il grinta regia di Ethan Coen, Joel Coen USA 2010
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il grinta (2010)

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locandina del film IL GRINTA

Titolo Originale: TRUE GRIT

RegiaEthan Coen, Joel Coen

InterpretiJeff Bridges, Hailee Steinfeld, Josh Brolin, Matt Damon, Barry Pepper, Paul Rae, Domhnall Gleeson, Elizabeth Marvel, Ed Corbin, Dakin Matthews, Joe Stevens, Mary Anzalone, Bruce Green (II), Brian Brown, Mike Watson

Durata: h 1.50
NazionalitàUSA 2010
Generewestern
Tratto dal libro "Il grinta" di Charles Portis
Al cinema nel Febbraio 2011

•  Altri film di Ethan Coen
•  Altri film di Joel Coen

Trama del film Il grinta

Il padre della quattordicenne Mattie Ross, Frank, è stato ucciso da Tom Chaney (Josh Brolin), uno dei suoi lavoratori per un cavallo, 150 dollari in contanti, e due pezzi d'oro della California. Mattie si dirige verso Fort Smith per cercare giustizia. Lì assume Reuben 'Rooster' Cogburn (Jeff Bridges), un US Marshal ma anche forte bevitore, per aiutarla a rintracciare Chaney. Nel frattempo, un ranger del Texas di nome La Boeuf (Matt Damon) sta seguendo anche lui l'assassino, e si unisce a Ross e a Cogburn, creando un improbabile trio sulle tracce di Chaney.

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Voto Visitatori:   6,92 / 10 (189 voti)6,92Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
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Voti e commenti su Il grinta, 189 opinioni inserite

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scottlumber  @  23/03/2011 17:25:07
   7 / 10
diciamo subito che stiamo parlando di un western senza stalli alla messicana o campi e controcambi sotto le gambe o cespugli rotolanti. insomma, di un western sufficientemente ponderato. il registro piuttosto rigoroso, proprio di un film di questo genere, è un buona piattaforma di lancio per le brillanti trovate (formali e di sceneggiattura) disseminate qua e là, a partire dall'entrata in scena della protagonista femminile durante il suo primo incontro con il venditore di cavalli all'inizio del film. da segnalare il personaggio meno riuscito degli ultimi 150 anni, il compare del bandito che emette solo versi animali. mi ha divertito accostare le aspettative di chi ha ideato questa figura (che immagino volesse far ridere) con la reazione della sala, completamente muta. insomma, si è capito che non ho molto da dire su questo film, ma a chi si chiedesse se vale la pena spendere i soldi del biglietto per vedere Il Grinta direi che sì, sono soldi ben spesi.

Zurlistuta  @  15/03/2011 13:21:28
   6½ / 10
Bello, ma dopo tanti film dei Cohen...
Mi aspettavo peggio perchè i western secondo me sono i Leone e quindi tutto il resto mi semba un'imitazione mal riuscita.
Cmq film carino che sicuramente non delude

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Rask  @  15/03/2011 12:22:06
   7½ / 10
Ho finalmente capito cosa mi piace dei film dei Coen: la morte.

Azrharn  @  14/03/2011 15:08:14
   7 / 10
Buon western di stampo tradizionale. Imperdibile se appasionati del genere.

ValeGo  @  14/03/2011 12:44:10
   7 / 10
Non mi è dispiaciuto..ho trovato però insopportabile la parte di Matt Damon..in quel ruolo da non si sa bene cosa..buffone?maldestro?mah..Nel complesso comunque scorre bene e ti fai pure sue risate!

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Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  14/03/2011 07:46:55
   7 / 10
Un buon western che scema e scende giù di tono nella parte finale. Ottimo remake in cui la vera mano dei Coen si vede, a tratti, sbiadita.

Febrisio  @  13/03/2011 21:56:48
   7 / 10
Le aspettative erando alte, già da voto 10. Un buon western che però, accidenti, non rievoca pienamente il mito del west. Pur vantando dialoghi brillanti, locations tipiche e personaggi caratteristici, il grinta non possiede la grinta per puntare più in alto. Finale, intendo soprattutto velocità e cattivi, putroppo non all'altezza risptetto la prima parte. Da quando la bambina diventa più malleabile, e lascia più spazio agli altri, il film stranamente scende anch'esso di tono. In qualunque caso, assai piacevole.

Uninvited79  @  12/03/2011 21:40:39
   7½ / 10
Un remake che si mantiene classico, senza troppi ammodernamenti. Ben fatto e ben recitato.

elmoro87  @  12/03/2011 12:01:19
   6 / 10
Piccola delusione targata Coen... Il film non decolla mai e anche se Bridges tiene in piedi da solo il film con la collaborazione della giovanissima e promettente Steinfield, il resto è noia, film piatto che non fa trasparire alcuna emozione e non raggiunge alcun livello di pathos, trascorrendo sottotono dall'inizio alla fine. Lodati i due protagonisti, ho dei forti dubbi su Matt Damon, non all'altezza della sua fama, mentre non mi posso esprimere su Brolin data la sua risicata parte... Sufficiente si, ma forse anche a causa della nomination come miglior film, mi aspettavo molto di più... SOPRAVVALUTATISSIMO!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  11/03/2011 19:20:04
   6½ / 10
Sarà un genere che io non adoro particolarmente, ma mi ha piuttosto annoiata.
Menomale che c'è Bridges che tira aventi il film, solo guardalo fa venire il sorriso.
La ragazzina non si soppporta e Damon non c'azzecca nulla.

Nudols85  @  11/03/2011 18:11:26
   6½ / 10
Il film nn mi ha impressionato molto i fratelli Coen potevano dare di più si sn mantenuti molto sulla trama del primo di John Wayne cambiando poco è niente!!..il film si salva solo per l'interpretazione stratosferica del GRANDE Jeff Bridges e per il finale davvero coi fiocchi!!!


