le conseguenze dell'amore regia di Paolo Sorrentino Italia 2004
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le conseguenze dell'amore (2004)

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locandina del film LE CONSEGUENZE DELL'AMORE

Titolo Originale: LE CONSEGUENZE DELL'AMORE

RegiaPaolo Sorrentino

InterpretiToni Servillo, Olivia Magnani, Adriano Giannini, Raffaele Pisu, Angela Goodwin

Durata: h 1.40
NazionalitàItalia 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2004

•  Altri film di Paolo Sorrentino

Trama del film Le conseguenze dell'amore

Ogni uomo ha il suo segreto inconfessabile. Ma Titta Di Girolamo ne ha più di uno. È evidente. Altrimenti perché un uomo di cinquant'anni, del sud, dovrebbe vivere da otto anni in una anonima camera d'albergo di un'anonima cittadina della Svizzera italiana? Otto anni trascorsi a non lavorare. Apparentemente. Anni di silenzio e di sigarette, anni appollaiato tra la hall e il bar dell' hotel, indossando abiti elegantissimi senza concedersi, però, alcuna mondanità. Un'atroce routine, nell'eterna attesa che accada qualcosa di rocambolesco. Cosa mai accadrà? Titta osserva, scruta impassibile la vita che gli scorre davanti e nessun sentimento, nessuna emozione trapela. Apparentemente. Senza più nessuno. Solo. Un uomo perduto. Perso da anni a contemplare di nascosto qualcosa. Ma cosa? E perché? Insomma, quali sonoi segreti inconfessabili di Titta Di Girolamo?

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Voto Visitatori:   8,15 / 10 (244 voti)8,15Grafico
Miglior FilmMiglior regiaMigliore attore protagonista (Toni ServilloMigliore sceneggiaturaMiglior fotografia
VINCITORE DI 5 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior Film, Miglior regia, Migliore attore protagonista (Toni Servillo, Migliore sceneggiatura, Miglior fotografia
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Voti e commenti su Le conseguenze dell'amore, 244 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  22/05/2007 18:34:58
   7½ / 10
Buon film diretto dall’italiano Paolo Sorrentino.
Il racconto porta con se sensazioni malinconiche rese ancor più grevi da un ambiente asettico, anonimo, formale e poi quell’alone di mistero che circonda il protagonista, la sua vita, il suo non relazionarsi con gli altri, l’ostinato mutismo che cela il “segreto inconfessabile” ..grande accuratezza nella scelta sonora, capace di sottolineare mirabilmente le scene migliori della pellicola e capaci di accrescerne le sensazioni di tormento che, la personalità del mite “dottore”, sembra inesorabilmente portarsi addosso.
Il ritmo non è particolarmente incalzante ma viene giocato tutto sulla curiosità che spinge, almeno per la prima parte del racconto, lo spettatore a cercare di comprendere il mistero che si annida dietro quella “anonima” figura ..la seconda parte risulta troppo compiaciuta (anche se stilisticamente apprezzabile), ricca di situazioni che sembrano accavallarsi e all’esasperata ricerca del colpo ad effetto, anche se la scena conclusiva risulta pregevole e intrisa di un amaro quanto importante significato.
Buona la prova degli attori, su tutti ovviamente il bravo Toni Servillo, ma da menzionare anche la piccola parte ottimamente interpretata da un inedito Raffele Pisu ..positiva anche la direzione del giovane Paolo Sorrentino, capace di dare una sterzata al recente cinema italiano.
Film che, nonostante la lentezza narrativa, si lascia piacevolmente guardare ..sicuramente da vedere!

Tuco ElPuerco  @  21/05/2007 04:16:42
   9 / 10
Per me uno dei 5 film italiani piu' belli degli ultimi 10 anni.
La cosa che mi fa gongolare di piu' e' che non sembra girato da un italiano.
Storia,montaggio,colonna sonora,tutto assolutamente allo stato di grazia.
MInimalista,ristretto e intenso.
Servillo memorabile.

Lento forse,ma se non si va piano non si puo' ammirare il panorama.
Lachirurgica illustrazione di un uomo tanto intima da far arrossire.
E il finale.......di una dolcezza.......

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/05/2007 16.54.05
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Ely85  @  10/05/2007 19:05:30
   7 / 10
una delle prime cose che ci dice il protagonista è che è un uomo con poca immaginazione. Il film invece lascia molto spazio all'immaginazione, almeno per la prima parte, in cui ci si chiede chi è il protagonista, cosa sta facendo, perchè...
pian piano a questi interrogativi viene data risposta.
sicuramente un film che vale la pena vedere ..sempre che riusciate ad arrivare fino in fondo, a me qualche sbadiglio è scappato.

Beefheart  @  08/05/2007 16:32:39
   6½ / 10
A metà tra il noir ed il drammatico, questo film racconta la storia di Titta DiGirolamo, misterioso personaggio, dall'aria distinta, che conducendo una vita solitaria e misantropica, abita da anni in un albergo, in Svizzera, tra il bar della hall e la sua stanza, senza rapportarsi con niente e nessuno. Come si conviene, tale personaggio custodisce inconfessabili segreti che ne condizionano la filosofia e quindi l'esistenza. In realtà il protagonista non è immune da colpe, nè scevro dal peccato e nemmeno lui saprà prevedere ed evitare gli effetti dell'amore che, ad un certo punto, coltiva per la ragazza che lavora dietro al bancone. L'intero film gioca sull'introversione di Titta ed il contrasto tra questa ed il mondo circostante, dal quale nessuno, nemmeno lui con la sua apparente, inarrivabile, aridità, si può totalmente estraniare. Presto o tardi debolezze e bisogni, come l'amore, appunto, si fanno sentire e le loro conseguenze, a volte, possono essere irreparabili. La grandissima interpretazione da parte di Toni Servillo (Titta DiGirolamo), la fotografia pulita, quasi asettica, alcune suggestive inquadrature e l'ottimo ritmo narrativo ne fanno un film apprezzabile e fruibile da tutti. Per tutto il film la costante sensazione di quiete ed apparente controllo, viene, in realtà, continuamente minata da eventi torbidi ed inquietanti che scandiscono lo svilppo di una trama tutt'altro che soft. Lo spettatore infine non può sottrarsi alla tentazione di schierarsi con l'antipatico personaggio protagonista e, con esso, condividere una serie di emozioni e sensazioni destabilizzanti e coinvolgenti. Indimenticabili infatti lo sguardo, le movenze ed alcuni dialoghi del protagonista, scolpito e cesellato ad opera d'arte dall'autore nel suo granitico blocco di vizio e solitudine. Se mai l'annoso problema del cinema italiano, che puntualmente si ripropone anche qui, sta nella scadente prova recitativa della rimanenza del cast che, Raffaele Pisu ed Adrinao Giannini su tutti, più che recitare, sembra limitarsi a leggere dal gobbo dietro la macchina da presa; tutto ciò, abbinato ad una forse eccessiva raffinatezza di immagine, non fa altro che ricondurre il tutto al solito, autocompiaciuto, esercizio stilistico mal riuscito, tanto caro alla cinematografia dei nostri presunti maestri. In definitiva rimane un prodotto godibile ma solo a metà.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  07/05/2007 13:43:17
   7 / 10
Buon esempio di minimalismo italiano con uno straordinario Servillo in un ruolo molto particolare. A volte difficile da seguire (perchè molto lento), è un prodotto cinematografico sofisticato e intelligente, che parla di come l'amore può cambiare una esistenza monotona senza scadere in toni da soap. Da vedere.

