Il loro matrimonio é in crisi e Joanna lascia il marito Ted ed il figlio Billy, per andare alla ricerca della sua strada. Padre e figlio superano con qualche difficoltà la nuova situazione, poi si rifà viva la madre e l'affidamento del figlio finisce in tribunale.
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VINCITORE DI 5 PREMI OSCAR: Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista (Dustin Hoffman), Miglior attrice non protagonista (Meryl Streep), Miglior sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO: Miglior film straniero, Migliore attore straniero (Dustin Hoffman)
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico (Dustin Hoffman), Miglior attrice non protagonista (Meryl Streep), Miglior sceneggiatura (Robert Benton)
Film denso e coinvolgente, sicuramente dopo 30 anni meno sconvolgente a livello di trama, ma sicuramente abbastanza coraggioso. La sceneggiatura è scritta molto bene, i personaggi sono tutti molto convincenti e le situazioni sono gestite da una regia che con poche scene riesce a dire molto. Penso al processo che dura poche scene ma che dice tutto quelle che deve dire, così come il rapporto madre-figlio. Streep e Hoffman danno al film moltissimo e regalano due interpretazioni memorabili, anche se secondo me la Streep rimane un paio di gradini sopra l'illustre collega (qui e in generale). Bravissimo, e dolcissimo, anche il piccolo Justin Henry (ormai 38enne e che ha visto, a 8 anni, in questo film, il punto massimo della sua carriera... sigh). Gli Oscar principali forse sono esagerati, considerando la presenza di Apocalypse Now agli Oscar quell'anno.