my name is tanino (2002)

Dopo il flop di "Caterina va in città" Paolo torna alla carica con una commedia leggera, di puro intrattenimento, che alla fine si rivela banale e stupidotta, la peggiore dopo "Ferie d'Agosto". Peccato, è un opinione personale, forse opinabile, ma resta il fatto che Virzì riesce a dare il meglio di sè partendo dalle realtà proletarie toscane di cui in più di un'occasione si è rivelato un profondo conoscitore.Da lì, non a caso, ha tirato fuori i suoi films migliori, facendo un distinguo per lo scadente "Baci e abbracci", ma questa è un'altra storia