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WongKarWai  @  11/03/2011 17:16:42
   8 / 10
Buon film, un western sì, ma con una vela malinconica che si posa come la neve che lentamente ricopre il paesaggio. La mano dei Coen è evidente, i dialoghi sono curati con la sottile ironia tipica dei fratelli, la fotografia è anche migliore con delle inquadrature veramente impressionanti (forse avrebbe meritato l'oscar). L'ambientazione è western, ma è un west stanco, malinconico appunto, che più si avvicina ai west dipinti da Sergio Leone in "C'era una volta il West" e da John Ford in "L'uomo che uccise Liberty Valance". I duelli infatti sono ridotti all'essenziale, non sono colonna portante del film. La neve che cade è la vecchiaia che avanza, è il tempo che "ci sfugge" come affermato alla fine del film. Il tempo degli sceriffi e dei cowboy sta passando, la legge subentra (dal processo iniziale alle continue minacce della brava Hailee Stainfeld di adire le vie legali). Il tutto ovviamente unito a battute sagaci e personaggi ai limiti del grottesco, tipico dei Coen. Vedetelo ma non aspettatevi il western alla "Per un pugno di dollari".

Roger  @  10/03/2011 13:21:50
   6½ / 10
Nonostante i film western non sono il mio genere questo film mi è piaciuto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR alexava  @  09/03/2011 00:31:24
   7½ / 10
La regia dei miei amati Coen vale più della storia dell'omonimo romanzo. Ho assoparato e degustato soprattutto l'inizio, dove trovano sfogo delle ricostruzioni mozzafiato degne dei migliori amanti del genere. Alcuni colpi di scena sono piuttosto prevedibili, e il climax sale faticosamente, anche nelle ultime sequenze. Nonostante questo, le interpretazioni sono fantastiche, come la fotografia e le musiche.

blackmamba05  @  08/03/2011 23:45:04
   6½ / 10
amo il west, non particolarmente i fratelli coen, cmq il film è carino e continua il trend di quest'oscarata dove spiccano tutti film buoni ma nessun "capolavoro"...

Invia una mail all'autore del commento Madre Superiora  @  08/03/2011 22:48:22
   7½ / 10
Sicuramente uno dei film western più belli degli ultimi tempi, interprentato nientedimeno che dal grandissimo, effervescente ed immortale Jeff Bridges, insieme a un redivivo Matt Damon come Provetto Chuck Norris.

Il film, tecnicamente, è molto bello: le ambientazioni sono ben riprodotte, e anche le mentalità del periodo (sempre con la solita dose di ironia tipica dei fratelli Cohen) è ben interpretata. Interpretazioni straordinarie, mi riferisco soprattutto alla ragazzina (ovviamente straordinaria rispetto all'esperienza, è ovvio) e a Jeff Bridges, veterano del cinema. Matt Damon un po' meno, forse, anche perchè da quando ha detto di essere di un texas ranger mi è venuto in mente Chuck Norris, che molto probabilmente ha contaminato subconsciamente le mie impressioni sulla sua recitazione!
Finale direi "abbastanza felice", considerato che mi aspettavo che la... ehm... protagonista... ehm... avete capito, dai, non ho voglia di mettere spoiler.
Nota di merito anche al doppiaggio che mi è veramente piaciuto.

Insomma, un film western come non si vedeva da un bel po' di tempo, con una gran dose di ironia e humor nero che non guasta mai a un film del genere e una riproduzione fedele e visivamente grandiosa. Promosso a pieni voti.
Il voto rimane comunque relativo (purtroppo non amo molto il genere), poichè il film l'ho valutato secondo la mia ottica, al contrario del commento precedente che ho scritto guardando al lato tecnico.

Io lo consiglio, ma dovete essere attratti dal genere, a prescindere.
Nota di demerito per un mio amico che leggendo il titolo ha pensato che fosse una commedia italiana romana alla "er grinta". Così non va bene, eh! ;D

marco86  @  08/03/2011 13:43:03
   8 / 10
bellissimo.
ho apprezzato molto lo stile classico, che oggi si va sempre più perdendo. i personaggi e le situazioni sono a volte stereotipati, ma in fondo questa è quasi una prerogativa del genere western.
la prima e l'ultima scena, esteticamente notevoli, conferiscono al film un tono solenne ed epico.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  07/03/2011 16:27:14
   7½ / 10
I Coen non deludono mai anche se mi aspettavo di più da questa loro ultima fatica.
Il genere western rivisto attraverso il loro sguardo ironico e assurdo è in verità molto convenzionale,anche se solo fino ad un certo punto; la ragazzina adulta in tutto tranne che nel corpo e alla ricerca dell'assassino del padre,il cacciatore di taglie ubriacone,burbero e anziano che la aiuta e la perfetta cornice del sempre affascinante west sono già garanzia di una buona riuscita della pellicola ma a questo vanno sommati i vari momenti tipicamente coeniani in cui è impossibile non ridere (e chi non lo fa non capisce questa comicità): l'arrivo del medico nella neve,Rooster che ubriaco marcio prova una gara di destrezza mancando clamorosamente il bersaglio in ripetizione... e poi si può aggiungere l'humor nerissimo nella


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La prima mezz'ora mi è sembrata davvero brutta però,e i dialoghi dei fratelli mi hanno abbastanza indisposto per poi riprendersi in tutto il loro splendore nei minuti successivi e regalando dei momenti di altissimo cinema; il finale è bellissimo ad esempio,con quelle corse notturne a perdifiato e contro il tempo.

Ottima la caratterizzazione di tutti gli uomini incontrati da Mattie,la ragazzina; difatti lei è l'unica che conosce la sensatezza in un mondo prettamente maschile e senza alcuna regola,ancora arcaico (di impatto sicuro la scena dell'impiccagione) ma vi è da notare una cosa: nessuna distinzione buoni/cattivi e nessun principio morale (apparentemente) né per il protagonista della vicenda,un Grinta che sembra pensare più ai soldi e all'alcool che a far trionfare la giustizia,né per i delinquenti a cui da la caccia; anzi si nota come ad un certo punto la giovane Mattie venga trattata con rispetto e (ma qui esagero sicuramente) paternalisticamente da uno dei delinquenti più disgustosi e spietati.
E la conclusione non poteva che essere un rimando alla nostalgia e a tempi passati che non torneranno mai più,e ai segni che ci si porterà dietro per sempre a causa di queste vicende.

