lo squartatore di new york (1982)

A New York un misterioso assassino si diverte a massacrare sadicamente una serie di belle ragazze bionde ... Il regista romano Luigi Fulci gode di una buona fama in una certa fetta di cinefili , io non lo conosco bene e piano piano sto cercando di rimediare a questa lacuna . Finora però , tra i pochi suoi film che ho visto , nessuno mi ha fatto gridare al capolavoro .... Qui siamo al termine della breve stagione d' oro del thriller all' italiana ( quello alla Dario Argento , per intenderci ) e Fulci ne costruisce uno con qualche ingrediente riciclato e tanta cruda violenza . In più , visto che Tinto Brass ha appena sbancato i botteghini con " La chiave " , ci mette sora una bella dose di sesso anche spinto . In trasferta in una New York sporca e corrotta ( all' epoca il nostro Cinema andava anche a girare all' estero ! ) Fulci imbastisce un film che inizia bene ma che alla fine sfocia in un finale spiccio e poco chiaro ed in un movente parecchio assurdo per quanto doloroso . Il cast invece se lo porta dietro dall' Italia , pieno di suoi interpreti di fiducia , tanti nomi di secondo piano del nostro Cinema di genere dell' epoca , ma tutti ben in parte . Troviamo così , accanto all' inglese Jack Hedley , un ambiguo Paolo Malco , un inquietante Howard Ross , un giovane Andrea Occhipinti , una stuzzicante Alessandra Delli Colli , una graziosa Daniela Doria , un' ingenua Cinzia De Ponti ed una disinibita Zora Kerowa . Curiosamente in una particina quasi hard si intravede anche Urs Althaus , che diverrà famoso come Aristoteles ne " L' allenatore nel pallone " ! Non male la colonna sonora di Francesco De Masi , che però mi pare più adatta ad un film poliziesco che ad un thriller a tinte forti come questo . La pellicola viene salvata dalla mediocrità in cui parrebbe incanalarsi solo dallo stile originalmente visionario del regista , che sa sfruttare al massimo la forza cruda delle immagini , confezionando un paio di omicidi veramente cruenti , realistici e ben girati . Per questo , alla fin fine , gli do un discreto 6,5 .

L'impostazione è quella di un giallo all'italiana, con omicidi in sequenza logica che convergono di pari passo con le indagini fino alla risoluzione, tutti in soggettiva e tutti particolarmente violenti e sanguigni.
Lucio Fulci ne LO SQUARTATORE DI NEW YORK mette tutto ciò che gli americani hanno ammirato nel giallo all'italiana ed anche qualcosa di più, sotto il lato erotico. Non eccede in tutto il resto: la regia rimane quella degli anni 70 fatta di movimenti di macchina fermi e attorno all'asse con zoom; l'estetica è molto pulita, con una palette di colori che si limita al bianco, al blu e al rosso, chiaro passo in avanti verso un pubblico straniero.
Quando un film di genere è fatto da uno dei maestri di quel genere, per quanto poco interessante difficilmente può considerarsi brutto.

Se qualcuno volesse "esagerare" nel voto a questo film, non mi sentirei di contestarlo. Il dramma umano, svelato solo alla fine del film, è talmente potente e devastante che ti lascia a bocca aperta, si può solo piangere. E l'ho fatto (!), e che pianto, una sola volta, ma mi è bastata. Non penso che mi verrà mai voglia di rivederlo, la storia è troppo triste, uno strazio del genere lo ricordo solo nel gatto dagli occhi di giada di Bido. Molto interessante l'idea della voce alterata da paperino (al telefono) dell'assassino, lo stesso Ferrini (grande sceneggiatore) la prenderà in prestito qualche anno dopo per le sue Caramelle. Non voglio ricordare altro, in confronto a ciò che succede alla fine passano in secondo piano anche gli efferati omicidi del killer. Bello (e bravo quanto basta) Andrea Occhipinti (l'anno dopo si ripeterà ne la casa di L. Bava). Non guardatelo se siete di lacrima facile.

