men behind the sun regia di Tun Fei Mou Hong kong 1987
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men behind the sun (1987)

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locandina del film MEN BEHIND THE SUN

Titolo Originale: HAI TAI YEUNG 731

RegiaTun Fei Mou

Interpreti

Durata: h 1.30
NazionalitàHong kong 1987
Generehorror
Al cinema nel Gennaio 1987

•  Altri film di Tun Fei Mou

Trama del film Men behind the sun

Durante la guerra contro la Cina l'unità Giapponese 731 condusse, nel suo campo di prigionia, esperimenti su prigionieri e civili come fossero cavie umane. Questo film racconta i fatti che accaddero, pare realmente, con dovizia di truci particolari e con uno splatter davvero insostenibile. In nome di una folle ricerca per la creazione di un'arma batteriologica per la guerra, il comandante del campo di concentramento compie i più crudeli atti di tortura ai danni di poveracci cinesi.

Film collegati a MEN BEHIND THE SUN

 •  MEN BEHIND THE SUN 2, 1990
 •  MEN BEHIND THE SUN 3 - A NARROW ESCAPE, 1994
 •  BLACK SUN: THE NANKING MASSACRE, 1995

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Voto Visitatori:   5,03 / 10 (20 voti)5,03Grafico
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Voti e commenti su Men behind the sun, 20 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Ciaby  @  27/06/2009 20:48:19
   4 / 10
A mio parere uno dei più grossi bluff di sempre.
Tutti a parlare dell'orrore della guerra, della sua crudezza. Il film ve la mostra, senza buonismi, senza alcuna emozione.
L'idea di partenza è bellissima, peccato poi che con lo scorrere il film entra nel noioso andante e non emoziona, nè impressiona (chissà perchè tutti dicono che il film fa vomitare dalla violenza, quando in realtà ce n'è ben poca). Il cinema orientale resta e resterà sempre una delle cinematografie più affascinanti e meglio sviluppate dell'intero globo, ma questo prodotto per me rimane indigeribile. Non per la violenza, ma tanto per la messa in scena, dove non traspare nulla se non il sonno.

E... nonostante la spiegazione filosofica di fondo, la scena del gatto se la potevano risparmiare...

Dire che questa scena è accettabile solo perchè in Cina (non direi Oriente, perchè fondamentalmente solo in Cina e in Corea Del Nord si mangiano i gatti come abitudine) si mangiano i gatti. Allora anche io prendo un coniglio lo getto tra i topi e filmo la sua agonia, con spiegazione di fondo. Non è un ragionamento che sta in piedi.

Io sono un ammiratore sfegatato del cinema orientale e come tale guarderò anche i seguiti, se non altro per cultura generale, sperando che sappiano offrire quell'angoscia tanto inseguita in questo film e mai raggiunta.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/06/2009 21.05.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  17/02/2006 16:07:27
   5½ / 10
asettico per quanto riguarda la trama,l'iterpretazione e tutte quelle diavolerie artistiche che molti,anche giustamenta,cercano in un film.credo pero' che non tutto sia da bocciare nel nostro,ad esempio è innegabile la bravura con la camera nel cercare in maniera morbosa in ogni scena la morte nella sua piu' infima degradazione,e poi alcune scene riescono davvero a disturbare la visione per il cinismo e distacco con cui sono riprese

3 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2008 14.01.11
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Viva MichaelBay  @  13/01/2006 19:05:46
   10 / 10
A parte che tanto violento non mi è sembrato, l'ho trovato un bellissimo film di denuncia su una delle pagine più nere della storia mondiale. Non è assolutamente vero che è di una violenza insostenibile, fanno molto più schifo (nel senso di raccapriccio e non di bruttezza del film) Ichi the Killer, Cannibal Holocaust e Salò e le 120 giornate di Sodoma, tralasciando il fatto che le scene "atroci" sono solo 5 e dureranno solo un paio di minuti ciascuna su più di un'ora e mezza di film. C'è chi ha detto che mancano trama e storia. Be' vi assicuro che la trama c'è eccome, e anche la storia, come per esempio quella della pallina del cinesino. Personalmente mi e piaciuto moltissimo e non l'ho trovato assolutamente violentissimo. Lo consiglio; anche alle persone più impressionabili. A mio parere non rimarranno colpite più di tanto

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/06/2009 18.47.14
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babbo  @  30/01/2005 22:56:19
   5 / 10
Vorrei dare due voti x questo film (anche se o dato 5 x fare media :):
10-Per l'intento di Mou di denunciare una pagina della storia (basta ricordare che il sottotenente Ishii e altri militari del campo 731 sono sfuggiti ad ogni tribunale e sono morti da civili!).
Una pagina vergognosa della storia Giapponese dove le tecniche di infezione saranno usate dagli americani in Corea.

1-Per certe scene veramente intollerabili e francamente fuori luogo: la scena del gatto divorato dai topi non a ne senso , nenanche storico (in un intervista su un sito web lo stesso regista a affermato di aver girato quella scena in "omaggio" a Cannibal Holocaust!!, così come l'autopsia AUTENTICA del bambino muto).

Insomma sarebbe stato un bel film di denuncia ma francamente certe scene sono di una violenza "gratuita".