The Legend  @  07/05/2007 12:54:48
   8 / 10
E' un film davvero affascinante.

Ho apprezzato (quasi) tutto: dal soggetto quanto meno singolare, alla magnifica fotografia, i movimenti della macchina da presa sempre precisi e talvolta sorprendenti, innovativi (vedi la scena capovolta della secona iniezione di eroina), le interpretazioni superlative degli attori (Servillo e Pisu su tutti).

Olivia Magnani buca lo schermo con la sua presenza, e tanto basta (si e' dimostrata ancora troppo rigida, nella sua interpretazione). L'unico neo del film e' il personaggio interpretato da Adriano Giannini, una fastidiosa macchietta totalmente estranea allo spirito e all'ambientazione circostante.

E' un peccato che una pellicola come questa sia trasmessa di Domenica, a notte inoltrata, su Rete 4, mentre il superficiale L'Ultimo bacio di muccino si prenda tutti gli onori della cronaca e dello share. Per fortuna il nuovo cinema italiano non e' solo questo, ma e' anche "Le conseguenze dell'amore".

popoviasproni  @  06/05/2007 21:01:58
   9 / 10
Lento e incessante!
La coppia Sorrentino Servillo è micidiale!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  06/05/2007 13:56:27
   7½ / 10
"La cosa peggiore che può capitare ad un uomo che trascorre molto tempo da solo, è quella di non avere immaginazione. La vita, già di per sé noiosa e ripetitiva, diventa uno spettacolo mortale".

Titta vive solo, da anni, in un albergo. Non ha conoscenze, se non un'anziana coppia di coniugi con i quali, di tanto in tanto, gioca una partita a carte. Parla il meno possibile. A volte rasenta, anzi E' maleducato nel non rispondere ad un semplice saluto.
Apparentemente è indifferente, per nulla comunicativo, senza alcun senso dell'umorismo, non sorride mai, non ha mai espressioni di nessun tipo.
L'unica 'distrazione' è una siringata di eroina ogni mercoledì mattina alle 10 in punto. Mai un cambiamento.
L'unica risposta che dà ad una persona che tenta un contatto con lui è: "La verità, amico mio, è noiosa".
Non permette intromissioni nella sua solitudine.
Ha un segreto. Tutti abbiamo, nascosto nell'animo, un segreto. Quello di Titta è pesante.
Lo spiraglio che si apre in lui verso il prossimo, sarà determinante per la sua vita.
"Ci vuole coraggio per morire in un modo rocambolesco", dirà al vecchio con cui gioca a carte e che non si rassegna ad una vita monotona.

Indubbiamente non è un film 'facile'. Ma quanto è affascinante. Quanto ti fanno sentire e capire i silenzi, le lunghe sequenze, le inquadrature in primo piano del viso di Titta, gli sguardi apparentemente annoiati.
Stranamente è l'amore il vero protagonista di tutto il film. La sua mancanza o il trovarlo. Alla fine sarà Titta a comandare la propria vita, a fare le sue scelte per sentirsi libero.
Bellissima l'ultima inquadratura dell'uomo sul traliccio: un amico da 20 anni.
Da vedere sicuramente.

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Ultima risposta 21/05/2008 20.14.17
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phemt  @  03/04/2007 15:00:12
   7 / 10
Un film noir particolare e in parte anche difficile da giudicare… Premetto di essere un accanito fan di Sorrentino, che anche in questa occasione mostra di avere doti registiche eccezionali; è la storia e il modo in cui la porta avanti che non convince pienamente… Lo spunto di base è notevole: Titta Di Girolamo è un uomo solo che da otto anni non fa nulla, vive in un albergo, non si concede nessun lusso (tranne l’eroina ogni martedì alle 10), ha un fratello molto più giovane di lui con cui non ha mai legato, una ex moglie e dei figli che non lo considerano… Ma ha anche un segreto… Il problema è che Sorrentino dilata un po’ troppo la prima parte, aumentando si la curiosità nello spettatore ma facendo anche avanzare in maniera troppo lenta la storia che si sviluppa in una seconda parte che magari non brilla eccessivamente di originalità… Il finale (inteso gli ultimi 5 minuti) è però bellissimo e molto profondo, e mostra ancora una volta le incredibili doti di questo giovane regista… Superlativa la prova di Servillo, ottima la fotografia di Bigazzi, azzeccata la colonna sonora… Nel complesso un film che si stramerita la sua visione (in Italia da qualche anno a questa parte è difficile vedere un film anche solo di questo tipo) ma (rimanendo in tema Sorrentino) personalmente gli ho preferito gli altri due lavori…

Molto bella la scena con i due mafiosi in azioni dove Sorrentino cita addirittura Fernando Di Leo…

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  26/03/2007 10:12:05
   7 / 10
E' difficile commentare questo film perchè se da un lato abbiamo una regia innovativa e strepitosa ed una interpretazione magistrale (cose che in Italia non si vedevano da un ventennio), dall'altra la storia un pò arranca e soprattutto all'inizio cerca di affascinare solo tramite le immagini tardando a partire.
L'involontarietà e la casualità sono trattate molto bene, ma quando si notano più le inquadrature che la storia vuol dire che qualcosa non va. Quando si infrange la mistica e misteriosa aurea che ci separa dalla tecnica allora la magia lascia lo schermo e noi ci meravigliamo di come il regista ha girato questa o quella scena, ma non ci lasciamo avvincere dalla storia in se che quindi alla fine ci lascia un senso di insoddisfazione come un orgasmo bloccato a metà, come un coito interroto troppo presto e non per nostra volontà.
La bravura di un regista sta anche in questo, a far passare in secondo piano la propria visionarietà, rendendo invisibile la sua presenza.
Ma comunque meglio questo eccesso che la piattezza dei soliti film nostrani.
Spero che presto Sorrentino possa trovare il giusto equilibrio, perchè tra lui e Crialese sembra che finalmente anche l'Italia abbia riscoperto la voglia di fare cinema d'autore.

Invia una mail all'autore del commento NEO78  @  20/03/2007 15:58:39
   8½ / 10
Che film ragazzi! Davvero stupendo, un Noir narrato in prima persona con voce fuori campo come non si vedevano da tempo, dialoghi e ambientazioni asettiche che rispecchiano il vuoto della vita del protagonista, toni Servillo superlativo (grandissimo anche nel precedene film l'uomo in più) alcune scene memorabili come il conteggio dei soldi in banca e il dialogo con il direttore dell'albergo.

