milano calibro 9 regia di Fernando Di Leo Italia 1972
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

milano calibro 9 (1972)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film MILANO CALIBRO 9

Titolo Originale: MILANO CALIBRO 9

RegiaFernando Di Leo

InterpretiPhilippe Leroy, Lionel Stander, Frank Wolff, Mario Adorf, Barbara Bouchet, Gastone Moschin

Durata: h 1.41
NazionalitàItalia 1972
Generepoliziesco
Tratto dal libro "Milano Calibro 9" di Giorgio Scerbanenco
Al cinema nel Settembre 1972

•  Altri film di Fernando Di Leo

Trama del film Milano calibro 9

Regolamento di conti all'interno di una banda di criminali italo-americani che agisce a Milano, imperniato su Ugo Piazza (G. Moschin) che, fatti tre anni di carcere, è sospettato dai suoi compari di avere intascato 300000 dollari in contanti.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   8,44 / 10 (94 voti)8,44Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Milano calibro 9, 94 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

ostix  @  02/10/2012 17:56:29
   9 / 10
Opera imprescindibile che rappresenta il cinema italiano di genere degli anni 70.
Non ho visto gli altri di Di Leo della cosiddetta "trilogia del milieu", questo MIlano Calibro 9 era da anni che rinviavo e mi sono deciso dopo anni di ascolto della colonna sonora degli Osanna , essendo un amante del prog italiano.

Il film celebra la violenza, l'onore, la furbizia, la fiducia mal riposta negli altri, il tradimento, in una Milano dove è un po' un tutti contro tutti, e la polizia fatica a combattere le organizzazioni criminali, che finiscono spesso con l'autoeliminazione.

Da manuale i primi minuti di film , un ritmo serratissimo con una spirale di violenza e cattiveria ottimamente interpretata da un superlativo Mario Adorf , sempre sopra le righe fino all'ultimo minuto e fino all'ultima scena.
Il sottofondo musicale degli Osanna , e anche dei New Trolls, sotto la direzione del maestro Bacalov sono la perfetta cornice di questo cult , grazie a Tarantino, di livello mondiale.

