L'inizio di un nuovo anno scolastico in una scuola di un quartiere disagiato, riserverà a François, insegnante sui generis di francese una brutta sorpresa. Nonostante i suoi metodi non siano per niente severi, ma, al contrario il suo modo di porsi nei confronti degli alunni é piuttosto malleabile, alcuni studenti mettono in discussione il suo comportamento, mettendo in crisi il suo rigore professionale...
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La vita “entre les murs” (scolastiche) di un professore di lettere deciso a far rispettare l’ordine e ad insegnare quanto più possibile,cercando di comprendere al meglio le esigenze dei suoi ragazzi,nucleo umano molto vivace e multietnico proveniente dalla periferia parigina. Cantet concentra il suo obiettivo esclusivamente sulla scuola,non concedendo nulla al mondo esterno,facendo solo intuire che indubbiamente questo influisca sulle vite degli alunni non ritenendo però necessario illustrarlo,come a voler entrare in massima sintonia con gli elementi di cui un professore dispone per poter conoscere,capire ed eventualmente aiutare un ragazzo. La figura del docente disposto alla comprensione ed al dialogo non sempre si sposa con l’attitudine ribelle ed in alcuni casi autodistruttiva dei ragazzi,Cantet tenta di dimostrare quanto sia difficile educare ed al tempo stesso crescere ed imparare. La quotidianità del mondo scolastico è ben riportata,seppur soffra di una narrazione a tratti piuttosto ripetitiva e limitata negli spazi.Sicuramente è facile percepire il messaggio di fondo che tende ad illustrare come la società cambi,di conseguenza i ragazzi di cui ne fanno parte, e non sempre la scuola riesca a stare al passo con i tempi,spesso ancorata a programmi desueti ed approcci educativi troppo rigidi. Da sottolineare la buona prova di François Bégadeau, di professione insegnante, ed autore del libro da cui è tratta la pellicola,attore per caso come del resto tutti i giovani e convincenti protagonisti. “La classe” appare interessante anche se a volte troppo accondiscendente in situazioni che si stenta a credere possano essere realmente gestite come rappresentato,il disordine dell’aula poi, nei momenti più concitati,è reso bene ma finisce a lungo andare con l’indisporre un poco.Nel complesso un film originale,ben girato ma che non sempre riesce a tenere viva l’attenzione.