Un villaggio protestante della Germania del Nord. 1913/1914. Alla vigilia della prima guerra mondiale. La storia dei bambini e degli adolescenti di un coro diretto dal maestro del villaggio, le loro famiglie: il barone, l’intendente, il pastore, il medico, la levatrice, i contadini. Si verificano strani avvenimenti che prendono un poco alla volta l’aspetto di un rituale punitivo. Cosa si nasconde dietro tutto ciò?
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<<...lo scorso anno le avevo legato un nastro bianco fra i capelli il bianco come voi tutti sapete è il colore dell'innocenza, quel nastro doveva aiutare Clara ad evitare il peccato. L'egoismo, l'invidia, l'impudicizia la menzogna e l'accidia.>>
Rebus rurale di gran classe targato Haneke.
Una comunità, buone educazioni solidarietà esemplare. All'apparenza. Perché scavando poi - quasi - nessuno è senza peccato. E c'è chi s'è messo in testa di far giustizia, punire questo scempio. Se dovessi pagare per ogni minimo sgarro, non vedrei l'ora di far pagare agli altri quanto devono per le loro atrocità.
Ci ho visto lampi di "The village", "Dogville", "Fanny e Alexander". Film dal sapore lungo, su cui riflettere.