la casa dei massacri regia di Tobe Hooper USA 2003
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la casa dei massacri (2003)

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locandina del film LA CASA DEI MASSACRI

Titolo Originale: TOOLBOX MURDERS

RegiaTobe Hooper

InterpretiAngela Bettis, Brent Roam, Marco Rodriguez

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 2003
Generehorror
Al cinema nell'Aprile 2003

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Trama del film La casa dei massacri

Lo storico hotel Lusman Arms è posseduto da una forza malefica rimasta sopita per anni, ma quando Nell e suo marito Steven decidono di acquistare l'albergo e rinnovarlo...

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Voti e commenti su La casa dei massacri, 44 opinioni inserite

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alessio.b  @  06/02/2021 17:13:40
   6½ / 10
Cerco di alzare un po' la media del film, dando un 6,5, non potendo votare un 7-. Il maggior pregio del film è a mio avviso che Hooper mantiene una regia personale, e la capacità di creare ambienti davvero malsani, sporchi e sgradevoli. Punto di forza del film è proprio l'ambientazione, che trasuda lerciume. In più alcune soluzioni registiche molto personali sembrano omaggiare i grandi horror degli anni '70 e '80, Dario Argento in primis. Tutto il contrario quindi dei clichè leccati e telefonati del new horror americano (alla James Wan per capirci). Certo la pecca del film è senz'altro la scrittura, il "cattivo" emerge non si capisce da dove, e pur essendo, da quel poco che lo si vede, estremamente inquietante, è troppo poco presente e per nulla approfondito. Peccato, poteva essere un villain al livello di Leatherface. Nel complesso però un prodotto low budget consigliato.

topsecret  @  30/03/2014 13:51:39
   6 / 10
L'inizio è di quelli fulminanti con un omicidio efferato nei primissimi minuti. Poi però la storia comincia a diventare troppo statica e bisogna aspettare mezz'ora abbondante prima che ricominci a proporre sangue e tensione. Sangue e tensione che aumentano nella seconda parte, dove la storia comincia a marciare più speditamente, riuscendo anche a proporre qualcosa di misterioso e abbastanza coinvolgente da mantenere costante l'interesse di chi guarda.
Nel complesso non è un grande esempio di slasher movie, ma è capace di intrattenere in maniera valida e senza troppi sforzi, mostrando effetti gore piuttosto validi.
La location non è granchè originale ma offre buoni spunti e il cast tutto sommato non dispiace.

Invia una mail all'autore del commento Alan Wake  @  06/11/2013 23:47:43
   6½ / 10
L'imponente Hotel Lusman Arms diventa improvvisamente testimone di efferati e perversi omicidi nati da un arcana e mefistofelica forza albergante nei meandri dell'enorme edificio.
"La casa dei massacri" presenta una fievole oscillazione tra l'horror slasher e il thriller metropolitano, offrendo forti momenti di tensione e cupe atmosfere palpabili e pulsanti. La poca elaboratezza della trama e la secchezza della struttura permettono il buon funzionamento dei cliché, utilizzati in modo costante e continuo.
Nonostante la semplicità complessiva, la pellicola vanta una densa compattezza visiva e tecnica, dalla scenografia alla regia fino alla fotografia, che le fa raggiungere il suo traguardo.
Le ottime musiche assecondano una totale buona visione, così come gli attori, che recitano sufficientemente.
Tobe Hooper non eccede e non esagera, ritrovandosi tra le mani un prodotto buono ma senza grandi lodi.