Altro che Muccino! Sorrentino a mio avviso il regista di maggior talento, fa ben sperare per le sorti del cinema italiano. Da vedere assolutamente

davil  @  20/03/2007 15:32:47
   7 / 10
un film volutamente asettico, con stupende musiche ed un'ottima regia, ma a tratti a mio avviso troppo lento ed un po' noioso.
strepitoso servillo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  07/03/2007 11:02:59
   8½ / 10
Titta di Girolamo,interpretato dallo straordinario Toni Servillo,è un uomo grigio,abita in un paese anonimo,è apparentemente privo d’emozioni,conduce una vita piatta e monotona dalla quale si permette di sfuggire solo il mercoledi’, quando si concede un’iniezione d’eroina,unico suo vezzo in un'esistenza avvolta da un limbo senza via d'uscita,il suo lavoro è facile e monotono…questo personaggio sembrerebbe per nulla interessante ed invece per lo spettatore ,entrare in “contatto” con quest’uomo taciturno ed apparentemente freddo, è fonte di grande curiosita’,questo grazie al grande lavoro svolto dal regista,Paolo Sorrentino,sicuramente uno che dietro la macchina da presa ci sa stare alla grande, e che sfruttando una sceneggiatura dai meccanismi perfetti ci trascina nella vita apparentemente sempre uguale del protagonista, svelando gli inquietanti segreti che questa cela.
Il regista inserisce al momento giusto una variabile impazzita,una giovane donna, interpretata dall’intensa Olivia Magnani ,la quale sconvolgera’ la vita di Titta,facendogli riapprezzare sentimenti ed emozioni volutamente dimenticati ,che lo porteranno pero’ a subire le inevitabili “Conseguenze dell’amore”.
Un film eccellente,Sorrentino conferma quanto di buono aveva mostrato con il suo primo lungometraggio, il notevolissimo “L’uomo in piu’”,coadiuvato da un Toni Servillo perfetto nell’interpretare un uomo che è l’emblema della solitudine ma anche del bisogno di sentirsi umano.

cemsal  @  17/02/2007 11:56:58
   4½ / 10
Non sono affatto d'accordo con la linea comune... a me questo film non mi ha convinto.
Certo l'impegno si vede, ma secondo me poteva essere direzionato meglio (l'impegno). Ci sono personaggi che non hanno nè capo nè coda, come il fratello di Titta, e la stessa ragazza del bar (a conferma di questo sentitevi l'intervista dell'attrice nei contenuti extra: è lei stessa ad affermare che il personaggio della ragazza non rivela una storia... e così non ha assolutamente senso il suo innamoramento verso Titta).
E anche l'eroina... che c'azzecca? Che senso ha per la storia?!
Ci sono punte di eccellenza, per esempio il conteggio dei soldi manuale in banca... o altri, ma sono annegate in una serie di eventi, personaggi, che non incastrano, a parer mio, con la storia... e quindi non convincono.

Invia una mail all'autore del commento Iovink  @  04/02/2007 19:46:18
   10 / 10
Concordo con l' autore della recensione, nel sostenere la difficoltà di dare una collocazione definitiva allo splendido "mix" creato da Sorrentino. C'è praticamente di tutto: la vicenda ha i crismi del noir, ma c'è spazio per una riflessione sull' amore, per momenti di ironia piu' o meno volontaria, per richiami al già citato esistenzialismo di matrice beckettiana....... Non credo sia casuale il luogo dell' ambientazione: la Svizzera, con le sue suggestioni superomistiche sul tempo e sull' eterno ritorno dell' uguale. La vita di Titta Di Girolamo in fondo non è altro che un ossessivo tentativo di vincolare lo scorrere della sua personale clessidra all' interno di una spirale di gesti e rituali metodici, quasi illudendosi di non dover fare i conti con le conseguenze di ogni singola decisione. E' in fondo quello che facciamo un pò tutti ogni giorno, credere che la nostra personalissima realtà possa riproporsi invariabilmente e indefinitamente, magari con l' opportuna farcitura di episodi che siano il piu' possibile gradevoli. Il personaggio di Servillo vorrebbe, in tal senso, avere tutto sotto controllo, ma proprio per questo il suo apparentemente robusto "sistema" è destinato ad essere sconvolto, quando una nuova variabile entra in gioco.
La portata metafisica di questo messaggio è dirompente e, abbinata al coraggio del regista di guidare Servillo in una scelta interpretativa quasi teatrale (particolare non indifferente, considerato il panorama desolante di una parte del cinema italiano attuale), contribuisce a rendere questo film una pietra miliare della cinematografia nostrana.

BaStEr  @  22/01/2007 22:21:45
   8½ / 10
Paolo Sorrentino esodisce con questo film soffiando una nuova aria sul cinema italiano. Sicuramente è un film non per tutti gli italiani ma per chi riesce a farsi catturare dalla precsione nei particolari, dalla meticolosità di parole ben incastonate nelle storia e mai banali. I personaggi reggono tutti le proprie pena, quant'esse diversa tra loro siano e sono costruiti gettando all'occhio dell'osservatore attento una caratterizzazione sorprendente. Eccellente la recitazione di Servillo che a mio avviso ha pochi pari. La storia potrebbe annoiare ma nel mistero in cui si muove prende forma in un finale per nulla scontato. VIVA SORRENTINO

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Ultima risposta 20/03/2007 15.52.55
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aiemmdv  @  26/12/2006 22:32:20
   9 / 10
Un uomo che nel silenzio ha costruito il sottile equilibrio della sua vita.
Un uomo che dalla vita non ha avuto nè felicità nè amore.
Un uomo che non possiede nemmeno una buona immaginazione per evadere dalla propria triste e monotona esistenza.
Nonostante tutto questo Titta è il vincitore!
è bello vedere come il cinema italiano esiste ancora!

tavullia86  @  27/11/2006 23:19:23
   9 / 10
il film parte malissimo(un'inutile scena di 2 minuti di un uomo che si sposta da una parte all'altra di un corridoio lunghissimo su un tapis roulant) ma poi diventa interessante ed enigmatico. Film molto buono perchè si poteva concludere con un finale banale e scontato, e invece il regista da valore al proprio film con un finale ben pensato e studiato in ogni fotogramma. Ottimi anche tutti i personaggi "comparsa" (soprattutto il fratello, uno spasso)che ruotano intorno al diabolico protagonista e lo mettono ancor più in risalto. Film davvero profondo e valido. Da vedere

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Ultima risposta 05/05/2007 15.01.02
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bacco2  @  24/11/2006 13:58:31
   9½ / 10
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Ultima risposta 29/11/2006 18.16.55
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Titto  @  17/11/2006 18:43:08
   7½ / 10
Film molto bello anche se, non so perchè, mi aspettavo molto di più.
E' evidente uno stile unico, personale e maturo del regista Sorrentino sia nelle inquadrature, nelle musiche, nella recitazione, e sia nell'ambientaizone generale che porta lo spettatore a "sciogliersi" nell'apatia del protagonista.

Con un magnifico primo tempo oscuro e riflessivo ci si ritrova poi in una storiella di mafia che stona un po, per non parlare poi dell'inutile e furbetto incidente d'auto della ragazza, totalmente inutile. Personalmente avrei preferito che il film continuasse con quello stile riflessivo e assolutamente privo di storia, quindi geniale ed ammaliante, anzichè crollare nel secondo tempo.
Cmq fare del bene e amare comporta sempre una sofferenza.....

Bel film, da vedere, pronti e svegli, ma non aspettatevi un tripudio di emozioni...

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Ultima risposta 17/11/2006 18.44.20
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sweetyy  @  10/11/2006 14:28:53
   3½ / 10
Ero entusiasta di vedere questo film...Mi aspettavo chissà cosa....e invece una delusione totale!

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2 risposte al commento
Ultima risposta 02/09/2007 16.37.02
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lupin 3  @  10/11/2006 13:21:12
   1 / 10
Un mattone...
Scene inutili e insensate es. (l'incidente della macchina)
Attori che sembrano manichini...
Sconsigliato!