Mi trovo un po' nel mezzo a giudicare questo film di Fulci, tra lodi sperticate e critiche feroci. Guardabile, violentissimo, ottima tensione, buone ambientazioni, ma con scene erotiche un po' gratuite e dialoghi scadenti. Non parliamo degli attori. Poi ci sono svariati riferimenti (forse troppi) al "Maniac" con Joe Spinell uscito qualche anno prima. Però il finale non è male.

uno dei film più sporchi e malsani di sempre, Fulci il più grande registra di horror italiano nonostante questo sia più un thriller, e questo dice tutto sulla vena crossover non etichettabile di questo regista che ci manca tanto

Fulci ritorna al giallo dopo alcuni film horror ed il risultato è abbastanza buono: la storia sta in piedi, il taglio in stile poliziesco americano è riuscito, la regia mi è piaciuta più che in molti altri film di Fulci. Un po' meno bene la recitazione, comunque discreta. La componente erotica, già presente nei vecchi gialli di Fulci, qui raggiunge livelli da far sfiorare la censura, ma è anche in parte funzionale alla storia. Il ritmo non è sempre pimpante ed alla fine l'identità dell'assassino risulta abbastanza scontata. Un film comunque gradevole…

Lucio Fulci firma il suo terzo thriller più bello dopo il capolavoro ''Non si sevizia un paperino'' e l'intreccio sorprendente e onirico di ''Sette note in nero''.
Il 'Poeta del Macabro' gioca abilmente con il genere regalandoci una delle sue opere più sentite, ciniche e strazianti: la rappresentazione impietosa della medio-alta borghesia americana, la 'politica' dell'isolamento e della condanna ai danni del più debole, il menefreghismo e la doppia faccia della 'moda' dell'apparire a tutti i costi...''Lo squartatore di New York'' è un trattato spietato sulla purulenza della società occidentale e americana.
Il maestro Fulci è bravissimo a ricreare un'atmosfera di morbosa perversità, mai New York è stata tanto buia, opaca, glaciale e repellente; lo splatter arriva a livelli mai toccati fino ad allora in una pellicola di genere thriller...ma -come scritto- quello che più colpisce lo spettatore è la storia che c'è dietro, lo squallore dei personaggi...mostrati nudi grazie alla messa in scena fantastica e a una regia solida.
Un film di come non se ne fanno e vedono più, un'autentica chicca.

Se ne consiglia la versione estesa di 95 minuti di durata.

Ecco , questo è quel che io intendo per thriller intelligente e originale.
Fulci prende spunto dalle sue genialate del passato , come un killer con la voce da Paperino , e ne crea un personaggio bizzarro e allo stesso tempo affascinante , in quel che è una storia intrisa di violenza e sesso , temi che in quel periodo facevano tabu e incetta di censure tra i registi .
Regia non sempre al top , ma quello che viene ben messo in scena è l atmosfera da film americano , sperimentata gia anni prima da Fulci , con una fotografia di contorno che non lo fa sembrare un film made in italy.
Un alone di mistero che pervade l intero film , con personaggi strambi , come lo lo psicologo che gioca a scacchi da solo , oppure il marito di prostituta che ascolta audiocassette con urla di coppie che fan sesso , per puro godimento .
Un film da vedere per ogni amante del thriller !

Buon thriller/splatter del bravo Fulci.

Un Fulci minore, che comunque fa il suo lavoro a livello di regia e di tensione.
La trama e la rivelazione di assassino/movente sono senz'altro i punti più deboli.

Rozzo slasher di Fulci, un film raffazzonato alla meno-meglio che ha come unico punto di forza le violente e feroci scene delle uccisioni per mano del killer, filmetto che non si fa mancare nulla e in alcuni frangenti trash e privi di senso (evidentemente buttati lì a caso per accontentare un pubblico di bassa lega) sembra di assistere addirittura ad un film erotico di Tinto Brass, purtroppo la pecca più grande è che questo prodotto a basso costo risulta essere privo di qualsiasi pathos e di tensione, tutto lo svolgimento dei vari accadimenti è piuttosto superficiale, in conclusione si può definire come un tentativo di replicare e cavalcare l'onda del celebre Maniac uscito due anni prima nel 1980, ma purtroppo per Fulci il risultato è assai deludente.