Ottimo cast con un Damon meno imbolsito del solito,un Bridges gigantesco e una giovanissima e sorprendente Steinfeld,altro motore essenziale del Grinta secondo i Coen.

éowyn_3  @  07/03/2011 12:08:45
   6½ / 10
curato, ben interpretato, buoni dialoghi, ma non ha lasciato il segno. lo segui con partecipazione, ma alla fine manca decisamente quel qualcosa in più che poteva fare il bel film.

wooosh  @  06/03/2011 23:35:27
   6 / 10
Piatto, sopravvalutato, non meritava la candidatura come miglior film.
Sinceramente mi sarei aspettato molto di più dai Coen...

Constantine  @  06/03/2011 13:39:16
   8½ / 10
Escursione dei fratelli Coen nel far west, riuscita e affascinante. Un cast di attori in stato di grazia a sorreggerla su cui svetta un ritrovato e quantomai dimenticato nei decenni precedenti Jeff Bridges, che sguazza nella parte come un maialino nel fango. Scene e personaggi caratterizzati al limite del perfezionismo, tutto gira a meraviglia neanche ci trovassimo tra le rotelle di un orologio svizzero. Il taglio tipico dei due cineasti si respira in ogni dialogo, per non parlare dell'ottimo e prezioso finale. Un opera che trova le sue pecche in una naturale sensazione di deja-vu, troppo scorrevole e limpida la trama da poter toccare le vette della precedente cinematografia dei suoi creatori, che non perdono comunque occasione di criticare e analizzare a modo loro i tempi presenti. Un film come al solito che fareste bene a vedere piuttosto che perdere al cinema, perchè seppur non sarà un capolavoro, in confronto a troppe altre produzioni contemporanee segna un dislivello ragguardevole.

"Se voleva un funerale adeguato doveva farsi ammazzare d'estate! "

Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  06/03/2011 04:28:24
   6 / 10
Purtroppo senza lode e senza infamia.
Un western piatto che si lascia guardare senza mai decollare.
Dai fratelli Coen mi aspettavo di piu !!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  04/03/2011 13:39:11
   7½ / 10
Dopo il destabile "A serious man", devo dire che questo ritorno al cinema Western messo in scena dai Coen mi ha notevolmente divertito.
Certo è un vero e proprio omaggio, un remake di un classico, girato in modo classico che sotto un certo punto di vista nulla aggiunge al genere.
Eppure la storia avvince grazie anche ad attori in stato di grazia, come Hailee Steinfeld che passa da essere una mocciosetta in scena con faccette e moine ad attrice, fino a riesumato Jeff Bridges che dopo quasi un decennio nel dimenticatoio è tornato con una serie impressionante di bei film di successo.

Il tutto però funziona proprio perchè dei Coen che mettono il loro concetto di cinema, molto scenografico, costruito su personaggi costruiti e caratterizzati in modo grottesco, al servizio di una storia che proprio grazie al loro taglio assume un connotato fiabesco costruito sulla falsariga di "Fratello dove sei".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  03/03/2011 17:20:20
   7½ / 10
Altra scommessa vinta dai Coen per un omaggio al western concepito secondo un credo cinematografico inconfondibile. True Grit non è nient'altro che un esempio pratico di come aggiornare un'icona senza sfigurare.

Lo stile crepuscolare di non è un paese per vecchi torna prepotentemente alla ribalta, adattato, ovviamente, all'epoca in cui la storia è ambientata. Deleterio e inutile cercare un paragone con l'originale, l'evoluzione degli eventi e la caratterizzazione dello sceriffo Cogburn differiscono praticamente in tutto.

Un storia che non perde mai di mordente grazie allo stratosferico carisma dei suoi protagonisti: Bridges è un gigante, affronta un personaggio sopra le righe senza calcare troppo la mano, con alcuni dei monolghi più divertenti mai partoriti dalla bocca di uno "sceriffo". Matt Damon in un ruolo da comprimario trova forse la sua miglior performance di sempre, Josh Brolin è poco più di una comparsa - peccato - Barry Pepper - Le Tre Sepolture se non sbaglio - è meraviglioso, la piccola Hailee Stenfield, 14 anni, difetta solo di un pizzico di drammacità in più.

L'azione limitata a poco più di un quarto d'ora complessivo è sempre avvincente, l'ambiente cittadino contraddistinto dagli immancabili saloon ha una funzione puramente introduttiva, il resto è giocato tutto sulle sconfinate riprese della frontiera americana dovo i Coen danno largo sfoggio delle loro infinite qualità dietro la macchina da presa. E tutto si trasforma in un meravigliso viaggio epico. Fortunatamente senza alcuna voglia di prendersi troppo sul serio.

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  03/03/2011 10:22:22
   7 / 10
I Fratelli non si smentiscono mai, potrebbero fare pure una puntata di amici e ne uscirebbe un capolavoro.
I dialoghi taglienti, serrati e le interpretazioni sono inecceppibili.. e la fotografia meravigliosa.
Peccato che Brolin sullo schermo non appare tanto, ma in compenso troviamo un Jeff Bridges bravissimo!!

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  03/03/2011 10:09:45
   7½ / 10
A volte mi viene da ridere nel sentire accostate le parole "film" e "minore" parlando di due registi che sono grandi in tutto.
A volte vien da ridere pure ai fratelli Coen, che si saran divertiti da matti insieme al loro amico Drugo in mezzo alle praterie e alle foreste texane.
E a volte, guardando un film, si ride di gusto anche se assistiamo ad una impiccagione o ad un barbaro omicidio con coltello spacca-cuore.

