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Avevo sentito parlare bene del romanzo di Leonard,ma il film non mi ha entusiasmato,anzi. E' iniziato bene e poi si è lentamente ammosciato.Finale prevedibilissimo. Bravi gli attori,in particolare Gordon-Levitt nella parte di un personaggio veramente troppo schizzato. Anche il personaggio di Rourke non mi è parso molto logico nei suoi comportamenti. Evitabile,direi.
trama poco originale che cede alla noia dopo mezzora di film.... bravini rourke e levitt a mantenere in piedi un film, che non ha nulla da dire e non lascia niente.... occasione mancata e sbagliata!
C'è veramente poco in questo film, poco del romanzo-thriller più letto al mondo, poca suspense, regia approssimativa... verso l'epilogo Rourke sembra ricalcare il climax di Ore disperate (non il miglior film di Cimino, a dire il vero) ma in tono minore. Diane Lane è sempre bella, però
Film abbastanza mediocre si salva solo per gli attori. Bravi Rourke e Levitt ma non basta a far decollare il film che diventa noioso dopo i primi trenta minuti. Si può anche evitare.
Mickey come cavolo hai potuto accettare un copione del genere?? il film non è da 2 solo perché come al solito il buon Rourke non tradisce, ma recita costantemente circondato dal nulla registico e recitativo
D'accordo sulla linea degli agli commentatori. Film che parte con mille premesse ma che poi si perde nei meandri della banalità, io a quel ragazzetto ad esempio avrei sparato subito! altro che socio! cmq fa impressione vedere il grande mickey, sempre ottimo attore, ridotto ad un accozzaglia di pelle e botulino.... perchè mickey??
Il buon Mickey ce la mette tutta per dare sostanza a questo film che risulta senz'anima e senza spina dorsale,ma purtroppo deve arrendersi al fatto che il regista non è senz'altro di quelli esperti in action movie,e lo si nota parecchio.Il risultato è un thriller insipido buono per andare in onda in terza serata su Rete4,ma nulla di più.Peccato per Mickey,totalmente sprecata la presenza della bella Rosario Dawson.
Storia che non annoia ma neanche convince tanto da meritarsi un voto sufficiente. Attori abbastanza capaci ed interpretazioni nella norma, ma il coinvolgimento tarda ad arrivare e non c'è nulla di originale. Una pellicola che forse poteva essere migliore ma che inesorabilmente si perde nel mare dei dimenticabili.
Mickey Rourke "regge" la baracca che dopo un incipit molto interessante sprofonda nella noia e nella banalità... non male, ma l'idea poteva essere sfruttata meglio.
Forse ha sofferto di troppi rimaneggiamenti, forse è stato il lungo e tribolato percorso produttivo, forse sono state le radicali modifiche apportate in sede di sceneggiatura al romanzo originale di Leonard, fatto sta che Killshot è un film asettico poco appassionante e poco coinvolgente, condotto da una progressione narrativa ibrida e mai del tutto capace di decollare. peccato perché gli ingredienti c'erano tutti. La regia di Madden è più che buona e gli attori sono perfettamente in parte. E' interessante la fotografia e sono buone le musiche. L'epilogo miserevole è nato dalla fantasia dello sceneggiatore e dalle pressioni della produzione, non dalla penna di Elmore Leonard. Sostanzialmente un'occasione mancata, una buona confezione priva di contenuto, un film senza anima, insipido ed incolore.
killer professionista della mafia per una serie di eventi sfavorevoli si mette sulle tracce di una coppia che si sta lasciando...un pò forzato e non entusismante, con un finale scontato e banale. Niente di che...
Ancora Madden dimostra che forse ha sbagliato mestiere ed ha avuto quella grande ed unica fortuna con Shakespeare in Love. Il film che coinvolge attori del calibro Rourke, Jane, Lane e Dawson è di una scontatezza, superficialità e stupidità che si verifica raramente. E poi quel finale ...
Ancora una volta John Madden si dimostra regista molto limitato confermando la teoria di chi lo riteneva tale già dopo l’inconcepibile successo ottenuto con quella bufala di “Shakespeare in Love”.I film seguenti hanno confermato le capacità di questo autore,professionale nel muovere la mdp,circondato da collaboratori tutt’altro che inetti,ma assolutamente incapace di raccontare storie. In “Killshot” ,tratto da un romanzo di Elmore Leonard,mostra tutta la sua inadeguatezza nel trattare tematiche noir/pulp.La storia pur essendo potenzialmente molto interessante non decolla mai,sviluppata in maniera prevedibile,senza sussulti e con situazioni ampiamente prevedibili.Questo non per la mediocrità della fonte originale,ma per l’incapacità di Madden di strutturare la storia in maniera più approfondita e personale,anziché limitarsi al solito prodotto che ricalchi in maniera pedissequa i noti archetipi hollywoodiani.I dialoghi sono molto buoni perché ripresi dal romanzo,ma dove non arrivano le parole Madden si perde,costruendo personaggi dalle motivazioni oscure,con comportamenti dettati da impulsi elementari che tradiscono situazioni troppo artificiose figlie di un affrettato lavoro sui personaggi. Il cast si muove professionalmente,ma non bastano certo una convincente Diane Lane,uno schizzato Joseph Gordon-Levitt e un redivivo (ma sottotono) Mickey Rourke per far pendere in positivo l’ago della bilancia.
