kate (2021)

Un' infallibile killer professionista al servizio di un' organizzazione operante in Giappone , dopo un imprevisto sul lavoro , vorrebbe cambiare vita ma viene avvelenata con del polonio 204 ... Una storia che sa tanto di già visto e rivisto , dato che la protagonista deve qualcosa ad ognuna delle più note assassine cinematografiche che la hanno preceduta ( ed oramai ce ne sono state una sfilza interminabile , specie negli ultimi anni ! ) . La prima che mi viene in mente , forse per l' ambientazione nipponica , è la Sposa di " Kill Bill " , ma i debiti sono evidenti anche da " Nikita " , " Peppermint " , " Salt " , " Atomica bionda " e chi più ne ha più ne metta ... Come in quasi tutti questi film , la credibilità della trama è prossima allo zero , con questa ragazza di bell' aspetto che in 24 ore massacra orde di sicari della Yakuza ( e non solo ) armati fino ai denti , sopravvive in modo misterioso a varie ferite apparentemente gravissime e combatte come una furia inarrestabile nonostante abbia in corpo una dose letale di veleno radioattivo che stenderebbe un elefante ! Ulteriore aggravante è la prevedibilità della trama , con un epilogo che appare in buona parte già scritto sin dalle prime scene . Suggestive invece le buie ambientazioni di Tokio , con le sue luci al neon che ne colorano la notte . La bella ammazzatutti di turno , che spara , mena e guida in maniera ineguagliabile , stavolta è Mary Elizabeth Winstead . Particina antipatica per uno sprecato Woody Harrelson . Comincio a temere che ultimamente anche lui guardi più al cachet che alla qualità del film da interpretare . Il regista è il poco noto francese Cedric Nicolas-Troyan , che dirige un film ipercinetico , senza un momento di pausa , ma troppo derivativo ed irrealistico per meritare una sufficienza . Quindi si becca un 5 .