E io mi son divertito come non mi succedeva da tempo, ho riso e mi sono appassionato ad una storia che parla di un uomo con un occhio solo, ma che ha un cuore grande, anche se ha qualche galoppo notturno. E quest'uomo porta sulle spalle una piccola donna, grande anche lei, come se fosse il suo cavallo preferito, quello a cui ti affezioni. E insieme percorrono nella notte la strada che li porterà entrambi nel cuore dei ricordi della loro vita.

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/03/2011 08.57.33
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  02/03/2011 16:47:59
   8 / 10
Bel western classico, decisamente anomalo nella filmografia dei Coen. Ottime interpretazioni; non un capolavoro, ma comunque una chicca da gustare.

TheLegend  @  02/03/2011 15:38:13
   7½ / 10
Non avendo visto l'originale, e non aspettandomi niente,ho guardato questo lavoro dei fratelli Coen che,devo ammettere, mi ha pienamente soddisfatto.
Per tutto il film aleggia nell'aria l'ironia tipica dei Coen,con dialoghi pungenti e brillanti.
Bravissimi gli attori,semplicemente perfetti.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  02/03/2011 12:02:53
   7 / 10
Dai fratelli Coen è lecito aspettarsi molto di più. Un remake, nelle loro mani, dovrebbe poter essere definito tale; un'opera, anzi, in questo caso ancor più personale di quanto un remake già dovrebbe essere. Al di là di qualche scena, tendenzialmente inutile ai fini dell'intreccio e del suo sviluppo, infatti, la pellicola non presenta differenze di sorta rispetto all'originale. Allo stesso modo le caratterizzazioni dei personaggi si discostano solo impercettibilmente da quelle della pellicola di Hathaway. Bridges in particolare, benché offra una prova comunque ottima, non fa che ricordare John Wayne, non riuscendo mai a far mai suo il personaggio e, anzi, perdendo più di una volta nel conseguentemente inevitabile confronto (v. duello finale). Se non fosse per lo svecchiamento prettamente estetico, per la mano registica dei due fratelli, che in ogni caso non viene mai meno, e per l'accattivante fotografia, sarebbe appena sufficiente come “Il Grinta” del '69.

Una pellicola rigirata senza un volto diverso dal precedente è molto più vicina ad una copia che ad un remake.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  02/03/2011 00:04:47
   7 / 10
Non sono amante di questo genere e non ho visto l'originale, però questo western firmato Coen devo ammettere che mi ha coinvolta, molto probabilmente per la bravura degli attori: strepitosa prova della giovane Hailee Steinfeld e ottimo come sempre Jeff Bridges.
Regia curata e bella scenografia.
Film di stampo classico ma che non manca di quel pizzico d'ironia tipico dei Coen.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  01/03/2011 18:46:40
   6 / 10
Un lavoro calligrafico e di onesto "neoclassicismo".
Se è scontato che i Coen resteranno nella Storia del cinema per altri film, e non per questo, probabilmente risulterà notevole anche il loro exploit commerciale con il quale, grazie a questo film, hanno per la prima volta rilanciato presso il grande pubblico un genere di "nicchia" (il western, spesso dato per morto, ma mai defunto davvero).

Vedi recensione

tnx_hitman  @  28/02/2011 18:28:05
   8 / 10
I Coen non hanno creato il loro miglior film,ma il tutto è confezionato così bene che in ogni fotogramma di questa pellicola viene voglia di alzarsi dalla poltrona o quel che è...e gridare"finalmente un po' di sano western!!"(cosa successa anche per Appaloosa o Quel Treno Per Yuma).
Per quanto mi riguarda,oltre alla grande interpretazione di Jeff Bridges che ruba la scena a John Wayne,mettendosi nei panni di uno sceriffo alcoolizzato che scava nell'animo di una straordinaria Hailee Steinfield(che secondo me meritava l'Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista)e trova ciòper cui vale la pena combattere in un territorio che ormai non ha piùniente da offrirgli.
Nota di merito anche a Matt Damon,una delle sue migliori performance.
Poche scene movimentate ma dirette allo stato dell'arte come solo i Coen sanno fare.Ma quello che colpisce più di tutti è la scenografia complessiva di questa piccola perla e la fotografia,soprattutto nelle sequenze d'apertura e nel finale.

Molte nomination ma non ha portato a casa nulla.Però un plauso ai Coen che per me ormai sono una garanzia in questo genere di film.

Invia una mail all'autore del commento viewer  @  28/02/2011 15:47:58
   6 / 10
Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più. L'incedere rimane un po' blando con anche alcuni momenti bassi. Tutto sommato un film ordianario che non sembra neanche girato dai Cohen. In alcuni punti la cura dei dettagli colpisce per la qualità e risulta quasi eccessiva

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per poi cadere su almeno una scena francamente sconcertante

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Western classico? sì anche troppo. La nomination all'Oscar per il miglior film mi pare eccessiva. Anche l'Academy dovrebbe osare di più e celebrare i film e non i nomi a prescincere. Ma questa è un'altra storia...

3 risposte al commento
Ultima risposta 07/03/2011 12.10.44
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willard  @  28/02/2011 13:26:14
   9 / 10
Bellissimo western dall'ambientazione classica in cui i fratelli Cohen, pur richiamando a tratti le grottesche situazioni che li hanno resi famosi nella loro lunga carriera registica, raccontano una bella storia che, svolgendosi in un breve periodo di tempo, coinvolge personaggi che vivono un'avventura che li segnerà per il resto della propria vita.

Gli attori sono eccezionali: un grandissimo Jeff Bridges nel ruolo dello stanco cacciatore di taglie Rooster Cogburn, il buon Matt Damon, che interpreta un texas ranger dall'aria un po' sempliciotta, ma soprattutto la bravissima Hailee Steinfeld, nel ruolo della quattordicenne protagonista in cerca di vendetta per l'uccisione del proprio padre.

