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Vita di Sherry - animo punk tendente all'isolamento e all'autodistruzione. L'adolescenza è un tormentato viaggio che porta sull'orlo della ribellione. Una rabbia giovanile che se tenuta dentro rischia di implodere, ma se condivisa genera forza d'urto. Salvata e risucchiata da un gruppo nomade di giovani dal passato disastroso, dai nobili intenti e dai metodi discutibili, Sherry affronta ciclicamente salvezza e perdizione, ciclicamente perdendo e ritrovando la madre, amici, se stessa.
Curioso come, in tutto questo, il ruolo primario degli adulti conosca sempre derive discutibili.
"Mouth to mouth" è un film on the road. Il viaggio di un furgone scassato, il viaggio di una giovane in crisi d'identità. In conflitto con una madre in crisi d'identità. In compagnia di relitti sociali, i cui corpi sudici custodiscono grandi anime. E' un bildungsroman su schermo: Sherry scappa scomposta da una vita ordinaria, assapora il fugace respiro di brezza di libertà, ricade in una dolorosa e rigida anticonvenzionalità. Frugando nei cassonetti per ritrovare il valore delle cose, toccando il fondo del pozzo per risalire verso la superficie della dignità.
Non ci sono evidenti richiami ad altri film. Tuttavia può ricordare "This is England" per le dinamiche di un gruppo anticonvenzionale e per la disastrosa avventura ribelle di un giovane. Forse anche per l'immagine dinamica, le ambientazioni sudicie e la crudezza degli eventi. Potente e penetrante colonna sonora, che interagisce direttamente col film nel poco ortodosso rito funebre e nelle surreali danze teatrali di Sherry. Una Sherry ottimamente caratterizzata, un'ottima Ellen Page.