me and you and everyone we know (2005)

Film bellissimo e originale che inquadra con un certo controllo, ma anche con spassionata sincerità la solitudine umana e i suoi rapporti impossibili. Sfocia in un finale aperto che ne concretizza la poesia.

Per quanto riguarda la presunta pedofilia sulla scena della pupù. Mi spiace per voi, ma credo non abbiate capito il film, visto che non si tratta affatto di una gag, ma esprime l'innocenza dell'infanzia di fronte alla malattia degli adulti, distanti dalla fantasia e concretizzati sui fatti, che recuperano il loro lato infantile nella sessualità. Al contrario, i bambini sembrano più adulti e sentono maggiormente il peso delle cose, ma sono gli unici a capirlo.

commedia ben riuscita, forse troppo sopravvalutata nei contenuti da alcuni, ma sicuramente stroncata senza motivo da altri nei commenti precedenti al mio.
in pratica non ci ho visto una chiave di lettura così complessa e pretenziosa, tanto che il film è piuttosto scorrevole e oltretutto, seppur alcune scene siano degne di nota e originali, le storie di fondo non hanno nulla di così innovativo.
forse uno dei film con la media voto più sballata presenti qua sopra; guardatevelo senza paranoie e vi piacerà.

ottimo film, da non perdere.

Gente che desidera essere, ma sempre più l'apparenza ci "costringe" ad altri comportamenti agli occhi degli altri, accompagnandoci chissà dove. (verso il film Happiness) Un film pieno di gente così, ...;;;:.::;;:;;; e anche fuori dal film ;::;;;,,.,.;;::;; da conoscere e starci insieme, chi in piedi, chi sdraiato, ma tutti li accanto a vivere insieme a condividere.
Ironico, poetico, strano, reale, simpatico, noioso e con un di popò avanti e indietro.

Mi ha lasciato perplesso, ci sono dei buoni spunti peró non mi ha coinvolto piú di tanto, sufficiente perchè scorre piacevolmente.

Un commedia niente male, con dei bravi attori e una buona sceneggiatura. Non annoia e scorre via in leggerezza. Non ci ho visto elementi per cui esaltarsi, ma ad una sufficienza ci arriva tranquillamente.

Mi è piaciuto, rappresenta una realtà un po' surreale e i personaggi sono abbastanza strani e bizzari (qualcosa che rimanda e ricorda il mondo di Amelie cmq c'è), prende in considerazione la vita di oggi e la amplifica nel suo assurdo.
Da vedere almeno una volta...

Mi sorprende una media così bassa. Non che sia così bassa in senso stretto, ma così bassa rispetto a quanto mi aspettassi. Ho visto questo film un po' di tempo fa e ne ho buona memoria, ne ricordo ancora alcuni dialoghi meritevoli e spunti di genuina originalità. Certi temi in effetti avrebbero potuto essere trattati in modo più convincente, ma nel complesso la trama è organica e scorre piacevolmente. Un bel prospetto di quanto i rapporti interpersonali siano spesso privi di logica.

Veramente molto bello!
La storia nel complesso è ben congeniata.
I personaggi sono fantastici, con il bambino che sfiora il genio.
La colonna sonora è fantastica grazie al grande Michael Andrews e alla regista che l'ha voluto nel suo film.
Lo definirei un lungometraggio artistico, da ammirare come un'opera d'arte.
Brava alla Miranda July!

Un gioiellino questo film e mi meraviglio che in tanti non l'abbiano capito (mi consolo pensando alla valutazione di 7.5 che ha su Imdb con circa 13.000 commenti).

A parte che la July dipinge una storia dandone una rappresentazione allucinata (qualche funghetto l'avrà ispirata?) che riesce a creare un perfetto clima rareffatto e surreale con l'uso di colori vivaci e frizzanti e anche grazie a una colonna sonora a dir poco azzeccata oltre che bellissima.

Di fondo si accusa il film di superficialità ma non è così, soffermarsi sui personaggi sarebbe un errore, la July vuole maggiormente rappresentare la difficoltà di relazionarsi in una società moderna.
Rappresenta persone perse nelle loro vita, in parte nella loro solitudine e sopratutto con le loro paranoie (viva Dio la normalità è una convenzione la maggior parte di noi convive con delle stranezze !) sicuramente enfatizzate ma senza cercare il grottesco.

Un film minimalista che cerca di non annoiare (cosa difficile quando di fondo non si parla di niente) a cominciare da una PERFETTA calibratura dei tempi 90 MINUTI e ci riesce anche grazie a situazione divertenti.
Unica pecca le interpretazioni degli attori non sempre all'altezza ma nel complesso un gran bel film comunque MINIMALISTA.

