Zu è appena sobria quando riceve la notizia che sta per diventare l'unica guardiana della sua sorellastra di nome Music, una giovane ragazza nello spettro dell'autismo.
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1) Il mondo di Sia è visionario ed edificante: la sua musica, i suoi video, il suo film. Di conseguenza il tema dell'autismo è un McGuffin per esprimere il suo "feel-good movie", e non colgo problemi a trattare l'autismo finalmente come qualsiasi altra condizione umana, liberandolo da quell'aura da riserva protetta che lo circonda. 2) Sia è un'esordiente e il suo musical è pieno di difetti; secondo me il più grave è l'intenzione di voler lenire un dramma scarsamente presente e presentato: si confronti "Nobody said it was easy" (Coldplay - "The Scientist", 2002: https://youtu.be/RB-RcX5DS5A) con "Nobody said it would be easy" (Kate Hudson - "Easy", 2021: https://youtu.be/-XWtZ8mMAII).