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Ultima risposta 28/02/2009 16.19.09
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emox  @  08/11/2006 12:19:22
   8½ / 10
Questo film avrei voluto vederlo appena uscito qualche anno fa. Ricordo che rimasi particolarmente affascinato dal trailer: la fotografia sembrava ottima, la colonna intrigante, in definitiva mi sembrava un film davvero da vedere, un film che si discostava dai canoni e Italiano, per giunta (cosa più importante).
Con questo inizio il mio commento sembrerebbe aprire una valutazione alquanto negativa, ma non è così. Sono sicuro che se fossi andato a vedere il film subito dopo aver visto il trailer ne sarei rimasto molto deluso, poichè mi sarei aspettato di vedere una pellicola di tutt'altro genere, tanto più che non ne sapevo nulla del regista. Questo mi porta a due considerazioni. La prima è che, come mi è capitato per la stragrande maggioranza dei film che ho visto recentemente, ancora una volta ho avuto la conferma che bisogna assolutamente diffidare del trailer che in questo caso infatti lasciava intedere un film di tutt'altro ritmo e genere. La seconda considerazione è che forse buona parte dei commenti negativi a questo film derivano proprio da questo problema, forse molte delle persone che hanno visto il film al cinema si aspettavano altro e quindi si sono trovate "costrette" a vedere qualcosa che non volevano.
Ho visto il film in modo disinteressato, non conoscevo il regista, non sapevo della critica. Il film l'ho visto per quello che mi ha trasmesso e mi è piaciuto. E' un film triste, alienante ma non è detto che chi va al cinema per vedere un buon film debba per forza divertirsi. Il messaggio c'è, non è affatto un film vuoto e per messaggio non intedo le citazioni letterarie e i manierismi intellettualistici. Andiamo al di la di queste cose, forse finalmente potremmo apprezzare le cose che si fanno a casa nostra senza dover per forza guardare oltreoceano.
Concordo con chi definisce scadenti alcune interpretazioni. E' vero, alcuni personaggi minori recitano male e in alcuni punti (la partita ad "asso piglia tutto" ne è un esempio) permea troppa teatralità che al cinema un pò stona (più per un fatto culturale e d'abitudine però). La scena dell'incidente è davvero brutta e insensata nelle sue dinamiche così come l'avvicinarsi senza motivo apparente del mafioso al finestrino della macchina alla fine della pellicola. Non vedo perchè bollare la mancanza di dialoghi (molte volte basta un'espressione o uno sguardo) oppure la tristezza e lo squallore generale, in fondo è tutto voluto.
Il film mi è rimasto dentro, questo perchè ci sono scene e dialoghi che acquistano il loro vero significato solo dopo che i titoli di coda sono passati oltre, anzi anche dopo molto tempo. Ho letto giudizi negativi sulla resa che il regista ha voluto rendere della mafia, l'incontro con boss, il comportamento degli stessi...quelle scene non parlano di questo, l'essenza vera è un'altra: l'indiffererenza di chi è al potere nei confronti degli "ingranaggi" facilmente sostibuibili, la facilità con cui si decide in pochi gesti della vita di qualcuno. Ma ancora di più, il film parla della vita persa, dell'amore che in fondo è l'unica forza capace di smuovere anche una vita ormai al margine e, quando negato, è l'unica forza che può portare all'autodistruzione, riuscendo però sempre a conservare un soffio di nostaglia (amore) anche su un traliccio dell'alta tensione in una distesa innevata, quando tutto finisce perchè si è persa la speranza...bellissima la frase "...a me non mi ha mai amato nessuno". E infine se si guarda bene tra le righe il film parla anche della sfortuna, voluta o anche inattesa. Bravissimo il protagonista, metà della bellezza di questo film va sicuramente a lui, l'altra metà alla sceneggiatura.

giax-tommy  @  04/11/2006 20:35:29
   10 / 10
ho visto due fantastici film targato italia.......questo è stato davvero fulminante.era da "otto e mezzo" di fellini che non vedevo un racconto cinematografico italiano in cui fabula ed intreccio non coincidessero.non mi resta che ti chi si ferma è perduto e che non è mai tardi per riprendersi

Kesson  @  25/10/2006 11:34:57
   8½ / 10
Bellissimo film, dal titolo fuorviante, girato ottimamente da Paolo Sorrentino.
Grazie anche ad un bravissimo Toni Servillo, assolutamente fantastico nel ruolo di anti-uomo, chiuso in se stesso, nella sua vita-gabbia, nella sua alienazione. Mi ha ricordato vagamente l'Antoine Roquentin di Jean-Paul Sartre, il suo approcciarsi alle persone, nel capirle e temerle, la sua misantropia. Il film si svela allo spettatore lentamente, cosi' come si svela e lentamente si apre il nostro Titta Di Girolamo. Il suo segreto incoffessabile si incomincia ad intuire, pur essendoci sempre qualche pezzo mancante. Poi il tutto diventa cristallino, l'aver confessato il segreto coincide ad una nuova rinascita per il nostro Di Girolamo, é di nuovo vivo, é di nuovo libero. Sorride.
Bravi anche Olivia Magnani e Adriano Giannini, entrambi in due piccoli ruoli, ma assolutamente efficaci. Come detto regia bellissima cosi' come bellissime sono le musiche, assolutamente ricercate e calzanti.

Una bella sorpresa questo film, che consiglio vivamente a tutti.

suzuki71  @  05/10/2006 16:37:53
   8½ / 10
Ricordo che il film mi piacque moltissimo...ottima regia e assolutamente ben fatto...lo consiglio a tutti....

Titty@  @  01/09/2006 22:27:11
   4 / 10
Film pallosissimo di una lentezza mostuosa. L'idea potrebbe anche essere accettabile ma la realizzazione è abbioccante. A velocità normale il film durerebbe mezz'ora.

ezekiele.2517  @  03/08/2006 16:31:59
   10 / 10
è il capolavoro di paolo sorrentino. toni servillo è un gigante. la regia è stupefacente e sempre originale (una scena su tutte quella della dose di eroina). il montaggio dà al film degli scossoni inattesi che fanno quasi sobbalzare e stupiscono lo spettatore, il quale immerso in quella realtà quasi parallela dell'albergo, nn capisce cosa stia succedendo fino quasi alla fine del film.
L'amore è la colonna portante del film (come si deduce dal titolo...). l'amore dei coniugi anziani per la loro vita passata e gli oggetti ormai persi. di adriano giannini per la sua attuale vita da play boy. e soprattutto di servillo per questa ragazza vista come l'unico modo per uscire dalla tristezza e dalla desolazione del suo animo, per poi , per un gioco del destino, perdere ogni speranza e fare l'ultimo atto d'amore.
Lo consiglio ad ogni essere umano dotato di un minimo di intelligenza...

Gruppo COLLABORATORI paul  @  27/07/2006 00:30:49
   7½ / 10
Stupendo film, che fa ben sperare per il cinema italiano e che consiglio a tutti. Come sempre eccellente Toni Servillo. Unici nei: alcune interpretazioni sembrano troppo stereotipate (o forse grottesce, ma potrebbe anche essere un volere del regista) e la fotografia di Bigazzi, per quanto come sempre impeccabile, talvolta sembra alla ricerca di troppi virtuosismi. Ad ogni modo un film bellissimo, che ci fa anche riflettere sulla casualità dei destini.

link66  @  27/05/2006 06:47:42
   8½ / 10
gran bel film, interamente imperniato in un personaggio rinchiuso in un albergo, il film scorre lo stesso veloce, sebbene i dialoghi siano misurati e pesati; bellissima fotografia e un Toni Servillo , prima volta che lo vedo, super. La storia è originale e interessante, la regia è pulita, e ......... cento di questi film italiani !!

