molto bene.
Davvero, consiglio questo come tutti i suoi (sinora pochi purtroppo) lungometraggi.