la casa dalle finestre che ridono (1976)

il miglior avati, con un'ambientazione suggestiva, un horror dark tra i migliori mai visti, certo non è un film per tutti, lo considero per "intenditori".
pensare che tra gli sceneggiatori di questa storia originale c'è il viscidone bollitone maurizio costanzo!

Con basso budget ma molte idee e l'entusiamo degli anni giovanili, Avati ci regala un piccolo capolavoro horror italiano.

Un horror ambientato nella splendida e pacifica val padana, ....davvero surreale. Un film fatto con una scarpa ed una ciavatta, come si dice a Roma, ma mi ha messo dentro un'inquietudine tale da pensarci tutto il giorno successivo. Un film al quale davvero non dareste una lira.
Vedetelo, è forte!!!!!

Avrei dato un 7,5/8 alla trama, ai personaggi e alla regia.

Pero` quello che rende il film estremamente simpatico e diverso e` l'atmosfera del piccolo paese della bassa padana che traspare con forza dai dialoghi, dai caratteri dei personaggi e ovviamente dalle immagini e dalle ambientazioni. Fosse solo per questo andrebbe visto, in piu` e` un bel film fatto molto bene!

Lo definisco uno dei migliori thriller horror italiani. La storia è sicuramente bella e più va avanti diventa sempre più intrigante e spaventosa. La tensione devo dire che è elevata, e le scene del sangue sono fatte genialmente. Gli attori sono stati alla altezza dei ruoli che coprivono, e il regista è riuscito ha mettere insieme tante di quelle cose che, secondo me, hanno reso il film sempre piu agghiacciante.
Un gran film che gli amanti del cinema horror sono pregati di vedere.

Buon film di Pupi Avati. Ambientazione azzeccata e suggestiva, sceneggiatura piuttosto ben costruita e regia diligente (ma senza guizzi di genio). Pecca un po' nel momento in cui si sforza di essere horror che spaventa, risultando invece un po' goffo, mentre come thriller alla Dario Argento funziona più che egregiamente (Dario Argento a cui, secondo me, deve qualcosina, vedasi Profondo Rosso che sembra esere ripreso in più di un particolare).

In definitiva un buon thriller dalle atmosfere suggestive, che forse oggi risulta però un pochino datato.

Un classico del film di paura (nè horror nè giallo) italiano anni '70. L'atmosfera misteriosa, il senso di claustrofobia dell'essere imprigionati in un villaggio da cui non si riesce a uscire, l'omertà dei paesani, le belle ambientazione nella campagna emiliana (l'accento della parlata è favoloso), lo splendido finale... Molto ben congegnato, senza falle nella sceneggiatura.
Ho avuto il piacere di presentare questo film ai nostri emigrati a Helsinki, in una serata all'Istituto Italiano di Cultura. E' stato un successo, e anche per i molti under 14 presenti - a cui sinceramente avevo qualche scrupolo nel presentarlo.

durante la visione nn m entusiasmava troppo.adesso ripensandolo a posteriori lo sto rivaluntando...forse xkè lo stavo vedendo mentre mandavo messaggi,boh..

Devo essere sincero: è davvero un gran film.
L'ho acquistato in dvd e non ho fatto male.
La storia è interessante e ben artikolata, la recitazione risulta abbastanza carina e per essere un film girato con un budget limitato (a causa del flop di "Bordella") si fa comunque valere...
poi il finale (se mettiamo da parte un po' della nostra razionalita') risulta davvero bello e avvolto da un alone di mistero.
L'unika pekka ke sono riuscito a trovare sta nell'audio ke non è, a parer mio, molto esaltante... x il resto rimane un'opera degna d visione.

PS: sia kiaro: nulla a ke vedere con il grande Dario Argento... ma la pellikola si difende comunque benissimo.

Vado completamente controcorrente. "L'arcano incantatore", un pò troppo lento, alla fine non mi ha eccessivamente deluso (ho messo 5,5); questo, oltre ad essere lentissimo e, a differenza di quanto sostiene la massa, con pochissima suspance, non decolla mai. Avevo letto di questo finale angosciante; ebbene, non mi è piaciuto neanche questo, probabilmente perchè mi aspettavo il super-colpo di scena. Ad ogni modo, un film non può essere solo il finale, c'è altro...e questo altro per me è stata noia e difficoltà a vederlo tutto in una sera.

Un horror pieno di tensione,paura,suspence ecc... Le scene sono fatte magnificamente e la realizzazione della trama è da urlo. Un Pupi Avati da orrore puro!!!

Tensione, angoscia, mistero, suspence e curiosità sono tutti fattori che sono presenti nel film sin dal primo minuto!
Protagonista bravissimo peccato che non c'è più...
Finale sconvolgente!
Ma c'è un dubbio che ancora mi pervade...

SPOILER

Notevole il senso di smarrimento e di angoscia che pervade lo spettatore in tutto il film. Mi ha molto colpito come Avati sia riuscito a trasformare la "tranquilla" pianura padana in un luogo di mistero e raccapriccio. Molto lento a tratti, ma sicuramente la lentezza è parte integrante del coinvolgimento dello spettatore nell'incubo in cui viene via via inghiottito il protagonista.

