la leggenda del pianista sull'oceano (1998)

Film piatto sotto il punto di vista della sceneggiatura ma veramente molto ben fatto sotto il punto di vista della confezione.

Inoltre un protagonista che non può che risultare simpatico è d'aiuto ad un plot che ha ben poco da dire.

Magnifica la sfida con il pianoforte.

La storia è affascinante di per sè, il resto è merito della musica di Morricone, della regia di Tornatore e degli attori

senza dubbio fra i migliori film di tornatore, anche se secondo me è appena un gradino sotto rispetoto a una pura formalita e nuovo cinema praradiso..
bellissima storia, ben raccontata, montata , fotografata e sopratutto diretta, roth da oscar, divine le musiche di morricone, unica pecca secondo me l eccessiva lunf
ghezza..bellissimo il duello di roth con colui che invento il jazz: spettacolare, bellissimo il finale
tornatore è il miglior regista italiano del momento

Avendo letto il libro di Baricco ma soprattutto avendolo adorato e dopo aver visto la notevole durata della trasposizione cinematografica di Tornatore mi sarei aspettato 3 ore di noia. Niente di tutto questo! Ogni minuto è finalizzato ad avvolgere lo spettatore nell’atmosfera giusta. A mio avviso il massimo si raggiunge con lo struggente ed affascinante dialogo solitario fra Roth e Vince, entrambi bravissimi. Da tenere assolutamente nella propria cineteca!

Non Ci sono parole per descrivere qst grande film...
Stupendo...Simpatico e commovente...Riesce a trasmettere delle emozioni forti...A mio giudizio meritava anche qualche oscar...Rientra d'obbligo tra i film più belli di sempre...

Certo certo, Tornatore sarà pure la bella addormentata nel cinema, ma questo film è meraviglioso.
Fotografia fantastica, regia perfetta, sceneggiatura da urlo, attori superbi (Roth divino), durata irrisoria e tanto Cinema.
Penso che guardare questi film ogni tanto faccia bene alla salute.

Una palla incredibile, iniziato male con un narratore delle canta storie in un walzer della retorica finisce anocora peggio con un monologo di un personaggio che Dante avrebbe ficcato direttamente nel girone degli Ignavi.
Ok dopo na ventina di minuti, l'orfanello cresciuto dal grosso uomo nero che cerca di imparare a leggere stava iniziando ad intenerire anche me ma poi na lunghezza e una banalità disarmanti. Ovviamente qualcosa di buono c'è, fra tutte la gara di piano ma non basta per avermi lasciato la voglia di rivederlo.
Neanche l'interpretazione di Roth mi è piaciuta tanto, ma qualsiasi attore non mi sarebbe piaciuto per questa parte, oltretutto trovo che il film sia fotografato male.

Anche io ero caduto in deliquio all'inizio....poi l'ho rivalutato e mi è sembrato francamente lungo e un po' retorico. È furbo, come lo era "nuovo cinema paradiso". Sono film strappalacrime questi, che risultano infine eccessivamente leziosi, anche perchè tecnicamente, volutamente ineccepibili...

apparte il fatto che sia bello il film, dovrebbero correggere la scheda...
il libro di Baricco si chiama NOVECENTO! E dai...

Ancora grande Tornatore che non riesce a superare la sua opera omnia, ma ci va molto vicino.

Buon film, non un capolavoro, ma sicuramente un discreto adattamento della piece teatrale di Baricco. Certo, è tirato un po' per le lunghe, ma non scade (quasi) mai nella banalità e si avvale di un Tim Roth in stato di grazia. Bellissima la ragazza di cui si innamora Novecento, il cui nome non ricordo...

assolutamente sopravvalutato

Film sovrabbondante, lezioso dove Tornatore dà sfoggio di tutti i suoi limiti come cineasta, in maniera inequivocabile, come il manierismo, l'estetismo esasperato, un lirismo fin troppo ricercato , il sostegno musicale mai così tronfio di Morricone, un populismo fin troppo smaccato nel cercare la lacrimuccia o la commozione artificiosa, la costruzione di scene magniloquenti il cui unico fine è quello di rimanere impresse nella memoria e divenire "antologiche" nell'immaginario collettivo, il non più sotterraneo ma costante richiamo a grandi suoi colleghi ( in primis Leone ma anche Fellini) che si tramuta in questo film in un vero e proprio citazionismo goffo e dillettantistico, che offende l'omaggio e lo declassa a eco caricaturale.
Un imperdonabile incidente di percorso, in una filmografia del resto non esente da altre cadute di stile!

film molto molto bello!
la storia tratta dal romanzo novecento, viene egragiamente trasposta in un film che fa della poesia in immagini la sua forza!
la sala macchine della nave, la sala da ballo, sono delle perle di scenografia!!
indimenticabile la musica, cosi come l'interpretazione di tim roth grandioso nel ruolo di novecento!!
un film che parla di amore di speranza e della difficolta di accettare la nostra societa!