KANE  @  02/05/2006 16:07:27
   8½ / 10
film ottimo!!!
geniale la struttura del film e la trama originale che si scontra quasi immediatamente con un titolo più leggero che lascia all'immaginazione tutto un altro tipo di film!
grande la prova d'attore del protagonista, criptico e intoccabile, è il vero vincitore di questo film.complimenti a chi ha pensato,, realizzato e fatto realizzare un film coraggioso e particolare come questo.
unica pecca il fatto che lo scontro tra le aspettative e la visione del film potrebbe scocciare un pubblico meno invogliato e meno abituato ad un film "particolare" come questo!

Invia una mail all'autore del commento Ken ilguerriero  @  18/04/2006 13:12:43
   9 / 10
Erano secoli ,che non usciva un film italiano così bello...
L'interpretazione di Servillo,è davvero magistrale.

Mavors84  @  21/03/2006 11:05:32
   9 / 10
- finalmente un vero accento salernitano (non la solita cosa che i salernitani parlano napoletano)

- finalmente un bel film italiano, pochi ed essenziali i dialoghi... alla vecchia maniera insomma!

- colonna sonora impeccabile tra cui LALI PUNA, MOGWAI e non so se mi spiego

(chi ha detto film troppo lento forse non ha valutato che in questo caso era essenziale... per avere un effetto ancora più accattivante)

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  27/02/2006 15:33:25
   9 / 10
Finalmente un film italiano che si rifà al cinema di genere ed esce dal solito trito clichè de "la storia SERIA".

Una macchina da presa che segue il proprio respiro, senza fretta indugia su corrimano, volti, quadri elettrici, sguardi e tappezzeria... tutto è oggetto di osservazione asettica da parte di titta di girolamo, un uomo dal nome frivolo che è la quintessenza del rigore che asconde segreti inconfessabili.

un film meditativo e assorto, con una prima parte quasi contemplativa, con pochi dialoghi (ma in cui ogni frase ha il peso di una sentenza), un lungo preludio, come l'attimo prima della rincorsa che precede il salto: un uomo che trova il coraggio di una fine rocambolesca.

uno dei migliori film italiani (e non solo) che abbia visto negli ultimi tempi.

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Ultima risposta 27/02/2006 17.43.17
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viagem  @  06/11/2005 16:22:23
   9 / 10
Capperi che bel film, davvero poco italiano, davvero originale e sorprendente. La storia ben orchestrata, la lentezza intervallata da momenti al contrario concitati, scanditi da una colonna sonora di musica elettronica formidabile, la fotografia strepitosa di primi piani in attesa di risposte e primi piani pronti a NON darle. Tutto davvero di qualità e Toni Servillo mi ha davvero impressionato: inattaccabile, imperturbabile in mezzo al fumo delle sue sigarette, mi ha ricordato in alcuni tratti Epifanio, il personaggio di Albanese, con le sue giacche tutte grigie.

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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  25/10/2005 13:23:40
   9 / 10
Questo non è solo un film.
E' cinema.
E' quell'insieme di cose che speri di poter ammirare ogni volta che le luci si spengono e comincia lo spettacolo.

8 risposte al commento
Ultima risposta 27/10/2005 09.16.45
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JoJo  @  24/10/2005 23:50:54
   10 / 10


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Ultima risposta 26/10/2005 10.03.56
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Invia una mail all'autore del commento vlad  @  24/10/2005 19:42:11
   9 / 10
Un film che per linguaggio, fotografia, recitazione e colonna sonora non ha pari, non tra gli ultimi anni. Un autentico gioiello, uno di quei film che ti fanno apprezzare la rarità del genio.

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Ultima risposta 25/10/2005 13.15.49
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Wolf  @  14/10/2005 00:14:28
   5 / 10
Troppo, troppo pesante! Certo, la lentezza si adatta alla storia, ma alla lunga stanca. Lo spunto iniziale era interessante, ma lo svolgimento è troppo freddo per coinvolgere, e troppi punti rimangono oscuri o risolti in modo deludente.
Bravissimo l'attore protagonista, questo è innegabile: tutti gli altri, insignificanti.
Fastidioso l'accenno, nel titolo, all' "amore", che poi non ha nessun ruolo nella storia, a parte una relazione marginale e del tutto improbabile: fa sospettare che sia stato pensato come "acchiappapolli" per chi sperava di andare a vedere un film sentimentale.
Insomma, merita solo per l'interpretazione di Servillo: guardatelo per questo senza pagare, se potete!

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Ultima risposta 02/09/2007 16.40.26
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tati  @  27/09/2005 11:29:17
   8 / 10
direi proprio che il film e'sorprendente!!!il protagonista e'eccelso visto che la storia ruota completamente intorno a lui.splendida colonna sonora.fotografia meravigliosa .film che consiglio solo ai cinefili.

TIGER FRANK  @  12/09/2005 13:04:28
   9 / 10
Lento e poco parlato.
E' un difetto?Non direi proprio.
E poi mica ho detto che e' noioso!
Splendida la colonna sonora dove compaiono anche Mogwai,Fila Brazillia,Lali Puna.
Chissa' se la parte di Adriano Giannini(******* mia pareva il fratello gemello di Preziosi...)e' stata ispirata al personaggio di Graziano Biglia di "ti prendo e ti porto via"di Ammanniti...era paro paro!
Un bel film decisamente fuori dal coro e decisamente non per tutti(non lo consiglio a chi cerca costantemente l'azione e il chiasso dei dialoghi a tremila!)che sotto l'apparente asetticita' delle immagini e dietro il volto algido del protagonista svela piano piano un ripieno piuttosto
complesso e regala un finale inaspettato.
Che altro dire?UOCCIT!





lupocattivooooo  @  03/09/2005 11:25:23
   9 / 10
Sconsigliato a chi desidera solo azione.
Il film si svolge secondo ritmi decisamente pacati, ma questo non e' un difetto ....
Molto belle alcune immagini: di grande effetto e ben curate nella scelta della luce. Anche le musiche sono ben adeguate ... si adattano perfettamente ai vari cambiamenti di ritmo che si susseguono.
Un MOSTRO il protagonista, il vero epicentro del film.
Delizioso.


Invia una mail all'autore del commento ilgiusto  @  01/09/2005 10:26:42
   8 / 10
Molto semplice ma altrettanto carino e soprattutto intenso.
Nnon vi dico come finisce ma sappiate che : io che normalmente biasimo l'happy end ad ogni costo...raramente l'ho invece desiderato così tanto!

Bravissimo il protagonista e in generale tutto il film è ben curato.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  26/08/2005 16:47:48
   8 / 10
Lo stile di Sorrentino è senza alcun dubbio fuori dagli usuali schemi narrativi, ciò nonostante il racconto si snoda, si lentamente, svelando con drammatica chiarezza il male di vivere del protagonista. Conosco Toni Servillo con questo film, ed è bravissimo: con poche parole, ma con un' espressività tangibile, riesce ad esprimere la solitudine e il dolore di un uomo di mezza età, sentimenti forti, mistificati da una falsa apatia, da un'indifferenza verso gli altri tutta esteriore.
Le luci e le musiche appropriate vengono utilizzate con cura tanto da accrescere l'intensità del film, bello.