Affascinante come pochi. Pupi Avati propone una storia morbosa ed allucinante come solo lui sa fare. Geniale è il modo in cui riesce a coinvolgere lo spettatore nella vicenda. Ottimo film!

m e succesa una cosa strana cn questo film.m e capitato cn diversi thriller tipo trauma , dopo una secondas visione d rivalutarli,ma cn questo e successa una cosa particolare,la prima volta che lo vidi ,nn gli avrei messo piu d 5 ,l'ho rivisto ieri,e addirittura penso sia un capolavoro ,un po lento forse.ricorda troppissimo l'uccello dalle piume di cristallo,ma proprio troppo ,per poi arrivare ad una fine al limite dell'incredibile,veramente stupendo thriiller

Davvero ottimo!!! L'ho gradito molto e credo ke ci sono scene nn poco inquietanti qui... Nel finale qndo quelle vekkie ridono poi... I fan dell'horror nn devono xderlo!

minchia che film...ambientazione splendida,fra la bassa e il new england che ha tanto ispirato i migliori autori del genere.una trama solidissima e una storia a dir poco intrigante.fra i migliori horror italiani,e non solo.

Secondo me non rientra neanche tra il genere horror. Un film piuttosto piatto, che non ha niente di più che porte che sbattono senza motivo dietro le spalle degli attori, finestre che si chiudono d'improvviso, sorrisini di qualche personaggio che vogliono dire tutto e niente. Non mi è piaciuto.

Bel film, con un super cavina ed un'ottima sceneggiatura, recentemente (ma non troppo) ripresa dagli autori di Dylan Dog per fare da ambientazione per un'avventura dell'indagatore dell'incubo, con un finale alternativo... putroppo non ricordo il titolo dell'albo, ma c'è in copertina il famoso dipinto che fa da tema centrale del film. Non particolarmente credibile il finale, ma se ci si lascia coinvolgere dall'idea, non si può che restare soddisfatti della trovata. Il miglior Avati di sempre, assieme all'antitetico Regalo di Natale.

un buon film,ottima regia,attori e bella la scelta del luogo dove è girato il film,la trama non è niente male,la ciliegina è il finale a sorpresa...molta suspance e poco horror ma un film di tutto rispetto

Sarà che sono della nuova generazione, abituato agli horror e ai cartoni per schizofrenici ma sto film non decolla mai se non alla fine... una cosa invece è lodevole: la SUSPENCE che crea per tutto il tempo e l'aderenza alla realtà (tranne per l'ultimo passo che oserei definire inverosimile)
Comunque rimane un ottimo "esempio" di film horror che mescola un po' di tutto, sacro e profano, storia d'amore e satanismo... Da vedere senza dubbio!

il voto giusto da dare a questo film è questo un più che buono ma non un eccellente e tantomeno un ottimo film per alcuni versi facilmente prevedibile in alcune sue sfumature essenziali poco di horror ma una trama molto originale ed una bella ambientazione ma non è assolutamente un 8 o un 9-10

regìa, fotografia e soprattutto soggetto fantastici..recitazione nn sempre impeccabile..l'ho scoperto oggi qst fil, nn ne avevo mai nemmeno sentito parlare..molta suspence e trama ben congeniata..geniale x un horror del 76

Un film che il mondo ci invidia.

Uno dei film horror più bello di tutti i tempi...

Bel film con un ambientazione molto inquietante. Un piccolo gioiello.

una *******ta,***** di film è?cosa ha concluso avati con questo film?un minkiata.......basta

Uno degli horror più belli che abbia mai visto, GRANDE film!!!

noiosissimo tentativo di accattivarsi la simpatia di 1 pubblico italiano ke in molti trovano esigente, ma ke a mio parere ha solo buongusto. qst film è patetico. 1 chiangone di film, nn finisce mai. nn vi stupite se il cinema italiano è quello ke è....

il film di pupi avati all esordio fra l altro non mi e piaciuto niente.
noioso ecco il termine esatto l ho trovato molto noioso. il colpo di scena finale non serve a rialzare la media del film che seconodo me non merita affatto quest 8 di media (questione di gusti)

Uno dei film horror italiani più belli. Originale, ambientazione molto "pagana" e caratteristica in quella sperduta camoagna romagnola che Avati conosce bene, una storia gotica stupendamente raccontata, Avati che da il meglio di se. La casa dalle finestre che ridono è uno dei film che mi ha fatto amare il cinema, pochi film mi fanno venire la voglia di rivederli come questo qui... quindi, venite con me, che lo rivedo con voi per l'ennesima volta... è sempre bello come la prima!!!
Un capolavoro assoluto, per chi ama il genere è assolutamente imprescindibile!

un film molto riuscito con un pupi avati preciso nel rendere tensione
bravissimo anche capolicchio.
un cult

Grande produzione made in Italy by Pupi Avati. Grandissimo.

ottimo.... x essere un esordio si vedon già le qualità del grande Pupi...sebbene in un genere mai + rivisitato!

pittore di agonie - creare un contatto con i defunti attraverso queste pratiche.. mitico!