Tuttavia si può vedere, sufficienza risicata dovuta esclusivamente alle sequenze slasher, il culmine si raggiunge con l'ultima vittima.

Film cattivissimo di Fulci.
Evitate le versioni itaGliane, procuratevi l'uncut e godetevi lo spettacolo degli squartamenti del Killer con la voce di Paperino.
Qua qua qua...

Thriller cinico e visivamente esasperato sia sotto il profilo splatter che per la fortissima componente sessuale che avvicina il prodotto ad un soft porno anni 70 ostentando su nudi integrali e perversioni...le location metropolitane di una New York corrotta e "marcia" amplificano il senso di oppressione e fatiscenza della società fino a giungere ad un finale ultrapessimista!
Appunto il finale, assieme alla crudeltà visiva, è il punto di forza di questa pellicola di Fulci...un movente che si svelerà solamente nel finale e che risulta meno banale e più drammatico rispetto ai tanti film simili e che rafforza il valore del film.

La regia è davvero buona con scene di forte suspense ed atmosfera, gli squartamenti sono realistici e di effetto specie a quell'epoca.
Però non tutto funziona...le musiche ad esempio non sono le solite di Frizzi e questa mancanza si sente moltissimo e sappiamo bene quanto un adeguato score musicale influisca nella riuscita di questi film!
Neppure gli attori mi sono sembrati buoni ma anzi inespressivi.
La cosa in assoluto che però ho trovato patetica ed oscena è "la voce da paperino" del killer che doveva essere inquietante ma che ho trovato risibile...

Fulci fa l'autocitazionista e l'inizio riprende molto da "Zombie 2", anzi sembra che il film riparta proprio da li! Per il cineasta romano c'è pure il tempo per la sua canonica comparsata che apre le danze al film.
Ha dei notevoli pregi ma anche dei difetti non da poco, è una tipologia di film che ormai appartiene ad un'altra epoca e che va bene per gli appassionati...per quel che mi riguarda una visione sufficiente ma non indispensabile.

Classica trama dell'assassino seriale in lotta con l'ufficiale di polizia, si distingue dalla massa per la quantità di splatter e scene scabrose. Sempre affascinante la New York precedente alla cura Giuliani.

Film estremo, eclettico, strabordante...e pertanto, destinato a dividere il pubblico.
Lo considero uno dei cardini della filmografia fulciana.. e che dire, il buon Lucio si perde ancora una volta nei meandri della sua psiche e dei suoi terrorizzanti fantasmi interiori. Bello, e la voce dell'assassino camuffata da papero, l'ho trovata davvero una variante alquanto bizzarra eppure piacevole. Naturalmente al finale non manca il suo colpo di scena.
Insomma un thriller solido, compatto e che prende le distanze dal giallo tradizionale.

Piccolo avviso: se volete reperire questo film, reperite la director's cut.. uscita tempo addietro in Francia per NeoPublishing e recentemente ripubblicata anche dall'etichetta inglese Shameless.
State alla larga dal vecchio dvd italiano della Avo Film ! Li troverete solo una pellicola stravolta e con enormi tagli.

Indubbiamente un lavoro casereccio, trama abbastanza comune effetti splatter stra usati e di mezzo qualche scena hard giusto per. Però ha pur sempre il suo fascino e siccome è un film particolare una visione non guasta anchè perchè è sempre un prodotto di Fulci. Il suo stile si vede e se vi piace non potete tralasciare questo film atipico anni 80. Particolare pure il movente

Mah... Come tutti i film di Fulci che ho avuto occasione di vedere lo trovo senza infamia e senza lode.

Un po' pastrocchietto. A tratti comico (vedi voce dell'assassino), a tratti superficiale. Il finale, pur presentando un buon colpo di scena, si chiude con una motivazione da parte del killer che non sta nè in cielo nè in terra.