deliver  @  31/10/2013 08:49:08
   6 / 10
Diciamoci la verità...Lo stile di Hooper e' sempre consistito in una mescolanza di horror psicologico, a volte raffinato, ma unito alla teoria di genere del B Movie degli anni 70/80. La casa dei massacri non sfugge a questa idea. Suggestive le inquadrature iniziali e la costruzione della suspance, ma più si entra nel finale, più fa capolino quella patina da film di seconda categoria, con una spruzzata di trash - e Hooper forse voleva certamente questo. Insomma, una pellicola che divide; non sai bene cosa pensarne, o ne pensi male e bene al contempo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  10/08/2013 14:23:16
   6½ / 10
Tobe Hooper ci regala uno slasher che rimanda a vecchie pellicole anni 80, a metà tra l'horror e il thriller, dove assassini misteriosi e sadici si aggirano per le stanze degli appartamenti ed uccidono gli impavidi residenti. L'atmosfera c'è tutta, fin dal primo minuto. C'è quel tocco malsano che solo Hooper poteva creare, attraverso l'uso di una fotografia sporca e sordida e l'uso magistrale della colonna sonora. I primi 30 minuti fanno pensare che Hooper non abbia abbandonato il suo talento registico e continui a sfornare capolavori alla stregua di ''Non aprite quella porta'' (definito dai più l'horror più malato che ci sia).
Purtroppo le speranze vengono presto deluse e disattese : seppur la tensione non manchi, ''toolbox murders'' fatica a decollare e a coinvolgere. Abbondanti cliché, personaggi stereotipati ed una sceneggiatura che non sa quale linea narrativa prendere (si va dall'esoterismo e al puro slasher come ''Il collezionista di occhi) ed una sequela ripetitiva e poco originale di ''omicidi'' (molti dei quali, per fortunati, caratterizzati da una buona dose di gore e splatter).
Il film di per se ricorda alcune pellicole di Dario Argento per quanto riguarda la parte ''investigativa'' dell'albergo, ''Non aprite quella porta'' per l'atmosfera malsana che si respira, e i milioni di slasher degli anni 2000 per l'abbondanza di cliché. Avrebbe pure raggiunto un voto discreto se non fosse per il finale buttato lì, che lascia aperti vari interrogativi sulla natura del villain e sulla maledizione dell'albergo.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  02/08/2013 13:37:01
   7 / 10
Si, ok a tratti è un pò tirato via, ma si respira horror anni '80, low budget, ambientazione lugubre, personaggi strampalati, il maniaco omicida.... il mistero e le origini del palazzo... lo sappiamo, Hooper è minimale, tutta la sua produzione è così, tranne Poltergaist perchè c'è l'evidente mano di Spielberg.... mi ha divertito, assai meglio di produzioni più moderniste e pretenziose...

krueger419  @  29/01/2013 18:54:48
   8 / 10
un film di toobe hooper? bé, che dire?! ottimo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  31/05/2012 11:39:07
   6½ / 10
Fresca di trasloco la giovane Nell ,anziché disfare i bagagli e riordinare casa, decide di indagare sulle misteriose sparizioni di cui sono vittime i residenti dell'inquietante e rumoroso condominio in cui si è trasferita con un marito perennemente preso da beghe lavorative.
La prima sequenza ci restituisce un Hooper in forma smagliante,il regista crea un senso di tensione veramente snervante per poi scatenarsi in un climax spietato con protagonista la stupenda Sheri Moon.La cattiveria sembra essere quella del suo masterpiece "Non aprite quella porta" ma l'eccitante illusione si smorza nel prosieguo di un lavoro non disprezzabile,anche cattivo il giusto se vogliamo, ma di certo poco esaltante per via di una serie di difettucoli che non passano inosservati, a partire da una fotografia di pessimo livello per continuare con una trama non sempre fluida.
Personaggi bizzarri e qualche sanguinoso omicidio si susseguono tra le mura del palazzo,un po' tediante la parte centrale con accenni esoterici francamente poco sensati.Molto bene l'ultima mezz'ora in cui il regista lavora d'esperienza e pur non raggiungendo risultati sbalorditivi sfrutta bene gli archetipi del genere per una serrata conclusiva in cui incongruenze e buchi di sceneggiatura possono bonariamente essere messi da aprte.Non male l'idea del serial-killer,un po' demone ("partorito dalla morte" cit.) e un po' manovale , vista la sua tendenza ad ammazzare utilizzando utensili da lavoro.
La protagonista è la brava e filiforme Angela Bettis,in seguito musa border-line di Lucky McKee.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  30/04/2012 12:11:14
   6½ / 10
Toolbox Murders non ritorna ai fasti delle pellicole gloriose del suo passato, ma in tutta sincerità credevo molto peggio. L'intelaiatura della storia ricorda molto Inferno di Dario Argento, spogliato tuttavia nella sua quasi totalità della componente gotica. Non è una strada verso l'incontro con una delle madri argentiane, ma in un antro dell'orrore malsano dei suoi celebri film, in cui la componente scenografica è di indubbia efficacia. Niente male anche le sequenze di omicidi, dotate di quella cattiveria che, a momenti alterni della sua carriera, Hooper ancora possiede.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  10/04/2012 15:17:19
   6½ / 10
E' vero, questo film non è il migliore di Hooper, ma se messo a confronto con le "perle" che ci ha "regalato" il regista recentemente (vedasi l'orripilante "La danza dei morti") è un signor film. "La casa dei massacri" è abbastanza divertente ed ha diversi aspetti positivi, peccato che, come già detto da qualcuno prima di me, il finale non concluda molto, e l'assassino rimane una figura pressochè ignota, così come le motivazioni che lo spingono a macellare gente a destra e a manca.
Sono fiducioso per "Buick 8", prossimo film di Hooper.

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/04/2012 16.24.14
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Aztek  @  13/08/2007 09:26:14
   6 / 10
Sufficiente....perchè mi ha spiazzato riguardo il Killer, ma su Hooper vuole diventare il maetro dell'horror si deve dare più da fare.
Per ora il suo miglior film che ho visto rimane Poltergeist

marfsime  @  25/07/2007 01:08:19
   6½ / 10
Tutto sommato non male..la storia è ben congeniata è ci sono diversi momenti di tensione..purtroppo il film cade sul più bello, (il finale), non spiegando effettivamente chi fosse in realtà il maniaco (o meglio viene accennato chi fosse..ma senza fornire molte spiegazioni in merito). Comunque complessivamente è un film che si lascia guardare.