beh, cosi cosi, tutto sommato si puo vedere, bravi gli attori, bella la parte di mikey, alla fine sono rimasto abbastanza soddisfatto della visione, finale, come è gia stato detto, scontato, anzi, scontatissimo !! il mio voto non arriva alla sufficienza perche, ho trovato errori nella sceneggiatura difficili da digerire, va bene che è un film, ma certi errori oggi, potrebbero veramente farne a meno..... vedi spolier !!!
.... in pratica riescono a darla a bere all' FBI, facendosi credere morti, che sappiamo tutti che con la tecnologia avanzata di oggi è estremamente difficile, se non impossibile, e cosa fanno loro !!?? continuano la ricerca dei 2 testimoni oculari, per farli fuori, con il rischio di farsi scoprire e, ciliegina sulla torta, falliscono !!!! secondo me, errore madornale......!!!
Visto solo e unicamente per la presenza di Rourke, rigenerato dal successo di The Wrestler e tornato su grandissimi livelli...magari un pò più d'attenzione ai copioni scelti non guasterebbe: cioè, rifiuta Tarantino e lavora con questo scemo di Madden? Regista che dai tempi di Shakespeare in Love non ne azzecca più una? Ma vabbè, il buon Mickey è matto e questo lo sappiamo tutti.
Il film di per se è atroce: parte in maniera interessante e crolla subito dopo il magnifico incipit. Il tema del killer che vuole dimettersi, un lavoro finito male e un incontro casuale con un compagno di sventure matto e costantemente sopra le righe...copione visto e stravisto, luoghi comuni sparsi dal primo all'ultimo minuto, narrativamente scontatissimo con un finale intuibile al 20 del primo tempo.
Peccato solo per il cast, a differenza del film davvero in palla (vedi oltre a Rourke la sempreverde Diane Lane seguita a ruota da Rosario Dawson e da quella scheggia impazzita di Joseph Gordon-Levitt, la cui somiglianza con il compianto Heath Ledger è spaventosa).
Rourke non deve iniziare a fare film mediocri come questo, visto e rivisto con una trama tragicomica, in questo ruolo poteva dare sicuramente di più mi è sembrato troppo distaccato in alcuni passaggi, insomma un film che si dimentica facilmente.
Film senza pretese che non riesce... un omaccione americano come Mickey Rourke si trasforma con una tinta in un Indiano Bast4rdo che con la paura di essere visto in faccia e etichettato come brutto str0nzo, uccide ogni persona lo guardi. Questo mickey "indiano b4astardo" rourke poi, si affeziona a un ragazzo che gli ricorda tanto suo fratello; ma le cose non stanno propio così...il fatto è che l'indiano aveva tempo prima ucciso il suo amato fratello in una missione per recuperare il vello d'oro...il tutto sempre a causa di una f1ga!!!!!!!!!! Questi due assassini si alleano insieme per uccidere una coppia di scambisti del trentino che aveva cambiato identità perchè ormai sulla bocca di tutto il paese.
Una grande occasione sprecata. Il film infatti poteva risultare memorabile se la sceneggiatura non fosse banale in alcune situazioni e se in generale l'opera di John Madden non fosse così superficiale e sbrigativa. L'inizio è molto bello, "Killshot" cattura subito e all'interno del film si respira un'atmosfera marcia e violenta, le musiche sono buone e Mickey Rourke è semplicemente imponente. Il legame che si crea tra il protagonista e il ragazzo è reso, purtroppo, in maniera semplice e per niente approfondita. Non parliamo dell'intero contesto in cui si muovono Diane Lane e Thomas Jane che è di una banalità disarmante e quindi la noia prende il sopravvento. L'unica cosa che brilla nel lavoro del regista di "Shakespeare in Love" (?) è il fatto di possedere una certa cattiveria e qualche buon colpo di scena è comunque presente. Ma il finale, che avrebbe dovuto risollevare le cose, è l'apoteosi dello stereotipo riuscito male. Peccato, si poteva fare molto meglio. Carini i dialoghi.