Amaro il finale, perfettamente in linea con lo svolgersi della narrazione.
Menzione per Adorf, come già detto, Leroy, la Bouchet e l'eclettico Gastone Moschin, dallo sguardo freddo e impenetrabile.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Consigliato , da vedere e rivedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/10/2012 12.05.17
Visualizza / Rispondi al commento
vieste84  @  30/08/2012 19:01:46
   8½ / 10
Onori al primo film di genere italiano che vedo firmato da uno che a quanto pare sapeva il fatto suo e che sono sicuro mi piacerà un casino:Fernando Di Leo. Regista amato da tarantino grazie l quale ha avuto la sua giusta rivalutazione, anche perchè scrediitare un film come questo insieme ai 2 seguiti, conosciuti come la "trilogia del Milieu" per me è una vera e propria bestemmia. Qui ci troviamo di fronte ad un capolavoro del cinema italiano(e dico mondiale dato che all'estero se li scordano questi film), sicuramente se fatto ad hollywood oggi sarebbe stato uno stracult. Non si puo dare il 10 solo per il budget ridotto(si vede) e forse per un paio di piccole frivolezze nell trama,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/08/2012 19.03.36
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo REDAZIONE amterme63  @  14/12/2010 22:09:26
   7½ / 10
Decisamente un ottimo thriller/noir. La storia è impostata molto bene e gira attorno al mistero della scomparsa di 350.000 dollari (un bel gruzzoletto agli inizi degli anni '70). L'ambiente è quello della mafia siciliana trapiantata a Milano (a tal proposito un personaggio pronuncia una battuta: "bisognerà aprire l'antimafia anche a Milano", che all'epoca pareva assurda e che ha finito invece per diventare quasi realtà). Il traffico criminoso trattato è quello dell'esportazione illecita di valuta (piaga molto diffusa all'epoca presso quasi tutti gli imprenditori del Nord).
La banda gabbata (quella dell'Americano, in realtà un si**** neoarricchito in versione truce) sospetta che sia stato Ugo (un bravissimo Gastone Moschin) e lo pedina strettissimo appena uscito di prigione per una banale rapina. Sarà stato realmente lui? Se non lui, chi? Questo dubbio ci attanaglia per tutto il film e fa da efficace motore della suspense e dell'interesse intorno alla storia.
C'è da dire che la prima impressione che se ne ricava è che Ugo sia in realtà innocente. Prima di tutto il regista/sceneggiatore Di Leo ci fornisce un ritratto molto particolare del personaggio. Si tratta un criminale molto "sui generis". Infatti ha un atteggiamento molto distaccato, dei modi molto misurati e composti. In pratica si comporta come un eroe di un film esistenzialista: amareggiato, sconsolato, quasi dimesso e modesto (addirittura paga i danni in un albergo non provocati da lui!). L'unica consolazione rimasta sembra essere la sua donna (una sexy e bella Barbara Buchet) a cui perdona addirittura tutte le infedeltà. Lei, insieme all'amico Chino, rappresenta l'unico appiglio rimasto in un'esistenza amareggiata e precaria. Tutto questo nobilita molto il personaggio che conquista subito la simpatia e il "tifo" dello spettatore.
Tanto più che i rivali di Ugo sul fronte "criminale" sono ritratti sì come delle persone dure, violente e spietate, ma allo stesso tempo appaiono a volte quasi comici. Soprattutto il personaggio di Rocco (un bravissimo Mario Adorf) spicca per i modi coloriti e rozzi e la loquace parlantina sicula. Insomma un personaggio molto ben caratterizzato e interpretato.
L'originalità del film sta però soprattutto nelle scene che si svolgono in questura, negli scontri verbali fra il Commissario (democristiano, che intende la legge come pura e semplice difesa dell'ordine costituito, da applicarsi in maniera dura e severa soprattutto al crimine spicciolo) e il Vicecommissario (comunista, che intende la legge come giustizia sociale che deve colpire soprattutto il grande crimine, i colletti bianchi, ed essere indulgente nei confronti di chi subisce il degrado sociale). Si tratta di qualcosa di molto singolare, in quanto le scene sono quasi ininfluenti sul corso della storia. Evidentemente sono argomenti che stavano molto a cuore a Di Leo e poi quella era un'epoca altamente politicizzata. Il Vicecommissario è un personaggio caratteristico, trattato nel film come un perdente. La storia sembra però dargli ragione. L'ufficio dell'Americano è in uno dei principali palazzi della finanza milanese. I potenti malviventi (altro che piccolo crimine) non esitano poi a usare il tritolo, addirittura in piena Stazione Centrale di Milano. Gli agganci con l'attualità dell'epoca (Piazza Fontana, ecc.) sono evidenti.
Il film comunque lascia sullo sfondo le implicazioni politiche e si dedica nel finale a rimescolare le carte, a svelare aspetti sorprendenti e inaspettati nei personaggi principali. Un finale ironico e beffardo che lascia sorpreso e "ingannato" lo spettatore e che fa risaltare la bravura di Di Leo. Ottime le scenografie in una Milano nebbiosa e indifferente, con i suoi monumenti, i grattacieli e le case a ringhiera. Belle anche le musiche.
Nel suo genere è uno dei migliori.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/12/2010 09.25.44
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  19/08/2010 12:16:22
   9 / 10
Il poliziesco italiano per eccellenza, con attori perfetti, sceneggiatura perfetta, colonna sonora perfetta.

Adorf immenso: "Tu uno come Ugo Piazza non lo devi neanche toccare".

4 risposte al commento
Ultima risposta 21/08/2010 13.46.46
Visualizza / Rispondi al commento
connor  @  16/08/2010 18:22:31
   7½ / 10
Il primo poliziottesco non si scorda mai...
Grande Gastone Moschin.

4 risposte al commento
Ultima risposta 16/08/2010 18.55.12
Visualizza / Rispondi al commento
BlackNight90  @  25/04/2010 20:32:07
   9½ / 10
Una Milano criminale come Chicago, un Mario Adorf meglio di Joe Pesci (!), una sceneggiatura tratta da Scerbanenco. E soprattutto un immenso Di Leo alla regia: qui si va oltre il cinema di genere, questo non è un semplice poliziottesco, questo è un capolavoro e basta.
Primo e per me migliore della trilogia, Milano Calibro 9 è uno di quei film che ha fatto scuola nel mondo e per cui si dovrebbe esserne fieri, e invece la maggior parte neanche sa che esistono, uno di quei film per cui ogni giorno Tarantino ringrazia il cielo in ginocchio.
Uno sviluppo avvincente, una colonna sonora magnifica, indimenticabile il rapporto fatto di rivalità e rispetto tra Rocco Musco e l'anti-eroe Ugo Piazza, indimenticabile il ballo della sensualissima Barbara Bouchet.
C'è anche un interessante risvolto ideologico nel conflitto tra il commissario e il suo vice, ma sembra più un corpo estraneo al film che non un elemento funzionale alla storia (non c'era bisogno di rallentare il ritmo visto che il film si fa vedere tutto d'un fiato).
Lasciate stare Argento&co, erigete una statua a Di Leo che se la merita.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/04/2010 00.18.51
Visualizza / Rispondi al commento
Tony Montana  @  16/06/2009 18:44:50
   8 / 10
Ottimo noir/poliziesco d'azione all'italiana che apre la mitica ''Trilogia del milieu''. Sceneggiatura originale e mai banale, scene sempre in riga con il soggetto (apparte le conversazioni tra il commissario e il suo vice, di cui il regista fa uso per una personale critica e denuncia sociale), ritmo e suspance ad alto livello, regia più che discreta, un grande cast (in cui spiccano Moschin e sopratutto Adorf), e alcune sequenze cult (la scena iniziale, il balletto della Bouchet e il finale).


