la belva col mitra regia di Sergio Grieco Italia 1977
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la belva col mitra (1977)

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locandina del film LA BELVA COL MITRA

Titolo Originale: LA BELVA COL MITRA

RegiaSergio Grieco

InterpretiHelmut Berger, Marisa Mell, Richard Harrison, Marina Giordana

Durata: h 1.31
NazionalitàItalia 1977
Genereazione
Al cinema nel Febbraio 1977

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Trama del film La belva col mitra

Nanni Vitali, un pericoloso criminale, evade dal carcere con quattro complici. Insieme, dopo aver rubato un'auto, rapinato un distributore di carburante e picchiato a sangue i titolari, sequestrano Barbareschi, autore della soffiata che ha portato all'arresto di Vitali. Al momento del sequestro di Barbareschi c'è anche la sua donna, Giuliana, che viene stuprata dallo stesso Vitali mentre i complici pestano e uccidono con la calce viva Barbareschi. Il Commissario Santini, figlio del procuratore che aveva fatto condannare Vitali, cerca di fermarlo.

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Voto Visitatori:   6,50 / 10 (13 voti)6,50Grafico
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Voti e commenti su La belva col mitra, 13 opinioni inserite

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andrea90  @  19/08/2011 12:29:15
   10 / 10
Dopo aver in qualche modo reso giustizia a due film western che presentavano dei giudizi e delle medie scandalose mi accingo a recensire questo splendido noir di Sergio Grieco che coincidera' con il mio ritiro definitivo da questo Forum che devo dirlo , rovina alcuni film permettendo a certi individui di inserire dei giudizi numerici ingiustificati. Queste cose pensavo di essermele gettate alle spalle con le scuole superiori dove difficilmente si vedono dei voti inferiori ai primi quattro numeri della scala decimale. Qui invece chiunque puo' scrivere le idiozie che gli passano per la testa. Continuo a ripetere che l' analisi di un film non e' cosa per tutti e non dipende dai gusti personali. Avrei voluto commentare anche alcuni capitoli della fulciana "Trilogia della morte" , ma mi astengo poiche' sono gia' troppo affollati da commenti indegni. Tornando al film in questione bisogna segnalare uno straordinario Helmut Berger non ancora ripresosi dallo shock causato dalla scomparsa di Visconti ( lo si nota nei numerosi primi piani sul suo volto) in una delle sue migliori ( e in questo senso ultime) prove di attore e una regia molto competente che non esita a mostrare scene caratterizzate da una violenza molto forte che viene in qualche modo smorzata dalle musiche di Umberto Smaila. Bellissimo il finale. E' stato recuperato solo dopo che Tarantino ne ha inserito una sequenza nel suo "Jackie Brown" (dove i protagonisti che vedono alla televisione "La belva col mitra" scambiano Helmut Berger per Rutger Hauer). Con tutto il rispetto per quest' ultimo trovo abbastanza sconcertante che debba venire qualcuno dall' America a sottolineare il valore di certe pellicole nostrane e che certe mediocrita' sfornate di recente debbano essere osannate in tutto il mondo. Questo e' cinema di genere che non esiste piu' e non potra' piu' esistere anche a causa della televisione e per questo va commentato e analizzato con molta attenzione e col massimo rispetto. Vorrei chiedere a questo castalvetro o castelvetro come cavolo si chiama se abbia visto il film in questione e che film sia abituato a vedere perche ' posso essere daccordo che non siamo ai livelli di "Milano odia: la polizia non puo' sparare" dove vi e' un finale molto piu' forte coraggioso e nichilista di questo. Di attori poco convincenti c' e' solo Richard Harrison il commissario di polizia la cui inespressivita' e' da attribuire all' intensita' del personaggio di Nanni Vitali ovvero la belva protagonista del film. Infine né "Milano odia" e né "La belva col mitra" sono da definirsi poliziotteschi , ma dei noir in quanto e' vero che e' presente la polizia , la quale riveste pero' un ruolo marginale poiche' i veri protagonisti di questi film sono dei criminali in lotta contro la societa' e contro se stessi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/08/2011 17.15.09
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Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  15/06/2010 23:21:02
   7 / 10
Accipicchia,tra i polizieschi italiani che mi sia capitato di vedere più violenti di sempre.
Stupri,persone sepolte da vive con della calce,massacri senza pietà ed altro ancora.
Eppure il film ha un suo fascino,riesce a tenere incollato lo spettatore anche se quello che ha di fronte non è certo uno spettacolo destinato a tutti.
Bravo Helmut Berger ,che ricorda vagamente il protagonista del capolavoro kubrickiano"Arancia Meccanica".
Gli amanti dei polizieschi lo vedano,coscienti del fatto che alcune scene sono davvero forti(c'è molto di peggio in giro,ma in film come questi ne dubito)