Un film che si dimentica facilmente.

Sufficiente

Peccato per la censura. Soprattutto ella maistrale scena della tortura della prostituta-daniela doria. Film non scontato, interessante, montaggio discreto, alcune scene non stanno a dire niente. Vale la pena vederlo, anche se non è tra i migliori di Fulci.

Veramente molto bello questo film di Fulci, che abbandona l'horror per spostarsi di più sul thriller e sicuramente influenzato dai grandi film del maestro Dario Argento firma questa pellicola, con una trama solida, ben costruita e che non ti fa mai capire esattamente cosa succede fino alla sorpresa finale dove tutto torna e si intreccia con la storia di uno dei protagonisti.
In altri film Fulci aveva preferito buttarla più sul paranormale, qui invece in una storia tutta "vera" ma molto molto più apprezzabile.

Lo squartatore di New York è un bel film che presenta spunti molto interessanti. Un'ottima fotografia che offre una New York malata, quasi all'altezza del film di Friedkin, Cruising, al quale Fulci e Kuveiller, direttore della fotografia, probabilmente hanno usato come riferimento per le riprese documentaristiche di quartieri e locali a luci rosse. Non manca inoltre una certa cura dei personaggi secondari, vittime e non, con particolare riferimento alla coppia di alto borghesi e i loro giochi a forte carica erotica.
Infine Fulci non lesina certo nella violenza delle scene, molto crude e brutali con buoni effetti splatter, che comunque non vanno ad oscurare una storia che coinvolge e fino ad un certo punto riesce anche a depistare.

Uno dei thriller italiani più violenti di sempre.
Gioiellino.

Il thriller italiano più violento di sempre, e chi poteva dirigerlo se non il maestro del gore nostrano?
La trama forse non è il massimo, ma il film coinvolge anche grazie alla cattiveria del killer e dei suoi omicidi.
Da vedere in versione in versione integrale, e non in quella italiana tagliata di sette minuti.

Visto la versione italiana.
Alcune scene danno una certa tensione, non c'e' che dire. Simpatica l'idea della voce paperino come altresi l'ambientazione newyorkese. Non siamo cmq di fronte ad un capolavoro, bene o male si capisce che l'assassino è uno dei protagonisti.
Cmq godibile, a tratti l'erotismo è elevato.
Sufficiente, 6

Lo davano spesso (forse ancora adesso), su 7gold in seconda serata.
C'è qualche effetto splatter davvero niente male, ma lo considero una delle opere minori, oltre che essere un thriller crepuscolare del grande regista romano.
Troviamo attori con i quali Fulci aveva già collaborato in passato oltre al suo solito cameo questa volta in veste di Capo ispettore.
Quel "verso" del papero è un omaggio al suo thriller per eccellenza Non si sevizia un paperino.
Credo il film più misogino del regista e poi l' interpretazione di Andrea Occhipinti ( che proprio non me ce lo vedo) mi sa un tantino di trash.

buon film di Fulci, uno degli ultimi veramente degni del suo nome
storia non ispiratissima ma ben realizzata e con ottimi effetti splatter
uno dei migliori film del regista

Ho cominciato a vedere il film e subito mi è parsa ridicola la voce dell'assassino (e a chi no?). Però una volta terminata la visione completa mi sono ricreduto: NN solo è efficace nel contesto, ma è anche innovatora! Mi è molto piaciuto il motivo per cui il killer uccide. La nota negativa è la recitazione degli attori. Però, tutto sommato, rimane un buon film.

Oddio Fulci a New York, una città da 18 milioni di abitanti (curioso erano 8 nel '47 nel film di Dassin); chissà chi glielo avrà pagato il soggiorno. Il film mi è piaciuto, sinceramente, al di là del movente alla stregua di un Argento, eccezion fatta per la voce da papero del killer, "Lo Squartatore di New York" ha, seppur risibile, una costruzione d' indagine vagamente attendibile (che potevo inventare anch' io comunque), una discreta regia e dei buoni effettacci. L' eccessivo - a volte - apporto di erotismo non cade mai nel ridicolo involontario. Buon thriller, o giallo devo ancora capire.

bello qst film di fulci.....lo splatter anke se nn sempre è presente e alcune scene rimangono impresse nella mente dello spettatore(guarda spoiler)

SPOILER

cosi cosi la voce del paperino poteva risparmiarsela molto meglio altri suoi film..cmq intrecciata bene la trama...