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Ultima risposta 06/09/2005 18.23.26
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genni  @  24/08/2005 23:10:12
   7 / 10
Un buon film con un ottimo Toni Servillo.L'esistenza di un uomo sofferente che racchiude vari segreti dentro di se.Soltanto l'amore sarà capace di cambiare il suo essere ostile alla vita...
Molto lento,non adatto a tutti,ma nell'insieme un buon film da vedere.

éowyn_3  @  21/08/2005 14:00:16
   8 / 10
davvero bellissimo,imperdibile x ki riesce a reggerne il ritmo un po' lento..una scelta comprensibile dato ke occorre evidenziare la monotonia e la piattezza della vita del protagonista e la sua improvvisa svolta.ottimo protagonista e musike splendide.x valutare meglio dovrei rivederlo.

robertobn78  @  18/08/2005 07:03:18
   8 / 10
Un film molto difficile da valutare. Un ottima colonna sonora - che rimane impressa nella mente dello spettatore per qualche giorno - ed una straordinaria fotografia accompagnano tutta la durata della pellicola, fornendo al film un ritmo che la trama da sola non avrebbe garantito. Lo stile ed i tempi del regista Sorrentino, già apprezzati ne "L'uomo in più", ritornano brillantentemente migliorati da una sapiente scelta nell'uso dei brani componenti la colonna sonora. Superlativa la prova di Tony Servillo, verso il quale ora paiono fondati anche i paragoni con Giancarlo Giannini. Felicissima la scelta di Olivia Magnani, brava ed espressiva oltrechè bellissima che speriamo di rivedere presto alla prova di nuovi ruoli. Rimane qualche incertezza per la storia nel suo complesso, che cerca in alcune fasi di sembrare meno scontata di quanto poi - in realtà - si riveli. Ma questa credo sia una caratteristica del cinema di Sorrentino, che si impone lo stesso come una speranza per il futuro.

AlessandroDeRom  @  31/07/2005 01:55:52
   5 / 10
Il film è un concentrato di ottimo stile, montaggio e protagonista principale voi direte allora perchè 5? perchè risulta lento troppo lento e ci sono dei momenti completamente inutili oltre al fatto che alcune parti della storia sono dettagliatissime ed altre trattate troppo in fretta. Un film non per tutti

polbot  @  11/07/2005 09:36:34
   9 / 10
Qualche riserva su alcune scelte... una sensazione... però m'è piaciuto!

Invia una mail all'autore del commento cintoni  @  05/07/2005 22:07:57
   9 / 10
uno di quei film in cui la "storia", la trama, passa quasi in secondo piano. la scena è conquistata dallo studio di ogni personaggio. personaggi interpretati in maniera davvero magistrale.
un film da vedere, ma soprattutto da "sentire". nel titolo la chiave di lettura.

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Ultima risposta 08/09/2005 10.48.25
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Tuko  @  29/06/2005 14:25:37
   5 / 10
l'ambientazione fredda e sterile molto interessante e ben costruita ad inizio film tradisce le aspettative con una storia sempre meno convincente minuto dopo minuto .man mano che l'alone di mistero si dirada attorno al protagonista, mostra inesorabilmente la superficialità con la quale è stato costruito ed il mio giudizio non può prescindere da questo aspetto in un film così statico. Il film sembra decollare con l'auto analisi del protagonista ma in realtà resta solo uno spunto degno di nota ed obbiettivamente piacevole e coivolgentetutto. il resto segue questo buon impulso e si ferma fino a diventare un elettrocardiogramma piatto che dopo un forte impulso si smorza lentamente. . Ultima parte del film inverosimile appare come un colpo di scena mal gestito nel concepimento e nei tempi di esecuzione .

Krypto_06  @  27/05/2005 18:00:45
   9 / 10
questo flm è una vera chicca, pellicola girata magistralmente, finalmente un regista italiano con le palle....capace di far crescere curiosità e inquietudine attorno al protagonista di questo film non in modo frenetico ma con sottile ironia, inteligenza e molta calma, un film che nel suo svolgimento tende sempre ad incuriosire lo spettatore rendendolo partecipe di questa storia...........................................da vedere ola

Kr0nK  @  15/05/2005 02:34:27
   10 / 10
Bellissimo. Un film molto introspettivo che racconta la vita di un uomo misterioso, dall'innegabile fascino psicologico, complimenti al protagonista, non sapevo avessimo un attore del genere.

Non fatevi ingannare dalle apparenze, non c'entra niente con i film sentimentali. Osservando con calma il film arriverete a dare la giusta interpretazione del titolo.

Il film è lento, ma lo è volutamente. La regia è davvero di alto livello (ancora non mi capacito che questo gioiellino sia un film italiano).

Pieno di momenti memorabili e frasi che colpiscono, credo che se solo fosse stato pubblicizzato di più e fosse nato ad hollywood, sarebbe potuto diventare un cult.

Non è un film che dimenticherò, come parecchi.

serenella  @  14/05/2005 15:01:42
   10 / 10
veramente un capolavoro!! dal protagonista (un toni servillo in piena forma), ala sceneggiatura, alla fotografia, veeramente spettacolare. sarebbe da commentare scena per scena, ma non voglio rovinare l'attesa a chi non l'avesse già visto. giustamente lento perchè lentissima scorre la vita di Titta...non ho parole, da vedere!!

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  11/05/2005 09:37:02
   9 / 10
“Programmi per il futuro: tenere conto delle conseguenze dell’amore.”

Sempre avvolto nelle spirali del fumo, sarcastico, malinconico, imperturbabile, Titta di Girolamo ricorda molto (come giustamente osserva kowalsky... e come non potrebbe! :-) ) il protagonista del bellissimo “L’uomo che non c’era” dei fratelli Cohen. Toni Servillo, nei panni di un personaggio costruito con grande raffinatezza, porta sulle spalle tutto il film in modo impeccabile. Su tutto regna un’estrema sospensione, esaltata dalla colonna sonora che sottolinea perfettamente i momenti della storia: una storia in cui sembra non accadere nulla, ma che lentamente si dipana sotto gli occhi dello spettatore, completamente avvinto (almeno io e chi era con me lo siamo stati) da un’atmosfera quasi magnetica. Alcune scene sono di rara bellezza: l’inizio, con il tapis roulant che scorre in una prospettiva in cui il punto di fuga sembra lontanissimo; la porta a vetri inquadrata dal buio, dietro la quale Titta compie il “rito” annuale della sua metodica e immutabile vita, e molte altre.
“Le conseguenze dell’amore” è, a mio avviso, un film bellissimo.


albyhfintegrale  @  10/05/2005 23:38:12
   4 / 10
ma cosa avete visto da giudicarlo così positivamente?

un film che non ha nulla a che vedere col titolo: cosa c'entra? mah?!

film lento...e qualche film della lentezza può farne un'arma in più, facendotelo apprezzare e gustare.a me piacciono i film lenti che ti sanno rapire con le loro riflessioni ed i loro contenuti: questo invece ti fa andare avanti non vedendo l'ora che finisca.
trama con contenuti a volte assurdi e mal creati, tipo l'icidente alla cameriera, (la Magnani) davvero mal costruita come scena: inoltre fa l'incidente proprio quando si deve incontrare con Titta (Servillo): banale

ottimo attore Servillo, pessima ivece, seppur molto bella, la Magnani

film insulso e privo di contenuti

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Ultima risposta 18/08/2014 21.59.52
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Delfina  @  10/05/2005 16:21:00
   9 / 10
Visto solo ora, non ne sapevo nulla e mi ha sorpreso. Film misterioso, inquietante e poetico. Molto italiano, anche, nel senso alto e letterario del termine.

