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Documentario di propaganda che riesce davvero a smuovere le coscienze. Se penso a come mi ha colpito e convinto oggi che tutto questo è passato immagino come nel 34' quando ancora pochi conoscevano questo mezzo di comunicazione potevano essere plagiati da queste idee. E forse divento anche piu' comprensivo verso questo popolo... Un film girato davvero bene che esalta in maniera esponenziale ogni parola, ogni movimento, grazie a grandi raffigurazioni e scene di massa. La regista ha fatto un lavoro encomiabile.
Documento di propaganda nazionalsocialista impregnato di emotività che ebbe il chiaro intento di esaltare il partito nazista, la sua forza militare e la sua guida suprema Adolf Hitler. Tecnicamente validissimo e girato in maniera ineccepibile.
Temo di averne vista una versione ridotta (1 ora e 28 minuti). Il più riuscito ed importante film di propaganda della storia del cinema. Penso basti questo per giudicare il 10. Dieci anni avanti rispetto al resto del cinema di quegli anni.
Documentario di propaganda girato da Leni Riefenstahl nel 1934. C'è poco da dire su quest'opera,i commenti qui sotto hanno già detto tutto,io non faccio altro che ribadire che è un film tecnicamente perfetto davanti al quale è assolutamente impossibile rimanere indifferenti. Un film,secondo me da vedere almeno una volta.
L.Riefenstahl non fece altro che documentare la grande gioia che vi fu nelle strade durane il periodo nazionalsocialista. Il commento sottostante dell'utente che mi precede ha descritto sufficientemente la grandezza di tale pellicola.
Solitamente in rete censurano chi apprezza questo film, anche solo come documento storico. D'altronde quando si esprime un'idea che esula dalle interpretazioni collettive, questa viene vista come un'idea deviata o una provocazione,e si cerca di sopprimerla perchè potenzialmente imbarazzante o pericolosa per quanto coltivato fino ad allora; il problema è che non succede solo su Internet,ma anche nella politica o nella scienza.
Triumph des Willens è un film di propaganda, non un documentario, ed ho cercato di guardarlo e valutarlo separatamente da significati politici e morali. Siamo al raduno del partito nazionalsocialista svoltosi a Norimberga dal 4 al 10 settembre 1934. Il film è praticamente perfetto, se dovessi commissionare uno spot lo farei girare alla Riefenstahl. Ciò che viene ritratto è il lato propagandistico e coreografico del nazismo, ed il compito viene svolto alla massima potenza: tutto è disegnato su e da coreografie grandiose e da una spettacolarità d'impatto enorme, armi di suggestione che del resto il movimento sapeva usare alla perfezione. Ogni momento è studiato per emozionare e condizionare lo spettatore, e direi che il film centra lo scopo: è impossibile rimanere impassibili di fronte all'esteticità ed all'imponenza delle immagini. Le sequenze inoltre ammantano protagonisti e vessilli di un'aura fortissima di misticismo e divinità, grazie ad un uso accurato dei tagli di luce e delle prospettive ed all'accentuazione spasmodica dell'adorazione di cui è oggetto il gotha del nazionalsocialismo. Innumerevoli le sequenze riprese dalla cinematografia successiva, basti pensare alla sfilata di Hitler, Himmler e Lutze nell'Arena per la commemorazione alle vittime della Prima Guerra Mondiale, tra due ali di 150.000 SS ed SA. La regista esegue dunque un gran lavoro, avvalendosi anche di tecniche e tecnologie di estrema avanguardia per l'epoca; peccato solo per il bianco e nero, immagino quello che avrebbe potuto essere vederlo a colori.