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/06/2009 20.52.26
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  15/06/2009 00:46:14
   7½ / 10
Noir molto bello, Adorf il migliore di tutti. Xrò ripsetto allo stupefacente "la mala ordina" e "il boss" deve dare un voto + basso. Forse la mancanza del volto di Henry Silva, forse la colonna sonora mancata,ma "milano calibro 9" è al di sotto degli altri 2 gioielli di Di leo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/06/2009 20.42.46
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  04/02/2009 14:40:11
   9½ / 10
Capolavoro assoluto del cinema italiano di genere. Uno dei migliori polizieschi di sempre.
Credo che, senza il personaggio e l'interpretazione di Moschin, probabilmente un Bruce Willis, o decine di altri attori, non sarebbero mai esistiti. Tarantino si è chiaramente ispirato a questo film per qualche scena di "Le Iene". E perfino Rodriguez ha copiato la scena del ballo di Barbara Bouchet in "Planet terror" e in quella porcheria di "Sin City".
Regia stupefacente del grandissimo Di Leo, colonna sonora come sempre ottima di Bacalov e interpretazione perfetta di Mario Adorf. Tu quando vedi uno come Ugo Piazza, il cappello ti devi levare!!!
Pochi giri di parole, un film semplicemente sublime.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/03/2009 01.50.22
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  16/06/2008 12:04:30
   9 / 10
Poliziesco capolavoro di Di Leo, che dimostra di aver studiato bene la lezione di Huston e dei classici della vecchia Hollywood, rivisitandone i topos portanti con uno stile originalissimo e spiazzante.
Da antologia la sequenza finale.

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/06/2008 08.06.01
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  21/04/2008 10:37:51
   7½ / 10
Primo capitolo della trilogia di Di Leo, Milano Calibro 9 è un noir-poliziesco spiazzante, che non lascia via d'uscita. Il ritratto di questa Milano impossessata da sangue e violenza è impietoso e girato davvero molto bene. Ottima la colonna sonora e convincenti gli interpreti. Tra tutti spicca sicuramente Adorf, bravo anche Moschin. Peccato che in Italia non si realizzino più film di genere così ben congegnati.

2 risposte al commento
Ultima risposta 21/04/2008 15.15.18
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento wega  @  27/11/2007 22:00:29
   8 / 10
Un noir veramente ottimo, dalle interpretazioni alla bellissima colonna sonora. Non conosco il regista tanto meno un elemento del cast a parte la Bouchet della Falqui, quindi non posso dilagarmi oltre.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/01/2008 16.25.55
Visualizza / Rispondi al commento
peppe87  @  09/05/2007 23:57:08
   10 / 10
con gli altri 2... il trio delle meraviglie

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/08/2007 16.54.17
Visualizza / Rispondi al commento
private_joker  @  18/04/2007 18:03:28
   9 / 10
Grandissimo film, non c'e altro da dire. Tra i personaggi non saprei propri scegliere il migliore...

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/10/2007 17.36.04
Visualizza / Rispondi al commento
lampard8  @  04/11/2006 13:27:53
   10 / 10
un film perfetto,senza sbavature. Attori bravissimi(Moschin e Leroy in primis)azione,tensione tuttto diretto magistralmente da Di LEO. Non avevo mai visto un suo film(MEA CULPA):mi procurerò sicuramente tutta la filmografia. Se tutti sono come questo ci sarà da divertirsi!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/11/2006 13.49.32
Visualizza / Rispondi al commento
JoJo  @  26/10/2005 10:22:26
   8 / 10
Il cinema italiano negli anni '70 aveva parecchio da dire, e lo faceva producendo film che si potevano semplicisticamente suddividere in un filone intellettualmente "alto" ed uno "basso". Milano Calibro 9 non affronta speculazioni metafisiche, anzi, è un film d'azione semplice, lineare, volendo anche ingenuo, ma è carico d'una verve incredibile, una carica energetica spinta alla massima potenza. Mattatore assoluto, colui che sicuramente da quel qualcosa in più al film è Mario Adorf, con la sua interpretazione parossistica, esasperata, ma che è perfetta per il contesto in cui si trova a recitare. Ma in quest'opera deliziosamente ingenua e prevedibile sono molte le cose che filano liscie come l'olio e rendono speciale questo poliziesco made in Italy di Fernando Di Leo. A distanza di più di 30 anni, difatti, Milano Calibro 9 perde pochissimo in vitalità, reattività, energia, prova e dimostrazione della grandezza di quest'opera.