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/06/2010 08.29.59
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castelvetro  @  19/05/2009 13:51:10
   2 / 10
Ho guardato il film gasato dal 9 e dal commento di Goat, ma ne sono rimasto
amaramente deluso... Questo film è davvero banale e fatto male.

Ok, porta in auge una violenza forse inaudita nei film di serie B e di serie A
però oltre a quella non c'è nulla! Gli attori fanno proprio pena, la polizia fa
acqua da tutte le parti (sono tutti degli iperbambascioni... Il commissario su tutti:
Mi pare proprio una roccambolesca imitazione di Merli molto mal riuscita).

L'attore principale poi... Meglio non parlarne...
E' più carismatico un vetro di una finestra di casa mia che lui...

Le musiche si basano su 3 note e... ok, forse creano un briciolo di tensione
all'inizio, ma poi rompono proprio i mar0ni... La fotografia è anche quella
da gettare nel cess0...

Se volete un bel poliziottesco guardatevi MILANO ODIA LA POLIZIA NON
PUò SPARARE.

QUELLO Sì CHE è UN B-MOVIE COI CONTROCOJONI!

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/03/2010 01.55.02
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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  31/01/2009 15:48:48
   6 / 10
Non me ne voglia il buon Goat, apprezzo sempre molto i suoi commenti, molti film li ho scovati grazie a lui e ne ho condiviso le opinioni, ma qui non me la sento proprio di andare oltre una più che generosa sufficienza, a me questo film ha fatto soltanto ridere. Se escludiamo quella che è effettivamente la scena più cruda del film ( la sepoltura del povero malcapitato con il cemento vivo), il resto è un prevedibile fumettone che sfiora il grottesco.
La violenza gratuita dei malviventi è gentilmente permessa da una polizia che viene ridicolizzata come non mi era mai successo prima di vedere, il commissario Santini (una sorte di Maurizio Merli dei poveri) è quanto di più irritante si possa trovare, un ebete parrebbe più sveglio; d'accordo sul fatto che stiamo parlando di un film, i polizieschi degli anni '70 sono pieni di situazioni paradossali e grottesche, ma qui un pò più di attenzione Grieco avrebbe potuta mettercela. Le situazioni assurde si susseguono durante tutto il film, dalla superficialità dei poliziotti nei posti di blocco ( sta girando indisturbato un pluri-assassino) alla stupidità del commissario, (mono-espressivo in qualsiasi situazione) capace di farsi sfuggire il crudele bandito (un buon Helmut Berger comunque) più di una volta ed in maniera fantozziana; tutto ha un limite, va bene far passare le forze dell'ordine per un mucchio di
incapaci (vedere per credere) ma qui siamo ai livelli di Gianni e Pinotto, nella scena del pestaggio a sangue al distributore di benzina se il povero benzinaio invece di sussurrare al figlio "avvisa la polizia" gli avesse sussurrato "avvisa la signora Maria" i criminali avrebbero avuto senz'altro più da temere. Questa è l'impressione che ho avuto io.
Ci ho un pò scherzato sopra e mi scuso con chi il film lo ha apprezzato (scusa Goat), rimane il fatto che di polizieschi degli anni '70 moooolto più belli ce ne sono eccome (Cani arrabbiati ad esempio) , quelli sicuramente meritano una visione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/05/2009 14.27.16
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