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Interessante questo thriller di Richard Fleischer, con Ullmer uno dei re dei B-movies, ancoratissimo al noir nonostante l' anno di uscita, il '52. Si svolge quasi interamente a bordo di un treno ed è la storia del detective Brown, disilluso più dalle persone che dal proprio lavoro, che deve (doveva) trasportare con il compagno - morto accidentalmente poco prima per mano di un sicario - la moglie di un gangster ucciso dalla malavita. E' un film con parecchi colpi di scena, sullo scambio di persona perché tutti mentono e interpretano un altro ruolo, sull' inganno (la messa in scena traballante è data dal movimento manuale della macchina da presa, e non delle scenografie del treno, tra l' altro completamente ricostruito in studio), sulle apparenze delle persone e delle cose, anche quella che può risultare da una superficie riflettente, della quale il detective si servirà come controtipo da ribaltare (mamma che caz.zata) per mirare e sparare al malvivente attraverso la porta della cuccetta adiacente. Sceneggiatura nominata all' Oscar ma non eccezionale. Buone tutte le interpretazioni, c' è anche Marie Windsor, che sarà diretta da Kubrick in "Rapina a Mano Armata". Una curiosità: il film fu finito nel 1950 in 13 giorni, Howard Hughes, il produttore, se lo fece consegnare per visionarlo per poi dimenticarselo a casa per più di un anno.