Ludovico Massa detto Lulu, metalmeccanico rozzo e crumiro, è il perfetto archetipo del lavoratore senza coscienza di classe. Abile sul lavoro, si ammazza di fatica solo per riempire la casa di inutili aggeggi consumistici. Il suo comportamento gli aliena le simpatie dei compagni...
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Immaginate di entrare in fabbrica alle 8 di mattina,lavorare per altre 8 ore ed uscire,andare a casa,stare pochissimo con i tuoi cari,andare a dormire per poi ricominciare a lavorare,sempre più metodicamente. Questo è lo stile di vita che credo nessuno di noi voglia fare,eppure molti operai lo fanno,e vengono pagati due lire per svolgere così faticosamente certi incarichi e aumentare le tasche dei padroni(come giustamente qualcuno ha già detto qui sotto). Tale meccanismo produce una sorta di"alienazione"nell'uomo,in un certo modo tutto ciò che fa a lavoro viene ricostruito negli atteggiamenti quotidiani(da notare Volontè che obbliga la fidanzata a mettere in ordine le posate,in modo tale da farle sembrare tutte allineate perfettamente). Il tema affrontato da Elio Petri è molto delicato,e ci vuole una certa bravura per renderlo alla meglio allo spettatore;Devo ammettere che ci è riuscito benissimo. Gian Maria Volontè ci regala una stupenda interpretazione,la musica è bella,e la denuncia sociale e politica è molto forte. Un quasi capolavoro dei bei tempi che furono. I 5 minuti finali sono bellissimi:rendono nel modo migliore l'alienazione dell'uomo.