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Se la morte non fa sconti a nessuno, allora non è chiaro se sia più corretto che le storie si succedano intercambiabilmente così come la loro ventina di film o se sarebbe stato meglio soffermarsi solo s'una dando allo spettatore la possibilità d'identificarsi non con un'atmosfera metafisica ma con un singolo destino. Ancor meno chiaro è perché i Coen godano fin dall'inizio a sciorinare la loro misantropia, quasi che volessero attribuire a noi e al nostro brutale abbrutimento la causa della mortalità invece del contrario.
Ero partito con grandi aspettative perché è un film dei fratelli Coen. Bella l'idea ma mi hanno convinto solamente 2 degli episodi proposti (quello con James Franco, quello della carovana e soltanto a metà quello del cercatore d'oro). Per il resto, un film inconcludente che avrebbe dovuto essere più incisivo.
Il peggior film dei Coen tra quelli che ho visto. L'idea antologica basata sul western mi intrippava, ma ogni storia risulta deludente, guardi le prime due sperando che poi migliori, ma alla fine risultano le migliori del lotto (soprattutto la seconda). Finiscono pure per annoiare nonostante la breve durata (circa 20 minuti ad episodio). Un buco nell'acqua per quanto mi riguarda di questi due registi che di solito il buon film lo fanno sempre.
Non ho mai amato i Coen e questo pseudo-western, che di western ha molto poco, non fa eccezione. Diviso in episodi, super citazionista e di una durata non indifferente non entusiasma mai se non incuriosendo con qualche riflessione nemmeno così degna di nota.