Nel 1750 il capitano Mendoza, mercenario e mercante di schiavi, dopo aver ucciso il fratello in duello, si fa gesuita, va in una missione del Sudamerica, riprende la spada per difenderla da una spedizione militare.
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Roland Joffè è un regista mediocre ma di una mediocrità particolare. Mentre è un regista retorico, melenso, pomposo e prolisso nello stesso tempo sa essere anche un buon direttore di attori e sopratutto è un maestro nella padronanza delle immagini e nei movimenti di macchina.
"The Mission" stranamente i grandi difetti del suo cinema ne diventano pregi, la retorica non è sentita, in quanto si racconta una storia che non sarebbe potuta essere raccontata altrimenti, i toni melensi sono congeniali e lo stile pomposo ben si sposa con una pregievole monumentalità della rappresentazione degli spazi, della potenza della natura, tutto congeniale a rendere QUELLA FORZA DEL CREATO che è alla base del film, anche grazie a una fotografia meravigliosa.
Lasciando poco spazio ai dialoghi e sopratutto potendo contare su grandi attori (Irons e De Niro) che coprono la gran parte del film, non si nota il difetto di Joffè di riempire i suoi film di caratteristi e il suo cinema un pò banalizzante in questo caso non si nota, perchè nella storia è evidente che gli spagnoli devono essere stati davvero negativi e ovviamente ne parlano i fatti.
Se a questo si aggiunge una colonna sonora "celestiale" di Morricone (la sua migliore e dire che Morricone di grandi colonne sonore ne ha fatte!) che è talmente sublime da dare i brividi. Insomma The Mission è un capolavoro riuscito in tutto e per tutto, a chi si chiede che fine abbia fatto Joffè io dico che Joffè è sempre lo stesso, semplicemente che la fortuna di scegliersi grandi proggetti, e sopratutto grandi professionisti come collaboratori, dopo The Mission lo ha lasciato ed ecco perchè questa resta una mosca bianca in una sua filmografia che a parte rare eccezioni resta molto deludente