Un'insegnante di pianoforte al Conservatorio di Vienna, Eirka Kohut, sopravvive al rapporto di odio-amore con l'anziana madre grazie alla doppia vita che conduce. Di giorno è una donna fredda e irreprensibile, di notte frequenta cinema porno e peep-show. Quando Walter, un suo allievo ventenne, si innamora di lei Erika pensa di poter dare finalmente sfogo alla sua passione repressa, ma la nevrosi non perdona.
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Un film che mi ha catturato ed affascinato da subito, ovviamente solo grazie alla figura della dispotica e severa pianista, interpretata magistralmente da Isabelle Huppert. Tutto ruota intorno a lei, le sue espressioni glaciali, le sue fantasie represse, il rapporto amore-odio con l'anziana madre, i suoi movimenti nevrotici e le sue azioni meschine. Fantastica la scena della lettera, come fantastico è il violento e decisivo finale.