Accolto ai tempi con feroci stroncature da parte della critica,apprezzato invece dai fan di Fulci e successivamente rivalutato da molti ,“Lo squartatore di New York” è un film per certi aspetti pregevole,per altri poco riuscito ma degno di essere annoverato tra i migliori thriller/horror italiani.Nel complesso l’operato di Fulci può definirsi coraggioso(considerata anche l’epoca in cui il film venne proposto)ricco com’è di scene molto violente e sanguinose,che scatenarono un nugolo di polemiche riguardo la presunta misoginia del regista ,scatenato nel mostrare senza mezzi termini le barbare uccisioni delle belle protagoniste femminili.Impossibile poi non menzionare alcune sequenze a forte connotazione erotica.A tal proposito suggerisco di stare molto attenti alla versione che si visiona,la maggior parte sono infatti censurate e non solo nelle scene degli omicidi.
La sceneggiatura gioca con lo spettatore,cercando di depistare quanto più possibile e mostrando una New York morbosa,abitata da gente tutt’altro che irreprensibile moralmente,ambigua e corrotta,quindi destinata ad essere sospettata.Per la verità il movente dell’assassino è decisamente debole,ed il finale seppur ben costruito delude un pò.Da segnalare alcune scene a dir poco geniali,come l’inquadratura attraverso la gola mozzata di una vittima,oppure l’assassinio della spogliarellista.
Quel che resta è sicuramente la consapevolezza di aver visto un film brutale che lascia poco all’immaginazione,non perfetto ma molto più cattivo da tanti prodotti odierni spacciati per scorretti ed estremi.

Bello questo thriller di Fulci, anche se molto inferiore ai suoi capolavori...
La voce di paperino fa sorridere ma contrbuisce a rendere particolare il film.

SPOILER

Lucio Fulci ci regala un thriller di tutto rispetto.Gli Omicii sono davvero violenti,e la storia è inquietante.Ottimo Film!

Lo stile del nostro, vecchio Fulci.
Non è il suo film migliore (ha fatto comunque di peggio) ma ai suoi più accaniti fan piacerà sicuramente.
La voce da paperino fa sorridere ma è efficace, riesce a far paura. Il resto sono sbudellamenti fra un’indagine e l’altra.

Ma ceri commenti non li riesco a capire, i gusti sono gusti per carità :-), ma questo film del buon Fulci non mi sembra che si meriti tre, anzi, alla sufficienza secondo me ci arriva, dopo per carità non è sicuramente il migliore di Fulci, ma per quanto mi rigurda e accettabile.
Per quanto rigurda la violenza: alcune scene e stato anche giusto censurarle, certe no, ma altre si perche sono abbastanza sadiche ed esplicite, poi gli effetti splatter sono risultati buonissimi e di grande livello.
Invece per quanto rigurda la tensione: devo dire che se ne trova poca purtroppo, infatti soprattutto nella parte centrale del film l'ho trovato abbastanza noioso e lento.
Iinfine un film che si lascia guardare tranquillamente, e poi (quasi dimenticavo) la voce del killer e abbastanza penetrante e inquietante.

Che media bassa, *******...

Un film bellissimo, un meraviglioso mix di slasher, giallo all'italiana, splatter e erotismo. Diverso da tutti gli altri. Di difetti se ne trovano ovunque, ma questa è una caratteristica di Fulci, e se Fulci lo sia ama si ameranno anche i suoi difetti. Certo che per apprezzarlo al meglio ci vuole la versione integrale (guardate la vhs della Star Video o l'edizione francese in dvd della Neo Publishing, anche se quest'ultima ha i sottotitoli irremovibili e costa un casino).