Film noioso, prevedibile e retorico. Tornatore delude dopo aver diretto in passato film migliori ( vedi " Una pura formalità " ) . L'omaggio ai grandi ( Chaplin e Leone ) stona francamente con tutta la struttura narrativa . Tanto fumo...

Che dire? Un capolavoro...perchè non ha vinto nessun oscar?

Tratto dall'omonimo monologo teatrale di Alessandro Baricco, è un film commovente, romantico, con un cast e una regia che riescono a trasmetterti forti emozioni: una grande interpretazione dal protagonista, straordinario Tim Roth, all'ultima comparsa, anzi no, fino alla nave stessa!

Una grande prova per una pellicola che rivaluta splendidamente il cinema italiano.

Ottimo, assolutamente da non far mancare nella propria cineteca.

Veramente straordinario. Una delizia per le orecchie e uno scrollone al cuore e ai sentimenti.
Indimenticabile la scena iniziale con la sfida al mago del Jazz e la sigaretta.
Con la sua semplicità Novecento, detto Nove, riesce a conquistare l'affetto di tutti coloro che lo avvicinano. Eppure è sconosciuto, il suo genio, al mondo. Vive da sempre su una nave, senza mai sbarcare. Il pianoforte è il suo mezzo di comunicazione, è naturale come un abito indossato.
Novecento immagina il mondo attraverso i passeggeri, carpendone sensazioni, visioni, odori, immagini.
Inquadrature di grande impatto: la statua tra la nebbia, il pianoforte che scivola per i corridoi della nave, un oblò dove appare lo splendido viso di una sconosciuta.
Un finale struggente.
Grande interpretazione, da oscar.

Emozionante.
E' un vero capolavoro.

Qualcuno mi spiega perchè non ha preso nemmeno una stauetta?

Molto molto bello. Ci sono delle scene che restano nel cuore e nella mente: la suonata sul pianoforte della nave col mare in burrasca, la sfida al piano con la mitica sigaretta e la visione dall'oblò della ragazza che passa sul ponte. La colonna sonora è meravigliosa. Ogni volta che lo rivedo mi emoziono!

Questo film è una trappola... per parlare di capolavoro prima di tutto bisogna mettersi in testa di non volerlo fare (il capolavoro) Invece, niente, tanta grandeur e una vocazione narcisista di un'autore tecnicamente indiscutibile ma retorico e delirante, capace di spettacolarizzare anche uno sguardo, un gesto, una scena qualunque Molte sequenze sono belle (come il duello a colpi di jazz, a dire il vero piuttosto grottesco) ma gratuite, costruite ad hoc per diventare immagini da antologia Quanto a Novecento, di Baricco mi riservo di evitarlo a tutti i costi (ahimè ormai l'ho letto), ma questo personaggio è assurdo, il fondamento un pò meschino di una felicità in scatola, di un mondo come (appunto) la nave in bottiglia Come metafora del fatalismo umano direi il massimo Salvo comunque l'opera almeno in parte perchè è un'omaggio a Sergio Leone e si vede, ma resto convinto che far nascere un film per autoesaltarsi e adularsi - come fa Tornatore - sia un'inquietante vanità Il ritratto di Dorian Tornatore

Debole, buonista, noioso. La confezione è perfetta, ma alla fine il film stanca veramente, con un buonismo e una retorica a tratti irritante, e molte cose discutibili. Noiosissimo il monologo sui quadri che cadono con quel "frrannn!" ripetuto in continuazione, dai e dai stanca. Comunque ottima prova di Roth e solida regia di Tornatore.

"La terra è una nave troppo grande per me.
E' un viaggio troppo lungo.
E' una donna troppo bella.
E' un profumo troppo forte.
E' una musica che non so suonare..."

Che pianto!

6 perchè è di tornatore ma l'ho trovato molto pesante.
già baricco di per sè è pesante ma da un topolino di 90 pagine partorire questo elefante mi è parso eccessivo.

A me non è piaciuto, l'ho trovato molto noioso. Girato benissimo, niente che dire, interpretato bene ok, ma alla fine una grandissima apologia stupendamente confezionata di un vigliacco...
La storia non mi è piaciuta per niente e, va da sè, anche il film pur avendo tanti meriti tecnici, non lo rivedrei più...