master & commander - sfida ai confini del mare (2003)

Weir ha fatto di meglio ma siamo su livelli di eccellenza. Non sapevo fosse tratto da una saga di ben venti libri, di cui Master and commander poteva fungere da apripista ma nonostante questo non sembra un film costruito per fare sequel come lo stessi Weir ha dichiarato.
E' un kolossal epico come non se ne fanno (e temo faranno) più, che ricerca il realismo laddove "I pirati dei Caraibi" invece spinge sul fantastico. Lento ma maestoso, ci sono i temi prediletti da Weir: la natura amata dal dottore, la guerra, una dicotomia affascinante che si incarna nei due personaggi principali di Aubrey e Maturin, entrambi rispettosi l'uno dell'altro, entrambi con le proprie peculiarità eppure complementari l'uno all'altro come rivela lo splendido finale con Boccherini.
Russel Crowe in parte e Bettany altrettanto bravo, molte scene emozionanti, regia sobria e mai sopra le righe.
Mi spiace forse di non vedere altri seguiti nonostante l'ottimo riscontro della critica e l'incasso non proprio deludente ma forse va bene cosi, va bene lo stesso.
L'avventura marinaresca del decennio è questa, altro che Depp. Coinvolgente e affascinante, un film d'autore coi soldi hollywoodiani e teniamocelo stretto.

Mi vergogno per aver snobbato Weir cosi tanto tempo, credevo fosse un regista di filmetti che avesse azzeccato per caso un piccolo capolavoro come The Truman Show. Mi sbagliavo. E di tanto pure.