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Ultima risposta 06/12/2010 03.19.08
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  29/01/2005 12:38:54
   6 / 10
Sarebbe un 'senza voto'.
Una brutta pagina di storia che mette a confronto con l'abisso di crudeltà mentale cui l'uomo può arrivare; in fondo è un documentario, per quanto terribile, come quelli su Mengele&Co, e la diversa sensibilità orientale, in un senso e nell'altro, lo porta ad un livello difficilmente sostenibile.

18 risposte al commento
Ultima risposta 30/01/2005 22.51.38
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  19/01/2005 01:24:45
   1 / 10
Osceno.
Una cosa piena di scene racappriccianti montate alla bella e meglio spacciata per film.
Una cosa priva di uno straccio di sceneggiatura.
Una cosa che può piacere solo a qualche disturbato mentale.

5 risposte al commento
Ultima risposta 20/01/2005 17.33.48
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  17/01/2005 21:22:47
   3 / 10
Anche a me proprio non è piaciuto questo film.

Parliamoci francamente, non per le scene di violenza in se. Molte colpiscono per la freddezza con cui sono compiute, e per come il regista le gira. Sono impressionanti, sembrano addirittura vere e impressionerebbero anche gli stomaci più forti.
Il fatto è che al di la di questo ciò che sta sotto è veramente molto poco. Il regista le mostra e basta, non dice assolutamente niente, e lo fa con un film praticamente senza sceneggiatura, incredibilmente vuoto e pieno di sequenze ultrasplatter talmente esagerate che sembrano paradosslmente studiate a tavolino.

Non fraintendetemi, io amo i film violenti, e anche quelli giapponesi, (alcuni dei quali violentissimi, da fuori di testa , ma veramente belli) e sono ben favorevole al versamento di tanto sangue nei film (e mi piace anche), ma quando sotto c'è qualcosa, quando c'è qualcosa da dire, e se un film come "salò e le 120 giornate di Sodoma" può essere soggetto alle più svariate interpretazioni, e ti lascia da pensare oltre che lasciarti effettivamente shokkato, ed è anche difficile da digerire (anche se mai quanto questo), "men Behind the sun", invece è un film vuotissimo presuntuoso e pretestoso.

La scena degli animali - vera - è raccapricciante, ma quella che colpisce di più è quella di un'autopsia, per cui è stato utilizzato un cadavere (di un bambino) vero.
Questo secondo me non è neanche un film, un film ha delle basi su cui appoggiarsi, oltre che effetti raccapricianti (tanto per cominciare una sceneggiatura). Qui non c'è assolutamente nulla.

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Ultima risposta 18/01/2005 13.43.43
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  17/01/2005 19:53:32
   4 / 10
No, dai...Cerchiamo di essere intellettualmente onesti: questo non è un film...Io sono estremamente ben disposto verso la violenza, ma quì si trascende da ogni umana concezione...Se per il popolo del sol levante è cool mostrare l'autopsia di un bambino o farci vedere come si sciolgono le braccia di una vecchia in azoto liquido saranno poi ca**i loro...Io non mi sento per niente bacchettone (guarda i film che ho votato oggi) e di autopsie vere ne ho viste, ma quì si esagera un pochetto...
Inoltre non è solo la violenza a farmi pensare, quanto più il fatto che questa "pellicola" viene utilizzata come semplice pretesto per mostrare cose inenarrabili...La narrazione è nulla la "sceneggiatura(?)" si riduce ad essere una serie di torture buttate lì alla ca**o e via...Non me ne voglia il vecchio Cash ma: EVITATELO!
Ve lo dice uno che ha dato 10 a "Cannibal Holocaust".


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Ultima risposta 20/01/2005 15.27.54
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  17/01/2005 19:39:38
   8 / 10
lo "shindler's list" orientale. Ovvero tutto ciò che quel pappone retorico di spielberg non vi mostrerà mai. Volete inorridire di fronte allo sterminio nei campi di concentramento? bene, date un'occhiata a questo film. Roba da divetare tutti pacifisti e andare ad intrecciare canestri in qualche comune. Questo film trasuda violenza, schifo e atrocità, ma ricordatevi che stiamo parlando dii un popolo diverso, a cui certe cose non tangono più di tanto. l loro culto dei morti, riflesso delle loro religioni, è ben diverso e ammette cose per noi impensabili. Un esempio; ad un ceto punto viene mostrata la vivisezione di un bambino. bene, nulla di strano, se non per il fatto che le immagine fanno parte dell'autopsia di un bambino, e che sono quindi reali. Lo stesso regista chiese alla polizia di avvertirli in caso di decesso di un bambino per filmare l'autopsia. E i genitori del ragazzino furono ben lieti di concedere l'autorizzazione al regista, lieti che la morte del loro figlio potesse servire a qualcosa (vi avevo detto che la concezione della vita è nettamente diversa?). Sia chiaro, il film è un normalissimo film, ma semplicemente con l'aggiunta di sequenze agghiaccianti. Un atortura con il ghiaccio a dir poco raccapricciante, un uomo rinchiuso in una camenar iperbarica, un gatto (vero) mangiato dai topi. Gli animalisti non rompano, in oriente se li mangiano, i gatti.
ATTENZIONE: il film, seppur "poco sopra la norma" per un pubblico orientale, è assolutamente controindicato a gente particolarmente sensibile. E' un pugno sullo stomaco dall'inaudita forza.

7 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2008 22.45.59
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