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  08/05/2005 00:46:38
   7 / 10
molto ben fatto,servillo un attore davvero con la A maiuscola.il cinema italiano ha ancora delle frecce nel proprio arco

Cuba  @  14/03/2005 23:55:14
   10 / 10
Mi sono riconciliato con il cinema italiano d'autore con questa perla prodotta dalla Fandango e magistralmente diretta da Paolo Sorrentino.
Sembra un libro di simenon...è un giallo che ti prende e ti porta fino alla fine facendoti entrare dentro la fragilità del protagonista.
Noleggiatelo e gustatevi anche le altre cose che sono dentro il dvd.

CUBA

Invia una mail all'autore del commento alex78  @  10/02/2005 09:40:56
   8 / 10
un film che si è aperto a ventaglio. complimenti bel film

bussisotto  @  26/01/2005 11:58:22
   8 / 10
un film straordinario, fatto di silenzi e lunghe attese dove (apparentemente) non succede nulla.
Servillo è un sorprendente attore dalle mille sfaccettature, il suo Titta di Girolamo è un personaggio inquieto, incapace (o impossibilitato) di grandi slanci.
ottima la prova di Raffaele Pisu, da sempre simpatica spalla comica, qui impegnato in un ruolo malinconico e drammatico.
Regia convincente.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  20/01/2005 10:38:53
   8 / 10
Un'operazione raffinata.
Sorrentino gioca con gli spazi in un modo citazionista e colto che ricorda il primo Greenway.
Ogni dettaglio è curato alla perfezione in un film dove nulla è lasciato al caso.
Strepitosa la parte iniziale, così come l'interpretazione di Servillo.
Superflua la presenza di Giannini jr.

CINEMASCAGNI  @  17/12/2004 15:05:55
   8 / 10
Finalmente l'ho visto anch'io. Bello, bello, bellissimo. Bravo Sorrentino ci hai regalato un piccolo tesoro di film

bela_lugosi  @  26/11/2004 22:02:26
   10 / 10
Noir intenso e coinvolgente....Dialoghi brillanti, sceneggiatura perfetta, finalmente un film italiano che esce dai soliti schemi.

fede  @  16/11/2004 22:07:32
   10 / 10
un film inconsueto e bellissimo, tutto costruito sull'introspezione di un uomo fragile, straordinariamente interpretato da Toni Servillo . Coinvolgente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  03/11/2004 23:24:46
   9 / 10
sicuramente il film italiano più interessante dell'anno, per quanto il suo limite sia forse nelle innumerevoli fonti di ispirazioni Provo a spiegarmi: un noir che fa il verso a Simenon, esteticamente vicino alla metafisica, con certi interni che ricordano polansky d'annata e kubrick, filtrato da un'apparente e amaro fatalismo à la kaurismaki, dal minimalismo di kieslowsky e da un personaggio che sembra uscito dal bellissimo film di joel coen, "l'uomo che non c'era" La cosa sorprendente è comunque il rapporto quasi teorico con il pubblico, dove Titta di Girolamo dialoga (apparentemente) senza fare nulla per risultare meno sgradevole di quanto sia Qui rivendica il diritto - chiamiamolo anarchia psicosociale - a non esistere Belllissimo

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Ultima risposta 11/03/2008 11.36.27
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Landi  @  02/11/2004 23:34:05
   8 / 10
Un bel film , da vedere ...

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Ultima risposta 06/11/2004 19.13.24
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nest  @  28/10/2004 14:24:10
   10 / 10
la descrizione perfetta, dal punto di vista tecnico e narrativo, di cosa succede quando un uomo incontra all'improvviso se stesso.
il film è riuscito a cogliere l'attimo esatto in cui il destino di titta si è compiuto, il momento in cui la paura di morire che lo teneva prigioniero in un albergo si è trasformata diventando l'audacia che lo rende padrone di sè, della vita e della morte
appunto, come qualcuno ha già detto, dalla poltrona al bancone, punto di non ritorno.
per quanto riguarda servillo, nessun commento potrebbe rendergli giustizia.
e neanche alla figura dei due vecchi
trovo incredibile che ci sia ancora chi parla di lungaggini, tempi morti, che conta i minuti "sprecati". ogni minuto parla il linguaggio dell'attesa, fondamentale in quasi tutti i racconti, ma in questo in modo speciale

terrific  @  26/10/2004 22:50:53
   10 / 10
uno dei film italiani più interessanti degli ultimi tempi, che miscela con buoni risultati sentimenti e mistero, sensualità e ironia. Il tutto accompagnato da una colonna sonora anticonvenzionale e insolita che ben si adatta alle varie situazioni. Davvero bravo Toni Servillo, le sue espressioni sono eloquenti anche quando non dice niente..

Invia una mail all'autore del commento The Jack  @  22/10/2004 19:36:34
   6 / 10
Idea bellissima usata molto male.
Va premiato il coraggio e per l'appunto quel tocco di originalità, stile, fotografia.

Però, visto che si cita, cito il pianista Pippo ... :-)

- Perchè a volte dobbiamo sorbirci carrellate virtuosistiche, primi piani inutili di lampadine, intermezzi comici stupidi (il tizio che sbatte sul palo) e vari effetti superficiali?

Aggiungo:
Ci sono minuti di vuoto. Sequenze che potrebbero essere tagliate 20 secondi prima e iniziate 30 secondi dopo.
E non dico che il film è lento .. mi va bene il lento ... ma vuoto no.

- Perchè tutto il mistero sulla figura di Titta, accumulato magistralmente in quaranta minuti di proiezione, viene poi risolto in un banale e poco interessante intreccio mafioso.

E poi la mafia per 4 milioni di dollari non uccide nessuno ... è assolutamente inverosimile. La mafia per 4 milioni di dollari tortura, uccide un parente, minaccia .. ma scherziamo .. amazzare uno perchè non parla ... e poi come recuperi i soldi?
____________________

- Perchè mettere la scena cretina del killer che ammazza l'handicappato senza alcun motivo narrativo nè di alcun altro genere? Perchè in mezzo a tanta maestria ficcare un tocco di così cattivo superfluo gusto?

Beh, qui forse un senso c'è. Inanzitutto è resa bene, a mio parere la difficoltà di uccidere, anche per un killer. Esita. Guarda e poi il proiettile entra e fa un suono e il corpo cade, il tutto con ottimo realismo.
Certo, narrativamente parlando non ha molto senso, se non far vedere che sono senza pietà.

_____

Ci sono un sacco di falle in questo film. Una su tutte gli interrutori degli ascensori e delle luci sono a portato di cliente o bambino.

_______


Una cosa che mi è piaciuta tanto è il diverso suono interno esterno, all'inzio del film.

CIAO!!


