I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de "Il racconto dei racconti" di Giambattista Basile.
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Fiaba decadante dal tono fantasy medievale che racconta i desideri umani traslandoli in una realtà magica dove sembra poter accadere anche l'impossibile. Che venga raccontata l'avidità, l'egoismo, l'amicizia, il desiderio, la sessualità, l'amore, siamo noi a plasmare le nostre scelte e anche ciò che ci sembra dato come realtà può non esserlo. Si salverà solo chi non ha scelto e non ha lasciato se stesso alla superbia. E se il film pecca qua e là di un'effettazione computerizzata che stona con il realismo tutto italiano delle splendide location, Garrone porta a casa un film originale, nuovo, personale, coraggioso e per nulla italiano. Bravo.