Voto:6,5

Alex2782  @  02/07/2007 00:53:27
   6½ / 10
a me non è dispiaciuto. visto così per caso in dvd credevo di vedere una ca....ta e invece scorre bene con attimi di tensione.

Living Dead  @  17/05/2007 13:58:14
   6 / 10
Il bello di Toolbox Murders è la sua atmosfera tipica dei film horror anni '80 così come l'orchestrazione di alcuni omicidi richiama le pellicole di quell'epoca. Purtroppo però, oltre all'atmosfera, il film riprende anche l'inconcludenza e la fragilità nella trama (ovviamente non sempre era così) di quei film che negli anni '80 andavano di moda e che ne venivano prodotti a valanghe nel corso degli anni. La prima parte non è male e Angela Bettis è decisamente brava, ma il tutto si risolve in un finale bruttino e poco chiaro.
Sicuramente meglio degli ultimi orrori di Hooper (Mortuary e Dance of the death), che se tanta fortuna aveva avuto con il massacro in texas, quello nella palude e i viaggi nei televisori, negli ultimi anni non ne ha azzeccato uno.
Nel cast anche Sheri "Baby" Moon in un ruolo decisamente non suo, ovvero quello della vittima anzichè del carnefice.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  09/08/2006 00:18:21
   6½ / 10
la storia mi e piaciuta molto , anche se alcune cose non le ho capite , a mio avviso e un bel horror .

Invia una mail all'autore del commento alessiofarrell  @  29/07/2006 23:45:22
   7½ / 10
Dal titolo mi aspettavo una caxxata impressionante da ridere tutto il tempo.... invece io e i miei amici horror dipendenti ci siamo c****i addosso dalla paura!!!! La violenza non manca e i colpi neanche... un po' scadente nella trama ma nel complesso mi è piaciuto!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  23/06/2006 21:16:01
   8 / 10
ma tu guarda,uno slasher...originale eh?
si,però questo è del cattivissimo tobe,mica un filmino di "mr nice guy" eli roth...
quello che col suo compare dice di aver fatto il film più malato e violento degli ultimi 20 anni...ma smettila!
hooper in gran spolvero,fa un film bello cattivello
in cui il sangue scorre copioso e l'atmosfera,con dei buonissimi effetti sonori,rende il tutto molto sordido e nauseante.
poi hooper usa i vecchi trucchi del mestiere,qualche alzata dalla sedia è un po' telefonata...però chi cavolo se ne frega,finalmente un bello slasher!

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/06/2006 10.00.34
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lupin 3  @  10/04/2006 16:23:26
   6½ / 10
Un horrorino con ambienti angoscianti e misteriosi, non male potrebbe essere migliore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  17/04/2005 20:07:03
   8 / 10
La trama è piuttosto classica, e il budget è molto limitato.
Ambientato in un alberghetto a Los Angeles, dove abitava Elisabeth Short, "la dalia Nera" di jems Ellroy, lontanissimo dai bei grattacieli che si vedono solo in lontananza, "toolbox murders" è uno slasher, completamente fuori tempo massimo nel 2004, ma vicinissimo per estetica e per livello di gore agli anni '80.

Hooper ancora ripropone la stessa tematica di 30 anni fa (con l'assoluto capolavoro "non aprite quella porta") , quando diceva che l'orrore nasce sempre dalla casa, situata lontano dalla civiltà (i grattacieli appaiono in lontananza) dove si rifugiano persone, rifiuti di una società corrotta, che col tempo sono diventate dei veri e propri mostri autori di ogni sorta di atrocità.

Hooper poi gioca benissimo con gli elementi del genere horror e sceglie perfettamente le tempistiche, riuscendo in pieno nel suo intento, quello di spaventare.
Inoltre i due protagonisti sono anche fatti abbastanza bene, anche se tutti gli altri personaggi sono piuttosto convenzionali, a partire dal mostro , novello letherface che invece di utilizzare la motosega , stavolta usa gli attrezzi da operaio.

Il livello di "Gore" è molto elevato, la trama è classica ma ben sviluppata, l'attrice protagonista è anche brava.
Con tutti i difetti del caso (ogni minimo paragone con "non aprite quella porta" e anche suoi film all'inizio di carriera è vano), direi che è il miglior Hooper da anni.

Guardandolo viene in mente , oltre al citato "Non aprite quella porta", " il tunnel dell'orrore", "Quel motel vicino alla palude", ma anche qualcosa di Craven e sopratutto il mitico "Maniac" di William Lustig!

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