Un noto psichiatra scopre che una paziente a lui affidata in cura č schizofrenicamente divisa in tre personalitŕ: una grigia casalinga, una ragazza di dubbia moralitŕ, una sofisticata signora.
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Va visto per la sua straordinaria interprete, una Woodward emozionante e non a caso premiata con l'Oscar (il voto è quasi solo per lei). Per il resto, questo di Johnson è un dozzinale melodramma psichiatrico con una ridicola introduzione da cinema-verità e neppure una casella dei possibili stereotipi rimasta spuntata. Troppo superficiale e grossolano per apparire sincero, anche se non manca un bel momento rivelatore (la protagonista sotto il portico che rivive un trauma infantile). Sul tema c'è di meglio ma, ripeto, Joanne Woodward è magnifica! Una curiosità: l'attrice interpreterà il ruolo della psichiatra nel film "Sybil" (1976), dove avrà in cura una ragazza (Sally Field) con 17 personalità differenti!