Il cinema dei Cohen ha alti e bassi, in passato certe soluzioni stilistiche potrebbero forse essere state criticabili, ma il livello di cinematografia rimane sempre eccezionalmente alto ed in questa pellicola si può apprezzare tutta la passione e lo stile che possono infondere nelle loro opere.

Roy Batty  @  28/02/2011 12:00:21
   7 / 10
Premetto che sono un fan dei fratelli Cohen e devo dire che questo addattamento è molto più fedele al romanzo del film con John Wayne.I Cohen ci hanno abituato a tutt'altro genere e, ovviamente, girando un film western hanno dovuto seguire altre linee. La loro mano si vede nella caratterizzazine dei personaggi, primo su tutti il protagonista, un Jeff Bridges bravissimo come sempre.

ilgiusto  @  28/02/2011 09:49:51
   7 / 10
Nel panorama della qualità media che si trova nelle sale odierne questa pellicola dei cohen, sicuramente, si distingue in positivo, ma, purtroppo (delusione) non è esente da difetti, uno su tutti:
il ritmo è troppo sbilanciato, la prima parte è completamente fondata su dialoghi, belli, ma che, dopo un buon avvio, cominciano pure a stufare, nel finale invece, all'improvviso, accade di tutto e di più, fin troppo in fretta, dopodiche, l'epilogo è naturale e prevedibile, ma per essere ben assaporato avrebbe richiesto maggiore epica, sia nei fatti, che nell'approfondimento delle relazioni tra i protagonisti.

Giudizio finale: (7) Avvio eccellente poi, purtroppo, va in calando. Bel Western ma non imperdibile.

Mario Sapia  @  27/02/2011 20:11:11
   10 / 10
Dieci gli dò. Dieci perchè mi piacciono i western classici ed erano anni che ne volevo uno così; dieci perchè sono state due ore in cui ho scordato tutto per entrare nel film; dieci per la fenomenale interpretazione di Jeff Bridges; dieci per l'epilogo da filmone d'una volta. E poi la scenografia, i cavalli, i costumi, le ricostruzioni, i dialoghi: tutto come da mezza vita lo aspettavo. I Coen si confermano cineasti straordinari ed ogni loro opera è sinonimo di qualità assoluta, ma naturalmente il film perfetto, per fortuna, non esiste e nemmeno questo lo è: basti pensare all'eccesso di saccenteria e determinazione di cui hanno caricato la ragazzina quattordicenne, o alcune lievi discrepanze cronologiche. Però, per rimanere in tema di filmoni, di tutto ciò.. "francamente me ne infischio". Dieci rimane il voto, e spero che vinca l'Oscar, come il suo originale di quarantun anni fa.

dobel  @  27/02/2011 18:44:51
   9½ / 10
I fratelli Coen rendono omaggio al genere cinematografico americano per eccellenza firmando un'opera di grande sensibilità. Si tratta di un western realizzato con una sensibilità moderna come e' giusto che sia; i personaggi non sono stereotipati, il realismo della ricostruzione e' sempre più che apprezzabile e la fotografia eccellente. Rispetto al film di Hataway siamo di fronte ad una maturità superiore, anche se questo non significa che il precedente fosse un film ingenuo o semplicemente più brutto; ma sicuramente l'amarezza del film dei Coen e' meno romantica ed epica rispetto a quella di Hataway. E' un Falstaff in chiave western quello che vediamo: un misto di malinconia, disincanto, perdita di un 'epoca intera. E' anche la riflessione su una giustizia e sulla amministrazione della stessa che ha portato a costruire una nazione e quello che conosciamo di essa. Gli uomini che portano una stella non sono sempre tanto differenti da quelli che non la portano; e, anche se l'aspetto manicheistico e' debitamente sottolineato, i criminali sono spesso poveracci che hanno ucciso l'uomo sbagliato...
Un Falstaff dunque ubriacone, briccone, cinico e disincantato che finirà i propri giorni da saltimbanco dopo essere stato qualcuno. "Ogni sorta si gente dozzinale mi burla e se ne vanta. Eppure, costor con tanta boria, senza me non avrebbero un briciolo di sale..." sembra di sentire la risata beffarda del vecchio pancione (qui con un occhio solo) ammaestrare ancora i propri sottoposti. I grandi uomini come il Grinta finiscono sempre in miseria quando i tempi si fanno piccoli.
Finale commovente per un remake di grande profilo con un grande Jeff Bridges. Può far dimenticare John Wayne? No certo... i miti non si dimenticano mai, poiché senza di loro non ci saremmo noi col nostro cinema.
Dopo "Non e' una paese per vecchi" un'alta grande riflessione sull'America e la sua mitologia. Non mi stupirebbe se vincesse l'Oscar un western dopo " Gli spietati" di Eastwood. Dopo tutto, come diceva Orson Wells " nella vita di ogni vero regista c'è un western"... e questo e' un grande western.

nefilim  @  27/02/2011 16:44:39
   7½ / 10
ottimo film, molto piacevole

Larry Filmaiolo  @  27/02/2011 15:27:50
   7 / 10
Assolutamente NON i Coen più classici e che io amo... due orette di intrattenimento di qualità medio-alta. Citazione più che remake del western classico americano. Non l'ho veramente apprezzato in quanto western, giacchè al west macho-buonista hollywoodiano alla john wayne, preferisco di gran lunga il west sporco, truculento e cattivo di Sergio Leone e di Clint Eastwood. Ma l'ho apprezzato per l'interpretazione fenomenale di Bridges oltre che per la storia leggera e mai veramente noiosa.
Soddisfatto per tre quarti