Un film asolutamente visionario... alcune trovate sono letteralmente geniali (la scena del pesciolino rosso, quella della passeggiata dei due protagonisti lungo il marciapiede, le varie chattate dei due ragazzini....), ma alla fine si ha l'impressione di non avere capito bene il senso di molte cose.
O forse era proprio quello che la regista voleva ottenere....

originale commedia esistenziale

da segnalare che la regista è anche attrice in questo suo primo film ed interpreta splendidamente il ruolo di una giovane artista, cosa che mi ha fatto pensare che ci sia molto di lei anche nel personaggio

Versione femminile di Happiness e Ken Park; a questi è nettamente inferiore

questo film sembra un sogno.è senza censura.l'amore tra una donna e un bambino nella vita non onirica è pedofilia,nei sogni è solo amore.oggi tutti crediamo che amare un bambino vuol dire eddere pedofili!questo film mi è piaciuto per questo.è senza filtri.

Per chi ritiene che il cinema non sia solo rappresentazione di storie ecco un film che è rappresentazione di arte. fotografia, recitazione, scenografie, testi: un mix di bravura e incomprensione, un ritmo lento che non stanca, una storia incomprensibile che affascina e fa riflettere; ma su cosa? L'intento dichiarato è mostrare come ogni individuo abbia necessità di una persona al proprio fianco, io ritengo che venga rappresentato un mondo di inconscio. quello che viene detto e rappresentato fa parte dell'inconscio quotidiano degli individui che non si tramuta in reale a causa delle regole sociali e degli idiomi della razionalità. Un film non entertainment ma da vedere assolutamente.

Ecco un altro di quei film che non basta vedere una volta sola... Un altro di quei film che lascia qualcosa, anche se di indefinito. Artistico, poetico, strampalato. Il ritmo della storia, alcune situazioni ed il modo di porle ricordano "Magnolia". Il soggetto, per quanto evanescente, riesce a catturare l'attenzione dello spettatore grazie ad una discreta sceneggiatura, originale ed accattivante, che alterna scene provocatorie e maliziose ad altre ciniche e grottesche ad altre ancora dolci e romantiche. Buone recitazione, fotografia e regia. Ri-Guardarlo non fa male.

Film non particolarmente originale nella caratterizzazione dei personaggi e nella scelta del contesto in cui si muovono. Provincia americana profonda, sonnacchiosa. I protagonisti, però, hanno dei volti simpatici e sanno farsi apprezzare. La regista-sceneggiatrice-protagonista, riassumendo in sé le 3 figure principali del film, sembra essersi costruita attorno tutto un mondo a sua immagine e somiglianza, un mondo come lei vorrebbe. E' audace il film, così come lo è lei, Christine/Miranda July, che rincorre l'uomo che desidera con tenacia, senza mai perdersi d'animo. Poco importa se l'uomo in questione sia una specie di fallito, con figli allo sbaraglio. I personaggi potrebbero essere gli stessi di Ken Park, solo meno rabbiosi. Tutti un po' sfi.gati, ma simpatici: in fondo loro sono felici così.

Non sapevo cosa aspettarmi da questo film, osannato da mezzo mondo e vincitore di numerosi premi. Forse lo sapevo e lo temevo. Commedia agrodolce con giochi a incastro perfettamente degni del melodramma minimal americano? Una "catena di Sant'Antonio" sconcertante e impervia sul pessimismo sociale? Un affresco tipo Magnolia (ma mooolto piu' breve) che non desiste dalla tentazione di pontificare uno spicciolo Cristianesimo? Tutt'altro. E' un'opera surreale che avverte nelle diagnostiche della vita reale la sua fisionomia "alternativa". Anche per questo dovrei entusiasmarmi, come ha fatto la critica, ma non mi riesce del tutto. Sicuramente un film delizioso, ma finisce lì. Forse per l'uso del paradosso che coinvolge Richard, i suoi procaci figli o la stessa Christine (impersonata proprio dalla Joly) non riesco a riportare i piedi per terra, e mi trovo davanti a una realtà esibita con la smaccata controtendenza della lievità agrodolce. C'è in me una sorta di disagio ancestrale (proprio com'è ancestrale tutto il film) davanti al pudore naivete che pretende di raccontare con una finezza squisitamente femminile la concretezza priva dei canoni tradizionali. Ecco che questo faticoso concretismo è un pregio e un limite del film. Eppure, quando mi ritrovo davanti al contagio moderato di questa minutissima fauna di interlocutori da mms e internet, di chat proibite in mano alla gestazione profana(ta) dei bambini, o specialmente quando ascolto Richard suggerire un delicato "tu pensi di meritare dolore fisico ma non è vero" che conquisterebbe una donna piu' di un inutile mazzo di rose, o anche quando vedo la bambina alzare il baule che garantisce un futuro per lei e i suoi figli (sic) una sorta di chimica amenità mi scalda il cuore, e sento di amare nonostante tutto questo film Forse davvero quel "poco" significa davvero molto

Ormai va di moda trattare nei film di come "gli uomini" si siano dimenticati il significato ed il valore comunicativo di un abbraccio, di una carezza, in quanto ci si accontenta di comunicare per e-mail, sms ecc. Argomento, dunque, poco originale, ma sicuramente spunto per nuove, ulteriori riflessioni. E' stata un'occasione mancata per fare un bel film in quanto ricco di forzature forse non necessarie per la comprensione delle scene.

