L'inizio di un nuovo anno scolastico in una scuola di un quartiere disagiato, riserverà a François, insegnante sui generis di francese una brutta sorpresa. Nonostante i suoi metodi non siano per niente severi, ma, al contrario il suo modo di porsi nei confronti degli alunni é piuttosto malleabile, alcuni studenti mettono in discussione il suo comportamento, mettendo in crisi il suo rigore professionale...
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Asciutto e asettico. E' un buon film che riesce a costruire una storia sui micromondi di una classe (prof. + studenti) senza cadere nella banalità più cupa. Il suo maggior pregio è quello di scorrere molto bene, grazie ai bei dialoghi (anche se a tratti un pò fasulli). Il suo difetto maggiore invece risiede nel non concludere ageguatamente le microstorie. Restano tutte sospese, senza avere un adeguato approfondimento. Il mio pensiero è che Cantet non abbia voluto addentrarsi troppo per evitare i clichè (d'altronde storie sulla scuola ne sono state fatte a decine); così facendo, però, limita fortemente il film alla solo apparenza sociologica, senza quindi riuscire ad approfondire il proprio pensiero. E' come avere davanti un pollo "succulento" (cit.), e mangiarne solo la pelle: buona, ma è un peccato limitarsi e non mangiare la carne. Per quanto riguarda lo stile freddo, alla Dardenne, a me non piace (ma in questo caso è funzionale), ma evidentemente porta bene per la palma d'oro (soprattutto se sei francese). Infine un altro piccolo appunto: la visione dei professori è troppo buonista. Per quanto mi riguarda ho avuto certi S.tronzi (con la S maiuscola) che avrebbero meritato ben altre raffigurazioni.