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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  27/02/2011 12:38:15
   8 / 10
Non credo che questo Il grinta sia da considerare un minore nella filmografia dei Coen. Sicuramente è un atto d'amore verso un genere ormai considerato vecchio. Ed è, forse, anche un film anacronistico, classico, che sfugge alla logica postmoderna tanto in voga in questo periodo.
Ed è per questo che ho amato Il grinta dal primo all' ultimo istante di visione. E' un' opera non pensata e girata per compiacere il pubblico, è un' opera di passione per un certo tipo di cinema, destinata a rimanere un unicum, sia nella filmografia dei due fratelli, sia nella produzione cinematografica in generale.
Non mancano nè le citazioni, nè l' umorismo che contraddistingue da sempre i Coen, ma questi due elementi restano sullo sfondo di questo grande romanzo di formazione western che mi ha davvero conquistata.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/03/2011 15.30.43
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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  27/02/2011 12:09:39
   7½ / 10
Né meglio né peggio dell'originale. Altrettanto ben realizzato, è in alcune parti la fotocopia dell'originale, mentre in altre ci sono scene, personaggi, dialoghi e trovate nuove (ma anche in meno). Nonostante la bravura di Bridges, preferisco ancora il personaggio di Wayne. Troppo brusco l'inizio e strambo il finale (anche se pure l'originale aveva qualche sgangheratezza verso la fine). E'comunque un film gradevole. Peccato la mancanza del gatto rosso!

simonssj  @  27/02/2011 11:05:51
   6 / 10
Delusione...dei Coen c'è poco o niente, un pò di ironia cinica qua e là (la scena dell'impiccagione, qualche scambio di battute...), il resto è un semplice western che sinceramente non coinvolge più di tanto. Fenomenali le interpretazioni di Bridges e della ragazza

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/02/2011 00:13:54
   6½ / 10
Non vedevo l'ora di guardare questo film dei Coen considerandoli tra i migliori registi e sceneggiatori in circolazione, oltretutto alle prese con uno dei miei generi preferiti!
Già in "non è un paese per vecchi" c'erano dei richiami evidenti al Western ma i fratelli stavolta commettono l'errore di scegliere un "remake" non aggiungendo quasi nulla al pubblico che conosce la pellicola dell'ottimo Hathaway (vero maestro del genere)!
La scena più "Coeniana" è quella iniziale dell'impiccagione... poi l'ironia scema un po' e si lascia spazio al più classico western possibile senza aggiungere idee brillanti!
Forse il mio voto è più dovuto alle mie aspettative che alla reale qualità del film...
Per quanto riguarda gli oscar azzardo una previsione... farà la stessa fine di "Gangs of New York"...

Niko.g  @  26/02/2011 17:27:56
   7½ / 10
Film lineare e, al limite, scontato. Resta il fatto che, personalmente, lo ritengo molto buono da ogni punto di vista, tecnico e scenografico. Per non parlare dell'interpretazione di Jeff Bridges che è veramente notevole e, a mio parere, gran parte della riuscita del film è dovuta a questo magistrale attore che merita l'Oscar. Il personaggio della ragazzina Mattie Ross risulta un pò stucchevole nella sua testardaggine e saccenteria davvero inadeguate per una quattordicenne ma alla fine non si può che fare il tifo per lei. Western moderno, cupo ed equilibrato.

Invia una mail all'autore del commento Banana Pie  @  26/02/2011 02:03:13
   6½ / 10
Sono rimasto un po' deluso.
Leggendo i commenti già mi aspettavo un film di leggero divertissement, ma non me lo immaginavo così standard.
Decisamente non memorabile.

alan  @  26/02/2011 00:39:36
   7 / 10
vi sono due possibili canoni attraverso cui poter giudicare questo film: se lo si considera un gentile omaggio ad un genere glorioso ma tenuto a prendere polvere nella mansarda degli Studios, beh allora è senz'altro un gran film;
se però lo giudichiamo come facente parte dell'universo coeniano, beh devo dire che ho visto il loro immenso talento espresso solo a tratti.
Bravo Jeff Bridges, e si sapeva, bravissima Hailee Stanfield. è nata una stella??

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  25/02/2011 20:05:33
   8 / 10
Un Requiem per un Film Western.
Parafrasando un celebre sottotitolo di un altrettanto celebre libello di Durrenmatt si potrebbe commentare quest'ultima, piccola e sfuggente, perla coeniana.
"Il Grinta" è un western dei tempi andati, una necessità che in un periodo in cui troneggiano invitte e insostituibili carrozzerie come Inception, Avatar e Shutter Island, pare quasi insensata. Ma come tutti i Requiem il film ci cattura con la sua spettrale maliconia ironica, con tutta la sua potenza devozionale a un genere che ha fatto Grande il Cinema, che più di ogni altra cosa in America esalava Cinema.
I Coen sono dei veri registi, e con questo film, che, sia pure, non è tra i migliori, non fanno che confermarlo.

7219415  @  24/02/2011 21:51:58
   7 / 10
Non sono un amante del genere Western...tuttavia questo film, pur non essendo un capolavoro, si guarda volentieri....

TheGame  @  24/02/2011 18:33:01
   6 / 10
Giusto per non farsi mancare nulla, ci mancava solo che i Coen, accompagnati dal Gran Visir Spielberg, si lasciassero andare all'ennesimo remake hollywoodiano ben patinato e confezionato, così da far contenti quelli dell'academy... A parte un breve lampo nell'epilogo, talento dei Coen non pervenuto...

floyd80  @  24/02/2011 15:50:43
   7 / 10
Regia e fotografia ottime, le musiche un po' meno. Personaggi meravigliosi, come in ogni film dei Coen, che reggono per tutta la storia.
J. Bridges recita con un occhio solo ma con grande carisma e H. Steinfeld insieme a M. Damon gli tengono sempre testa.
Unico neo? L'empatia con il film non arriva mai. E' perfetto ma freddo come i paesaggi invernali che mostra.
Non è una paese per vecchi rimane ancora la loro migliore pellicola.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  24/02/2011 14:08:56
   7 / 10
Non potevo perdermi un film dei Coen, pur non essendo il genere western nelle mie corde, poi questo mi è parso il film dei Coen meno dei Coen che ci sia, non ho ritrovato gli elementi caratteristici della loro filmografia o, se ci sono, sono appena sfiorati. Eppure non mi ha deluso e mi è piaciuto, ma non ho letto il romanzo, né visto la versione del '69 con la quale J. Wayne vinse l'oscar. Non ho punti di riferimento cui poggiarmi, se non lo stile dei Coen. Uno stile sempre carismatico e moderno anche nell'affrontare il western più classico. I dialoghi incisivi sono nello stile dei fratellacci, forse privi di quella pennellata di sarcastico cinismo cui ci hanno abituati. La fotografia magnifica e l'interpretazione di un eccellente J. Bridges fanno il resto.

