Roma anni '60. Massimo giornalista di un rotocalco scandalistico, si trova in mezzo ai vizi e scandali di quella che era definita "la dolce vita" dei divi del momento.
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E' bello per me rivedere, ogni 5 o 10 anni, La dolce vita. Solo le ragazzine vedono 56 volte Titanic. Non credo sia prudente riguardare troppo spesso le scene dell'appartamento di Steiner (e non solo la seconda). Però ogni volta che si rivede questo film, si comprende perchè un classico non finisce mai di dirti tutto ciò che può dirti ... la Ekberg a Fontana di Trevi, ma anche il volto della Ciangottini, e battute minori (... ma cosa aspettate a chiudere questa baracca, è infrequentabile). C'è tutta l'Italia degli anni '60 miracolosamente condensata, e visto o rivisto oggi si scopre una qualità profetica in Fellini. Altri hanno ricordato che, alla sua uscita, fu oggetto di feroci polemiche ed interminabili discussioni, che oggi per un film sono impensabili (e non sarebbe male cercarne le tracce sui giornali d'epoca e metterle fra gli speciali). Insomma è da consigliare caldamente, soprattutto (posso dirlo?) ai più giovani.