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Discreta trasposizione del Malato immaginario di Moliere, con un Sordi perfettamente in ruolo e, a mio parere, un risultato finale più riuscito del successivo L'avaro. Molto del merito è una narrazione più fluida e l'apporto molto positivo del cast. Pur ruotando intorno al personaggio di sordi, i vari comprimari offrono una buona caratterizzazione.
Alberto Sordi è il mattatore assoluto di questo adattamento cinematografico dell'omonima commedia di Molière, l'Argante perfetto. E sono proprio le interpretazioni il vero punto di forza del film, assicurando un certo brio e qualche risata, contribuendo ad una visione sufficientemente piacevole anche se non eccezionale.
Buon adattamento cinematografico, reliazzato in maniera abbastanza teatrale, della classica commedia di Moliere (Cervi, sempre con Sordi, curerà anche un altro film tratto da un'opera di questo artista, ossia L'avaro).
Sordi è sempre un grande, i comprimari si lascian anche loro apprezzare (un giovane De Sica soprattutto) ma si ha come l'impressione che non proprio tutto dell'omonimo grande classico sia stato rispettato.
Tra umorismo di bassa lega e dubbio gusto, qualche importante messaggio morale passa; e meno male.
Leggermente meglio rispetto a "L'avaro", soprattutto per merito degli attori, ma siamo sempre di fronte ad un lavoro fiacco e dall'odioso sapore televisivo.