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/10/2005 11.01.51
Visualizza / Rispondi al commento
benzo24  @  24/08/2005 19:26:00
   8 / 10
Bel film di Di Leo con un grande Moschin.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/11/2005 19.10.11
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  29/12/2004 16:16:56
   9 / 10
No ragazzi, non potete non aver visto questo film. Questi sono i veri autori italiani, questi sono i nostri più valenti cantastorie; ci hanno insegnato ad amare fellini. visconti, ma quelle sono più favole che si raccontano per spaventare gli studenti del dams. Il cinema italiano realmente esportato ed amato all'estero è questo, quello di genere. E nei nei film di genere non ci facciamo battere da nessuno. Fernando non avrà la sapienza registica di Leone, ma ha dalla sua la capacità di saper sviluppare una sceneggiatura, saper scrivere dei dialoghi validi e una dose d'intelligenza notevole. Ha ragione aenima, questo è il regista più amato e copiato da tarantino, ma non fatevi influenzare dal suo giudizio; lasciatevi guidare dal lirismo di milano calibro nove, un mix di storie tratte dal nostro autore noir migliore, cioè giorgio scerbanenco. In questo film nulla è fuori posto, tutto pare perfetto. gastone moschin è bravissimo (forse un po'troppo rigido e "dogmatico" nei movimenti), ma quello indimenticabile è mario adorf. Un mostro, un caratterista di bravura pari a joe pesci. I ragazzi di nocturno, in collaborazione con la raro, hanno fatto uscire un dvd imperdibile. Lo comprate, grazie.

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/11/2007 19.43.41
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  24/11/2004 20:26:22
   9 / 10
"Tu a uno come Ugo Piazza non lo devi neanche guardare!!
Tu a uno come Ugo Piazza non lo puoi neanche nominare!!
Tu a uno come Ugo Piazza non lo devi neanche sfiorare!!
Tu quando passa uno come Ugo Piazza ti devi levare il cappello!!
Tu quando passa uno come Ugo Piazza ti devi levare il cappello!!!!!!!!"

Con queste frasi "DA ANTOLOGIA" Mario Adorf ( ROCCO MUSCO ) chiude uno dei più bei polizieschi mai realizzati in Italia...
Riguardatevi assolutamente questo capolavoro, ma cercate di giudicarlo per quello che vale realmente, e non sulla base di ciò che avete sentito dire da un certo signor Tarantino...

5 risposte al commento
Ultima risposta 30/01/2008 16.31.53
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  10/11/2004 21:20:55
   9 / 10
Capolavoro di Fernando Di Leo e uno dei film preferiti da Tarantino! Uno dei migliori noir di sempre! Ispirato alla bellissima raccolta di Giorgio Scerbanenco (Gerardo, te lo consiglio). Bellissime musiche di Bacalov e sceneggiatura e fotografia estremamente ben riuscite.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/09/2005 21.45.51
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049907 commenti su 50709 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESBLIND WARCACCIA GROSSACHAINED FOR LIFECHIEF OF STATION - VERITA' A TUTTI I COSTICONFESSIONI DI UN ASSASSINOCONTRO 4 BANDIERECUGINE MIEDAREDEVIL - IL CORRIERE DELLA MORTEDAUGHTER OF DARKNESSDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDGIRL FLU - MI CHIAMANO BIRDGUIDA ALL'OMICIDIO PERFETTOI 27 GIORNI DEL PIANETA SIGMAINTIMITA' PROIBITA DI UNA GIOVANE SPOSALE DIECI LUNE DI MIELE DI BARBABLU'MERCY (2023)NOTTI ROSSEORION E IL BUIOOSCENITA'RAPE IN PUBLIC SEASANGUE CHIAMA SANGUESPECIAL DELIVERYSUSSURRI - IL RESPIRO DEL TERRORETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE EXECUTIONTHE GLENARMA TAPESTHE PAINTERTHE WAITUNA SECONDA OCCASIONEUNA TORTA DA FAVOLAUN'ESTATE DA RICORDARE (2023)VENDETTA MORTALE (2023)WHAM!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net