Oronzo Canà, il mitico personaggio del cult movie L'allenatore nel pallone, film ormai divenuto leggendario non solo tra gli amanti di sport, torna ad allenare la Longobarda in un nuovo ed esilarante film.
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Avete presente quando vedete un vostro amico infilarsi in situazioni imbarazzanti e sfornare una gaffe dopo l'altra senza rendersene conto, e voi siete lì in pena per lui, e vorreste che stesse zitto per non pregiudicare oltre la sua situazione? Ecco, questi erano più o meno i miei sentimenti ieri nei confronti del povero Lino Banfi, costretto a dire/fare cose imbarazzanti per un'ora e mezza, tentando di metterci l'anima. Beh, lui in realtà si salva col mestiere, quello che manca a tutto il resto della troupe (compreso l'incauto Sergio Martino): salvo il citato Banfi ed il sempre mitico e sottostimato Lucio Montanaro (il cameriere...) tutti gli interpreti sono di una pochezza sconcertante: Biagio Izzo è irritante come al solito nella sua totale mediocrità sia come attore che come comico; la Sig.ra Ricucci, dopo averci fracassato le palle con la storia del suo ritorno on screen, tenta di fare la brillante e la simpatica a tutti i costi, lanciandosi in un patetico accento torinese. Peccato che la graziosa Falchi non abbia ancora compreso che la sua brillantezza e la sua simpatia siano inversamente proporzionali alle sue tette; il resto del cast è poi caratterizzato da un tasso di amatorialità sconcertante, tra ex grandi fratelli, ex tronisti, ex magnaccia di bobo vieri ed ex comici. Più che un film, una passerella di giocatori sorridenti, gli unici che sembrino divertirsi veramente; contenti loro, contenti tutti.