Un buon film che illustra, con fanciullesca e onirica freschezza, la difficoltà di comunicazione nell'era della comunicazione.
Tema che pur già ampiamente trattato - spesso per la verità con esiti più felici - offre spunti alla sensibilità di Miranda July per architettare una serie di momenti assolutamente spassosi e surreali.

Tenero questo film dove nessuno riesce ad entrare in contatto con l'altro.


SPOILER

Sembra la rappresentazione di un sogno, dove nessuno si stupisce dell'assurdo. Ogni scena ha il gusto dell'ingenuità tipicamente infantile, ogni personaggio la purezza e l'innocenza della condizione di umana fragilità.

Carino
un film indie

Vado al di là di commenti tecnichi dove altri prima di me son stati più esaustivi. Certo è che sono uscito dal cinema sereno. La stessa cosa è successa alla mia compagna. E' semplicemente un film che lascia il sorriso, dove le buffe cose della vita non devono far ridere come gag, dove gli argomenti scabrosi sono affrontati serenamente, ricordando che ci sono, ma senza instillare terrore o inevitabilità, dove un filo di poesia scioglie il freddo che spesso c'è nelle relazioni umane d'oggi.

Riuscire a trovare qualcosa di folle,magico nell'apparente banalità della vita di ogni giorno è un dono che solo bambini e artisti possono avere.
Un piccolo tributo al mondo digitale: dalle chat di internet alle moderne concezioni di arte,dove l'inanimato e l'animato perdono confini, il dolore può diventare artistico, essere gridato, scritto.
Solitudini di grandi che cercano amore e giovani ai primi esperimenti con il sesso,senza eccesso o volgarità, solo gioco e provocazione.
Un bel film fresco, pieno di arte, originale e divertente.

Devo dire che con concordo con molte persone che hanno stroncato il film con voti pessimi. Ricordarsi che il primo film per questa regista che ha tentato (e a mio giudizio c'è riuscita) di creare un'opera nuova, diversa, insomma non il solito polpettone hollywodiano... E' una storia affascinante, divertente e stramba in cui i personaggi alla fine avevano bisogno semplicemente di una persona che li ascoltasse e li capisse. E' una storia che, sebbene stramba, racconta la vita di ognuno di noi, tra paure e incertezze, timorosi dell' amore, degli uomini e della vita stessa.

niente di particolare ma qlcs era ganzo come le scenetta su internet della pupu... divertente )><(

Bel film comprese le musiche. Originale e che grida Amore da ogni prospettiva, da ogni battuta e da ogni sguardo.
Guardatelo.

seguo la scia di norah e patt...creativo. originale. divertente. l'intensità del film cresce con la sua evoluzione. la musica scelta fluttua con armonia per tutta la sua durata. un film bizzarro. evidenzia la necessità di affetto e comprensione. io non me lo perderei.

..allora, mi accodo a norah, il film è veramente carino, moderno e innovativo, personaggi dai volti molto caratterizzati interpretano l'inevitabile e il grottesco della vita appunto senza falsi sentimentalismi, musica particolare e intonata a questo clima un pò surreale, eppoi ci sono delle trovate candide e geniali..e pensare che l'inizio è stridulo, ma cresce benissimo.

Senza falsi sentimentalismi,dolce,ironico,colorato e un pizzico sopra le righe.
Applausi scroscianti a questa coraggiosissima regista esordiente ,che ha realizzato una piccola-grande opera dedicata a chi spera ancora in un mondo migliore , a chi ha ancora fiducia nel prossimo e a chi crede in me,in te ed a tutti quelli che conosciamo.
Avrei voluto scrivere molto di più,ma purtroppo il tempo a mia disposizione sta per scadere…
E allora,cari amici vicini e lontani,andate a vedere questo film,non dovete fare nulla:salite sulla giostra,sedetevi,una musica straordinariamente folle vi accompagnerà...
e preparatevi :il sogno sta per cominciare…

P.S.
Patt ,quando hai finito di fare la popò avanti e indietro(cit.) commenta il film ,cacchio!almeno per la media…

Un film emotivo, come raramente se ne vedono, con una sceneggiatura vitale e con humor sovversivo. Da non perdere

Inaspettata e originale opera prima. Un film pieno di persone bizzarre, desiderose di comunicare e ricevere amore, ognuno a proprio modo. Accade però che i grandi non siano mai pronti ad affrontare le situazioni che propone loro la vita ed i piccoli invece costretti dalla vita stessa ad avere responsabilità da adulti. L'interpretazione del bambino è sopra le righe: bravissimo e divertentissimo. La scena del suo appuntamento al buio è una vetta del film, così come alcuni sguardi dei protagonisti, davvero espressivi. In mezzo a ciò, tante idee abbozzate che si perdono e non vengono riprese oltre nell'opera. Aspettiamo il secondo. Che coraggio!

si coglie la freschezza, ma anche l'essere acerbo di un'opera prima...6 solo per il bambino e la gag della popò...quella sì è da TOP25 !!!

Non ho capito niente ma mi è piaciuto un sacco!