Sta per scatenarsi una guerra tra le forze del sovrannaturale e gli uomini. Secoli prima, il Maestro Gregory aveva imprigionato la feroce strega Madre Malkin che, riuscita a fuggire, adesso è in cerca di vendetta. L'unica speranza per gli uomini è il giovane apprendista Tom Ward, settimo figlio di un settimo figlio, il solo in grado di sconfiggere la potente maga e la sua magia nera.
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Harry Potter alpestre con innesti di Van Helsing e dialoghi distillati da soap opera, Il Settimo Figlio si lascia vivere senza sbadigli fino alla conclusione del capitolo, che preannuncia un seguito... Villain d'eccezione, la neo premiata dall'Academy Julianne Moore strappa lo scettro di protagonista al pur godibile Jeff Bridges, ormai a suo agio nelle parti da guru fattone, confinando nel consueto anonimato statuario l'eroe Ben Barnes. Interessante ed ammaliante il personaggio di Alicia Vikander, già apprezzata ai suoi esordi nei film in costume Royal Affair e Anna Karenina. Originalità molto rarefatta, storia quasi impalpabile con prevedibili risvolti sentimentali: la magia è affidata ad uno straordinario lavoro dietro le quinte in costumi e scenografie, avviluppate dalle modulazioni musicali di Marco Beltrami. Cmq sempre meglio di Eragon!!!! Non
Un film fantasy (per quanto non mi piaccia l'etichetta - ma tanto per capirsi) o lo fai bene o non lo fai. Sinceramente non mi è rimasto niente, dopo la visione. Spero che i libri da cui è tratto siano migliori, probabilmente qui hanno voluto condensare troppe cose in troppo poco tempo. E un ora e mezza è effettivamente scarsa. Succede tutto troppo in fretta. Comunque anche la storia non è che appassioni poi granché. Se sia colpa dei libri, o dei buchi di sceneggiatura giganteschi non saprei, fatto sta che è zoppicante e sfilacciata. Forse son partiti con l'idea di sviluppare le molte cose tralasciate nei sequel. Beh, malissimo. Non prendono neanche i personaggi, la strega cattiva non affascina, il protagonista "eroe per caso" sta subito sulle balle da quanto è antipatico/cazzotto/insulso, il Mago, ubriacone e un po' sui generis, forse è l'unico che si salva, grazie anche a Jeff Bridges. Ma nemmeno troppo.
Ottimi spunti, ma raffazzonato. Questa può essere la sintesi della trasposizione cinematografica del primo capitolo della saga di Joseph Delaney. Gli spunti derivano dal fatto che il libro di sè è intrigante e alcune cose sono mantenute anche nel film. Il cast è di alto livello su tutti Jeff Bridges, gli effetti speciali della ditta Light & Magic (seppur con tutti gli stop avuti) si notano. Matt Greenberg è un grande screenplay, per non parlare di Dante Ferretti ai costumi. La fotografia è stupenda e le creature mostruose del film sono originali e ben fatte (poche sono prese dal libro ma ci stanno). Il regista Bodrov con il budget iniziale aveva in serbo un bellissimo progetto. Purtroppo l'idea non'è stata seguita da un buon sviluppo. Il passaggio dalla Warner alla Universal, il fallimento della Light & Magic ha pesato, e i continui rinvii (era in post-produzione nel 2012...) hanno influito parecchio. Prima di tutto doveva durare almeno 2 ore come un buon fantasy che si rispetti. 102 minuti per questo genere equivale a dire un pastrocchio. Le scene dei combattimenti (molti) sono ben fatte, ma troppo esili e poco durature. La caraterizzazione dei personaggi è poca cosa, anche quella di Master Gregory e Tom Ward (Bridges e Barnes) è il minimo indispensabile per inquadrare la storia. Mancano punti di riferimento fondamentali nei tempi e nei luoghi. Le prove degli attori sono tutte buone, anche ottime (come sempre con attori del calibro di Jeff Bridges), ma sono tutte troppo superficiali. Probabilmente l'idea iniziale era di dare continuità con altri episodi, ma visto i pochi incassi che farà non sò se si faranno.