Guinea Pork  @  24/02/2011 10:32:03
   7½ / 10
I fratelli Coen tentano di rinfrescare un genere cinematografico rimasto all'asciutto, mantenendo i toni realistici e senza troppi compiacimenti. Il classico tema della vendetta non viene esaltato bensì bacchettato tramite una finissima legge del contrappasso, che dà inoltre modo ai Coen di divertirsi con la loro secca violenza, qui meno fumettara del solito. Validi attori: Bridges e Damon danno vita a personaggi carismatici mentre il talento di Hailee Steinfeld è ancora in maturazione. Regia dalle ampie parentesi paesaggistiche (nevose, notturne, boschive) e qualche gradevole momento di humor.

4giulio  @  24/02/2011 09:45:33
   7 / 10
I personaggi principali sono divertenti e accattivanti. Ottime anche loro interpretazioni, sono mancate solo certe scene altrimenti era un film quasi perfetto per la trama in questione...

Lestat89  @  23/02/2011 16:50:40
   8 / 10
film davvero da non perdere, non ho visto l'originale ma questo è senza dubbio un bellissimo film con una grande interpretazione di jeff bridges . Un gran bel western con alcune scene crude e anche momenti che strappano un sorriso e una lacrima

lucki71  @  23/02/2011 13:02:19
   6 / 10
a tratti lento e noioso...pensavo ad un film diverso, più dinamico, cmq grande interpretazione di bridge, strepitoso!!

zakfett  @  23/02/2011 11:09:41
   7 / 10
7 in tutto e per tutto.
Western classico ma con personaggi di spessore (alla Coen difatti).


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forzalube  @  23/02/2011 06:19:47
   7 / 10
Non sono appassionato del genere e non ho visto l'originale del '69.
Premesso questo direi che in questo film la mano dei Coen si nota poco e francamente l'ho trovato inferiore sia alle loro migliori commedie che a "Non è un paese per vecchi".

Ad ogni modo il personaggio della ragazzina protagonista è molto particolare ed interessante, il cast è di alto livello, la fotografia è ottima e la visione scorre piuttosto piacevolmente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/02/2011 01:27:18
   7½ / 10
Ho ormai un ricordo vaghissimo del film di Hathaway con John Wayne (fra l'altro accusato di essere inferiore al romanzo), figuriamoci della serie tv con Warren Oates, tuttavia... beh diciamo che condivido il giudizio precedente. "Il Grinta" non segna in modo indelebile la filmografia dei Coen, non è "Fargo" o "Non è un paese per vecchi", e per diverse ragioni. Eppure ha dei momenti splendidi (la scena del processo, l'efferata uccisione di due fuorilegge) e libera nei nostri cuori rudi un senso di eterna riverenza davanti agli scenari e ai tramonti dell'amato (da me) cinema western.
Il problema sta tutto nell'impianto narrativo, che mostra qualche notevole caduta di tono e un tono grottesco che vorrebbe essere goliardico ma a tratti è raffreddato proprio da tutto ciò che dovrebbe essere emotivamente intenso e doloroso (l'incontro della ragazzina con l'omicida del padre sembra quasi sfumare i suoi propositi di vendetta).
E' sorprendente la capacità dei Coen di rileggere gli stilemi western e di nobilitarne anche i clichè, mentre Bridges calca un pò troppo la mano, affidandosi a un gigionismo (manierismo) non del tutto giustificabile.
Il film è comunque piacevolissimo, ben girato e vanta una fotografia che incanta, con un'epilogo finale stranamente affine a "L'uomo dei sette capestri" di John Huston.
Invero il personaggio più riuscito è quello di Mattie Ross, perchè non è quasi mai edificante, sembra inizialmente una specie di Giovanna D'Arco del far west ma a poco a poco mostra i segni inequivocabili delle sue celate fragilità, della sua forza esteriore davanti a un mondo di adulti alle prese con banditi, forche e violenze quotidiane

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/02/2011 21:50:45
   7½ / 10
Secondo me questo è uno di quei film che all'interno della filmografia dei Coen non spiccherà per vette qualitative rispetto ad altre loro pellicole, ma allo stesso tempo dimostra la loro capacità di dirigire pellicole più orientate verso un pubblico mainstream, senza però perdere quelle che sono le caratteristiche peculiari del loro cinema.
In questo che può essere considerato un romanzo di formazione di una ragazzina con un carattere determinatissimo (ottima la prova dell'esordiente Hailee Steinfeld) in mezzo a ruvidi uomini del Selvaggio West, c'è il respiro di tematiche classiche sviluppate in altre pellicole: l'irruzione di una forte figura femminile come in C'era una volta il West (la sequenza dell'arrivo in treno) miscelata a quell'andamento crepuscolare tipico di Unforgiven di Eastwood in cui il personaggio di Cogburn (una garanzia Bridges) ripropone nella sostanza William Munny, un cowboy malridotto sul viale del tramonto. E' il tipico avvicendamento tra due epoche in cui i Coen però non calcano nè sul tono maliconico o quello tragico, ma costellandolo di quel sottile nero umorismo che li caratterizza.