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Ultima risposta 03/11/2004 09.45.59
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Nowitzki  @  22/10/2004 12:13:15
   10 / 10
Alla fine del film, mentre passano i titoli di coda, e il film finisce cosi' come era iniziato ovvero nel silenzio, in tutta la sala non un rumore, non una parola.
Il film semplicemente, ammutolisce.
Una fotografia meravigliosa, lunghi silenzi, e un agonia lenta e inesorabile.
Un attore straordinario nell'essere di ghiaccio quando serve, e un po' meno di ghiaccio quando vorrebbe cedere.
Una trama ben costruita, misteriosa, ma mai noiosa.
Un gran bel film.

jordy04  @  19/10/2004 22:32:27
   10 / 10
straordinaria interpretazione di Toni Servillo, che con molti silenzi, sguardi eloquenti, gesti compassati e poche parole riesce a rendere amabile e familiare un personaggio difficile come quello di Titta e allo stesso tempo ad affascinare lo spettatore con un'aura di mistero e indecifrabilità. Una sceneggiatura solida, ben strutturata ed equilibrata, che sa avvincere e soprattutto nasconde al suo interno alcuni temi decisamente interessanti.

beppe74  @  18/10/2004 12:58:41
   7 / 10
Un film sicuramente diverso dai soliti. il primo tempo e' un po' troppo noiosetto, ma nel secondo l'attesa viene ampiamente ripagata da un susseguirsi di colpi di scena. Piacevole nel complesso.

norah  @  17/10/2004 12:14:22
   6 / 10
Sinceramente non sono ingrado di giudicare questo film...quindi un sei politico...

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Ultima risposta 11/01/2008 15.13.39
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Invia una mail all'autore del commento abacab  @  13/10/2004 19:15:11
   9 / 10
Cito Gabriele Romagnoli perchè il suo commento sul film è praticamente perfetto.E non ne taglio una virgola...

La storia, conosciuta, è quella di un commercialista che ha fatto un
errore ai danni di Cosa Nostra e viene confinato in un albergo in
Svizzera a ricevere e depositare valigie di denaro sporco. Dopo dieci
anni, scontata la pena di vivere, l'insonnia, la timidezza e la noia,
fa un gesto che è la chiave del film. Lascia la consueta poltrona e
va al bancone, piazzandosi davanti alla barista dagli occhi grandi.
Dice: "Sedermi qui è la cosa più pericolosa che abbia fatto in vita
mia". Non è un presentimento, è una constatazione. Dopo, niente sarà
più come prima. Tutto diventa, come dire: irreparabile. Ed è il suo
tentativo di porre rimedio ai torti, alle infelicità, al rito
dell'esistenza e al proprio, isolato, istante spietato, a perderlo. O
a ritrovarlo. Perché quando si siede al bancone Toni Servillo,
carnefice di sé, ha un baleno di pura gioia dietro le lenti degli
occhiali.
C'era una donna malinconica dal collo affilato e le unghie dei piedi
dipinte con una riga blu come fosse ombretto seduta nella fila
davanti. Uscendo ci siamo guardati. Credo stessimo esortandoci a
commentare il film come se ci fossimo andati insieme e non da soli.
Poi ognuno è andato per la sua strada, come avrebbe fatto Servillo.
Quel che c'era da dire è che tutta la storia del film è la storia di
ogni uomo: il momento in cui si comincia a vivere è quello in cui si
comincia a morire, resta il tempo di provare a rendere felice
qualcuno, farsi un amico, pagare i conti, uscire di scena con
dignità. Sembra poco è, guardare per credere, qualcosa
di "spettacolare".
Gabriele Romagnoli


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Ultima risposta 27/10/2004 11.07.10
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pippo  @  10/10/2004 16:42:50
   7 / 10
Non sono completamente convinto di questo film. Sicuramente il film è qualitativamente superiore alla media dei film italiani, e poi naturalmente bisogna calcolare la giovane età del regista. Tanto di cappello quindi per il talento generale. E tanti complimenti ovviamente anche a Servillo. Ciò che non mi ha acchiappato completamente è la definizione di alcuni elementi che potevano dare più profondità ad una storia che personalmente io trovo un po' affossata dalla troppa quantità di idee (registiche, di scrittura, di struttura narrativa) che Sorrentino ha voluto buttarci dentro.
- Per intenderci, perchè a volte le musiche (belle) sono utilizzate esclusivamente per intermezzi visivi un po' troppo videoclippistici?
Perchè alcune scene (come quella dell'incidente stradale) sono incomprensibili e completamente irreali?
- Perchè tutto il mistero sulla figura di Titta, accumulato magistralmente in quaranta minuti di proiezione, viene poi risolto in un banale e poco interessante intreccio mafioso (tra l'altro pieno di clichè)? Era davvero così difficile trovare un'idea più "corposa" una volta che si ha per le mani un pesonaggio come questo?
- Perchè a volte dobbiamo sorbirci carrellate virtuosistiche, primi piani inutili di lampadine, intermezzi comici stupidi (il tizio che sbatte sul palo) e vari effetti superficiali?
- Perchè mettere la scena cretina del killer che ammazza l'handicappato senza alcun motivo narrativo nè di alcun altro genere? Perchè in mezzo a tanta maestria ficcare un tocco di così cattivo superfluo gusto?


Ripeto, senza nulla togliere alle cose positive di questo film, una serie di "barocchismi" e disattenzioni mi hanno irritato parecchio e quindi più di sette, per me, il film non vale .

Lasciatemi dire, già che ci sono, alcuni elementi eccellenti della pellicola:
-Il giocatore con la moglie sono superbi, tutte le scene con loro sono incantevoli
-L'atmosfera e la tensione sono sempre di ottimo livello, il film, pur lento, di certo non annoia mai
- Il carattere di Titta è senza dubbio affascinante, così come l'austera e surreale Svizzera in cui si svolge la vicenda
- Alcuni dialoghi sono da antologia, basti pensare alla conversazione tra Titta e il direttore dell'albergo, quando si confessano i loro "segreti"

ok, ho scritto troppo, scusatemi. Ma un film complesso come questo merita qualche parolina no?



19 risposte al commento
Ultima risposta 15/10/2004 14.19.18
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nino  @  10/10/2004 10:12:02
   8 / 10
Sorrentino non è più una promessa, avanti così. E Servillo è da Oscar. La Magnani molto meno: la zia Annarella non la premierebbe di sicuro.

maroon  @  08/10/2004 23:06:17
   10 / 10
Servillo sicuramente è uno degli attori italiani più espressivi..cupo e insolito, un noir raffinato dove i dialoghi sono rarefatti, ma dove proprio la professionalità di Servillo rende l'intero film un capolavoro.

patt  @  07/10/2004 13:35:59
   8 / 10
...questo film ti prende in maniera inconsueta, l'apparente lentezza e silenzio dove si incastrano momenti di comicità davvero particolari, le immagini pacate di una vita che sembra immobile, rotte da altre incalzanti sostenute da una musica prorompente ma perfetta..insomma un mix di bellissima fotografia e sceneggiatura!... quando è finito ho pensato al titolo, che si presta a molte interpretazioni, molto diverse da quelle che immaginavo prima di vederlo!

volveras  @  05/10/2004 22:29:43
   10 / 10
Un noir d'alta classe che seduce lo spettatore con inquadrature che indugiano su sguardi timidi, furtivi e appassionati. Un film, questo di Sorrentino, che riesce davvero a sorprendere, soprattutto per l'efficacia delle immagini.
I dialoghi sono talvolta buffi e strafottenti ma sempre cinicamente eloquenti sullo stato d'animo in cui si trova il misterioso protagonista. Straordinario.

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