l'ultimo capodanno (1998)

A dir poco sorprendente, eccentrico, surreale, grottesco, ma molto affascinante. Azzeccatissimo il periodo dell'anno in cui ambientare questa commedia nera che inizia con i crismi classici della commedia all'italiana ma a mano a mano che va avanti, e soprattutto nell'ultima parte, ci si trova a chiedersi continuamente "ma cosa sto guardando?" e nonostante questo si viene completamente trascinati dagli eventi.

Un bel mix di personaggi, alcuni riusciti molto bene altri magari un po' più anonimi, ma il modo in cui si passa da una situazione all'altra e la coralità d'insieme sono di ottimo livello. La coppia formata da Claudio Santamaria e Max Mazzotta è eccezionale, così come il trio Tirabassi-Memphis-Tulli, troppo simpatici (divertentissima la scena dell'oliva all'ascolana).

Ricordato probabilmente per il nudo integrale di Monica Bellucci, in realtà è un film che offre molto molto di più (a differenza della Bellucci, che oltre al nudo offre gran poco). E non fatevi ingannare dalla presenza di Iva Zanicchi o Adriano Pappalardo, appena ho letto i loro nomi nei titoli di testa ho pensato alla solita trashata italiana (in parte lo è), ma Pappalardo soprattutto è irresistibile (il discorso del "localo" fa sbellicare).

Ai tempi fu un flop al botteghino, ma spero che con il passare degli anni gli venga riconosciuta un'aura di cult che giustamente merita. Un tentativo a mio parere riuscito di internazionalizzare il cinema italiano con quanto andava per la maggiore in quel periodo.

"Buon anno e tante care cose a tutti".