Ingiustamente massacrato dalla critica dell'epoca - quella che magari gongola per l'Avati piccolo-borghese di tanti film medi dal gusto piacevolmente retro' - questo è uno dei migliori horror italiani di sempre. Sia per l'insolita ambientazione che per il grand-guignol che fanno pensare a un'autore che ha letto molto Maupassant, Poe e Meyrink Ma non è solo un (raro) caso di appropriazione indebita letteraria non nazionale, il tutto è creato abilmente ed eccessivamente come retrogusto attivo dei fatti di cronaca più diffusi. Per questo penso che l'ottimo Matteo Garrone abbia trovato in questo e altri film di Avati tipo "zeder" una fortissima fonte ispirativa

Famoso horror degli anni '70, originalissimo nell'ambientazione (per me la cosa migliore) ,senza particolari ambizioni, ma con un'atmosfera molto suggestiva, che prende molto lo spettatore e lo spaventa.
Avati racconta una spece di favola dark, in modo originale, cedendo qualcosa nella parte centrale, ma riprendendosi alla grande nella parte finale.
Adatto ovviamente solo ai cultori delle origini del genere negli anni '70. Tutti gli altri lo troveranno (molto a torto) noioso o ridicolo.

per quanto esaltato da molti questo film mi ha fatto veramente schifo!
indubbiamente ha molti anni sulle spalle...ma non può essere una scusa...
la storia è stupida, gli attori sono dei cani e la colonna sonora, che in questo genere di film ha un ruolo importante, non è niente di che...
'nsomma un film horror che non trasmette tensione, angoscia, paura...
se un film horror non riesce in questo...potrà averlo fatto chi volete, quando volete,con 2 soldi...ma rimane un niente...
ola

Un unico aggettivo basta per definire tutto quello che si può amare/odiare di questo film (partendo dalla fotografia ricercata e "velata", dalla lagnosità forzata dell'accento ferrarese, fino ad arrivare allo strano finale) : PRECURSORE dei tempi. Quindi gli si possono perdonare i milioni di difetti, intesi come semplici limitazioni dei costi di produzione.

semplicemente geniale....

Uno dei pochi film "pisciasotto" che mi è piaciuto

Davvero un capolavoro! Un film girato con un budget ridottissimo e senza effetti speciali di rilievo, ma le idee di Avati son notevoli e il prodotto finale e' godibilissimo. Tensione che dura dall'inizio alla fine, ed un finale imprevisto. Niente effetti sonori stile "balzo sulla poltrona" (avete capito cosa intendo no?) tanto cari ai registi poveri di idee! La cosa che mi ha colpito di piu, e' stata la bellezza della fotografia! Un cul del nostro cinema dell'orrore!

Forse si poteva fare qualcosina in piu nella colonna sonora, ma va cmq bene cosi!

Mi spiace ma non sono d’accordo con nessuno dei voti precedenti. Il film non mi è proprio piaciuto ed accomunarlo a classici come suspiria e profondo rosso è esagerato. Non fa paura, la sceneggiatura è sconclusionata, gli attori recitano male: ad un certo punto il protagonista ferito scappa per la pianura padana in bici verso la sacra dell’involontariamente comico! Il finale è agghiacciante (in senso inversamente negativo). Ok, sono d’accordo a voler rivalutare gli anni settanta ma non esageriamo.

Bellissimo esempio di quando in Italia si faceva bel cinema.
Girato dalle parti di casa mia, questo film è fatto di atmosfere inquietanti e una storia che travolge.
Stupenda e spaventosa la fase finale del film.

beati anni settanta. L'atmosfera che un bravo regista riusciva a carpire allora è qualcosa per oggi impensabile. la trama è ai massimi livelli, i personaggi credibili e la fine veramente TOSTA. Accusa qualche colpo nel momento centrale, dove forse c'è qualcosa di troppo che induce a noia, ma è solo un quarto d'ora. E comunqua meglio un po' di più che un po' di meno! Tra gli sceneggiatori risulta anche Costanzo. Incredibile.

Uno dei pochi film ad avermi fatto c****e addosso davvero!!! L'ambientazione è fantastica e anche la storia è molto intrigante... il film si può dire che cattura già dai titoli di testa! I miei coloooriiii.....

bellissimo davvero pero il film va visto almeno 2 o 3 volte x capirne totalmente il senso. tensione a 1000 , belli i luoghi in cui è girato il film, anke se gli attori nn ono impeccabili, e per finire c è un ottimo sonoro . incredibili gli ultimi 15 minuti del film in cui viene svelato tt!!!!!!!!

Ecco il classico esempio, uno dei più lampanti che conosca, di come le idee siano molto più importanti degli effetti speciali e della tecnica. Con quattro soldi (veramente 4) Pupi Avati ha costruito un horror carico di tensione, non banale e con un finale del tutto imprevedibile.
Un film che ha l'unico scopo di spaventare (come dev'essere appunto per i film di paura). Veramente un classico imperdibile per chi ama i film dell'orrore.

1975: Profondo rosso
1976: La casa dalle finestre che ridono
1977: Suspiria
1978: Zombi

Che anni!