In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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in più di 100 commenti è stato detto tutto, nel bene e nel male. Il film parte da un concetto banale, visto e rivisto in tutte le salse (salvare l'umanità dall'estinzione ecc..), alcuni passi sono trattati superficialmente, alcune scelte sulla trama sono quantomeno discutibili, personaggi ecc...
Ma trasmette qualcosa che va oltre le varie considerazioni tecniche. Quel senso di solitudine, di distanza (anche temporale) che incute ansia, di andare oltre la conoscenza.... Immenso, ti rapisce e ti immerge in una realtà tanto vasta e "fredda" da farti sentire freddo mentre lo guardi. Il finale stona leggermente con il resto della storia, forzato.
Non è perfetto, ma se il cinema è inteso come fonte di emozioni e sensazioni.... bè allora va visto. E possibilmente in una sala di qualità... probabilmente visto a casa in blu-ray o peggio ancora su sky cinema perde parecchio.