Un thriller violentissimo, tra i miei preferiti di Fulci

Certo, i difetti non mancano ( recitazione, plot giallo etc..),però resta l'immagine di una metropoli malsana e sporca come raramente si è visto. Fulci apre un barattolo da cui escono odori e orrori che si impregnano nella carne. L'ultimo suo film in cui alberghi ancora il demone, prima del declino nella produzione di basso livello.

la realizzazione è povera ma il risultato è Fulci al 100%, un film sporco e malato, uno dei tanti incubi fulciani riusciti, la violenza è mantenuta a livelli altissimi, e certe scene di sadismo farebbero impallidire alcuni film americani sui serial killer. Ingiustamente tagliato in più punti, da vedere la scena nel cinema, con un'inquadratura fatta da dentro la ferita di una vittima. Lucio Fulci era davvero un anarchico dell horror

è un film discreto, niente di più e niente di meno, Fulci riesce ancora una volta a fare sembrare un film non ottimo in un grande film, inserendo scene d'antologia e poi c'è il finale che lo alza di mezzo voto.

onesto thriller del lucio ambientato a n.y.
come difetti posso dire che non è che crei una gran tensione e che non mi ha entusiasmato la colonna sonora.e poi il movente degli omicidi è un po' tirato per i capelli.7 d'affetto.
sangue,come sempre,a iosa.

E’ vero, come sostiene qualcuno, che la regia è carente, però, a mio parere, in un film di questo genere non è così rilevante come in altri. Il movente è un po’ così così, per il resto film da vedere senza grosse pretese.

prodezza di fulci,il suo più bel film,assistiamo ad un'opera per niente lenta,gli omicidi sono uno spettacolo,mamma mia stupendo,ne ho visti pochi così belli

SPOILER

Dopo Zombi 2 e la trilogia del terrore Fulci torna al thriller a tinte forti con questo film che rappresenta forse il suo ultimo grande lavoro (successivamente il diabete, la malattia e budget ancora più irrisori non permetteranno a Fulci di mantenere l’alto livello che lo aveva contraddistinto fino ad allora)… Uno dei gialli più violenti della storia del cinema italiano, morboso, a tratti disturbante, diretto con uno stile abbastanza inusuale (basti vedere la fotografia “suspiriana”); il movente del killer non è il massimo onestamente, ma il finale è di una tristezza incredibile… Fulci punta tutto sull’esasperazione visiva, infarcendo il film con una serie di omicidi al limite del buon gusto, coadiuvato da una sceneggiatura che rimane in secondo piano e quindi permette al regista romano di concentrarsi su questi aspetti, e da un cast tutto sommato accettabile… Da vedere rigorosamente nella versione uncut…

il film è stepitoso, uno dei migliori del GRANDE LUCIO FULCI.
fantastiche le scene degli omicidi

Uno dei migliori di Fulci (e qui, caro Cash, non è questione di affetto). Una regia è vero molto sgangherata, come d'abitudine nelle direzioni fulciane se si eccettuano i tre film che ha realizzato con grossi budget ( Zanna Bianca, Il ritorno di Zanna Bianca, Zombi 2); una fotografia sgranata, è vero, ma rimane una grande pellicola.
Alcune scene rimrranno impresse nella memoria dello spettatore, quella poi con Alexandra Delli Colli inseguita dal maniaco (Rossini) prima in metropolitana, poi nel Bronx, ed infine al cinema è da antologia. A proposito del cinema: una sequenza da incubo, creata tutta con gelatine rosse (un pò copiato da Suspiria a dire il vero), così da creare una situazione onirica, veramente fantastica. Le mani che escono dal seggiolino dove è seduta Alexandra sono frutto della grande fantasia del regista. Bella anche la cornice di New York (un tempo giravamo in America) e indovinati i personaggi di contorno. Da antologia anche le uccisioni della spogliarellista e della ragazza che prende il traghetto da Brooklyn per arrivare a Manathan, per non parlare della prostituta legata all'inferriata del letto: da cardiopalma. Brutto invece a mio avviso il finale, ma va bene così.