Nei giorni del golpe (1973) di Pinochet in Cile scompare un giovane cittadino USA. Il padre, uomo d'affari, lo cerca disperatamente con la nuora. Inutilmente. Si fa strada l'ipotesi che sia stato eliminato come scomodo testimone dell'aiuto dato dagli americani all'esercito golpista.
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A dire il vero mi aspettavo qualcosa di più, con una storia di tale portata poteva venirne fuori qualcosa di molto interessante. Il film è di qualità, nella regia, nelle interpretazioni, nelle musiche, nei dialoghi, ma non ho trovato quel coinvolgimento che avrei voluto: la ricerca di Charlie è poco appassionante, se si escludono un paio di momenti ricchi di pathos (la scena allo stadio, la stanza piena di corpi non identificati). Inoltre, per chi non conosce la storia, non è ben chiaro fin dall'inizio dove è ambientato il film e cosa ci fanno lì i protagonisti, perché c'è il coprifuoco, ecc.
Interpretazione molto intensa quella di Jack Lemmon, giustamente lodata, ma personalmente ho preferito ancor di più l'attore in altri film (Americani, I giorni del vino e delle rose, L'appartamento).
Un film da vedere e consigliare, ma non ne sono rimasto del tutto soddisfatto.