massacro al grande canyon (1964)

Sergio Corbucci è stato un regista discreto ma in questo western di serie b si dimostra affetto da incapacità acuta. Sarà stata la presenza attiva di Band, co-sceneggiatore e regista, o forse l'aver usato lo pseudonimo Stanley Corbett a causare tanta ignoranza registica e di sceneggiatura. Basti pensare all'interminabile scena della sparatoria nel canyon, dove gente nascosta tra i massi e in posizione elevata si faceva bellamente massacrare da altra gente a cavallo in colonna e allo scoperto. E basta sentire i dialoghi atroci di questo MASSACRO AL GRANDE CANYON per capire che il regista romano non avesse così tanto interesse a offrire un prodotto accettabile.
Nel cast spicca il nome di James Mitchum, figlio d'arte, che sembra cavarsela meglio degli altri ma, di certo, non si grida al capolavoro.