mi manda picone (1983)

Un cinema particolare quello di Nanni Loy sempre sospeso tra satira grottesca e denuncia, confezionando film che sanno dipingere realtà a volte sconosciute.
Mi manda Picone è una commedia a tinte gialle, che riesce a coinvolgere lo spettatore in una trama che sa ben mescolare elementi classici di un giallo (che fine ha fatto Picone? Chi era Picone?) a quelli della più disimpegnata commedia che gioca sui soliti stereotipi partenopei seguendo gli insegnamenti dei grandi del passato, da Scarpetta a De Filippo, passando per Totò e Risi ne "il tesoro di San Gennaro".
Film veramente godibile è ben fatto che incontra però il solito difetto che caratterizza tutte le pellicole "napoletane" di Nanni Loy , da Caffè Express fino a Scugnizzi, il raccontare realtà particolari, scelte proprio perchè divertenti e grottesche e di li partire con indagini sociologiche e di denuncia che lasciano il tempo che trovano.
Se si vuole fare un cinema sulla società bisogna partire da elementi concreti e non buttarla sul solito pietismo e buonismo enfatizzando episodi al limite del ridicolo, insomma in questo il regista sardo si dimostra aver recepito in pieno la mentalità del più classico Napoletano!
Comunque film da riscoprire fosse solo per Giannini e la Sastri, veramente eccezionali, Giancarlo Giannini è forse l'unico attore non campano in grado di interpretare con una tale naturalezza ruoli così particolari con una pronuncia dialettale veramente impeccabile.
Peccato che su filmscoop questo film sia ignorato E' DA RISCOPRIRE!