Jenny fa la psichiatra. Aspetta che il marito e i figli si assentino per tornare nella casa dei nonni, in cerca forse di sé stessa. Quello che invece trova č un mondo angoscioso, dove i fantasmi dell'esistenza arrivano per tormentarla. Jenny si confida con un collega ma neanche questo sembra darle sollievo. Finché, un sogno orribile...
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Depressione, disturbi mentali e traumi per Ingmar Bergman non sono soltanto un tema, ma anche una porta di esplorazione tecnica e narrativa. Anche se tutto in ANSIKTE MOT ANSIKTE (L'Immagine allo Specchio) rimane intimo, quadrato e scientifico proprio come un'analisi psichiatrica, il viaggio tra realtà e immaginazione della protagonista non può lasciare indifferenti. Il regista inquadra come mai nessun'altro gli atteggiamenti e lo status di chi è depresso e culmina questo fiume di sofferenza con il disvelamento dei traumi primordiali, dei suoi segni del tempo e di come si rimanga sostanzialmente indifferenti, aggiustando il tiro con un tocco di epicità drammatica. Un capolavoro del cinema d'autore.