The Deep Ocean  @  22/02/2011 21:34:06
   7 / 10
Io non amo i western, anzi, come genere non mi piacciono proprio un granchè, però in questo caso devo ammettere che oggettivamente "Il Grinta" ha diversi pregi, come la recitazione, molto convincente, l'ottima fotografia, e una buona regia. L'unico personaggio che ho trovato interessante, e che, devo ammetterlo, ha davvero suscitato la mia simpatia, è stata la giovane protagonista, Mattie Ross, a mio parere più grintosa dello stesso Rooster. Gli altri personaggi mi hanno lasciato generalmente un tantino perplesso, e li ho trovati tutti un po' clichè. Tuttavia il film, anche in virtù della semplicità della storia, si lascia guardare e risulta scorrevole, tranne per il finale che proprio non mi ha convinto.
Indubbiamente è ben fatto, ma probabilmente il genere western ha ormai dato tutto ciò che poteva dare, e continuare a rifarsi a vecchie pellicole risulta un ripetersi di scene stereotipate, che non vale la pena di fare. Forse sarebbe meglio lasciare questo genere confinato nella sua epoca d'oro, poichè si rischia di fare più danni che benefici, andando a fare remake di film di un genere ormai esaurito.

debaser  @  22/02/2011 18:50:13
   6½ / 10
Sicuramente non uno dei miglior film dei Cohen anche perche' la trama rende già di per se poco interessante il film. A tratti noioso si regge solo sulle strepitosse interpretazione degli attori maschili (Matt Demon escluso). Sinceramente una mezza delusione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  22/02/2011 11:56:11
   6½ / 10
Un film che si lascia guardare più per l'ironia e la recitazione che per lo svolgimento della storia.
Mi aspettavo un po' più d'azione da questo film (invece è praticamente nulla), soprattutto quando riescono a trovare Chaney e il resto della banda. Come detto il film invece vive sui dialoghi tra Cogburn e la ragazzina (secondo me molto brava) e sulla buonissima recitazione di un po' tutti gli attori.

branca73  @  22/02/2011 11:43:06
   8½ / 10
Wow ! ironia, fotografia, recitazione, storia : grandi tutti, finalmente i Fratelli tornano allo sprint di una volta, dopo gli ultimi lenti film.

sildino77  @  22/02/2011 09:41:20
   6½ / 10
Buon western moderno; tipica la mano dei Cohen che lo hanno reso molto più ironico e dark. Ottimi i personaggi, su tutti un gran Jeff Bridges da Oscar. Forse a tratti un pò lento, ma è lo stile dei fratelli, con le loro pause e le loro tipiche accellerazioni. Può non piacere ai non amanti del genere.

FABRIT  @  21/02/2011 17:30:06
   6 / 10
Il western non è un genere che prediligo,ma essendo un fan dei Coen sono corso al cinema a vedere questo film ugualmente,ma mi aspettavo qualcosa di più,la mano dei Coen si vede poco in questo remake a mio avviso.Belle le scenografie e bravi gli attori,ma mi sono annoiato.

Leonhearth87  @  21/02/2011 15:13:04
   6 / 10
Sinceramente, mi è piaciuto poco. Un buon 3/4 del fil, è un continuo dialogo tra la giovane ragazza e Il Grinta, senza la minima ombra di una sparatoria.
E proprio quando il film inizia a fare vedere qualche briciolo d'azione, che la pellicola diventa godibile ed attira attenzione su di sè.
In poche parole, un film che sa più di commedia che di western. Avessero tolto tante parti inutili di continuo blaterare e allungato le scene d'azione, mi sarebbe piaciuto molto di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  21/02/2011 14:26:59
   6½ / 10
I fratelli Coen sono ottimi registi ma inciampano spesso lungo la strada. Non che "Il Grinta" non sia un ottimo western per carità, ma di sicuro è un lavoro che si basa quasi esclusivamente sull'ottima interpretazione di J.Bridges dato che il ritmo del film è altalenante e anche la fotografia non mi è parsa poi tanto luccicante, senza considerare i vari errori banali

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Forse dieci candidature sono troppe, forse una seconda visione potrebbe aiutare ma...la prima impressione è che il lavoro dei fratellini non varca la soglia, non emoziona come dovrebbe. Uno sparo, ma il proiettile rimane in canna.

Rand  @  21/02/2011 12:12:43
   7½ / 10
Quando hai visto un western li hai visti tutti!
Sto parafrasando George Lucas e la sua celebre battuta: quando hai visto un astronave di plastica le hai viste tutte.
Insomma i Coen certo non fanno un film brutto, anzi, penso che ormai il loro rigore artistico sia talmente consolidato che possono tranquillamente creare qualunque opera, senza essere scadenti, perchè il loro talento lo dimostra. Instancabili come sempre dopo un uomo qualunque riportano la nuova versione del True Grift di Portis che aveva dato lustro a Jhon Wayne e ne fanno una versione a tratti crepuscolare, con una splendida fotografia(merita l'oscar) in cui ironia e dramma si mescolano in parti uguali, ritornando in parte alla parentesi di Non è un paese per vecchi. Ma se la Cormac McArthy era assolutamente duro e spietato qua la storia è nella grazia di Dio, come dice la protagonista, la Steinfield riesce nella prova da debuttante a mettere in ombra anche il gigioneggiare senza costrutto di Bridges, che sinceramente è abbastanza prevedibile, non basta la voce impastata dall'alcool o sparare alle focacce che la rende migliore, peccato, ma era prevedibile, dopo l'oscar l'anno scorso.
Comunque come dice Mattie c'è sempre un prezzo da pagare, e questo i Coen lo sanno, il film non merita oscar per le categorie principali, ne regia, ne film, ne sceneggiatura, la Steinfield probabilmente merita per l'interpretazione
Poi fotografia e musica, anche se compete con il Cigno Nero.
In definitiva un bel western, certo non al livello degli spietati, ma devo dire che comunque mi ha soddisfatto, sia per il finale, in cui

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Una scena dark e non prevedibile, d'altronde lei

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Paesaggi invernali spogli e freddi, insoliti in un western, scenografie suggestive, comunque un buon film dei Brothers Coen.
Matt Daemon interessante come fanfarone "sono un texas Ranger!"

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  21/02/2011 11:40:08
   7½ / 10
Niente è gratuito, tranne la grazia di Dio. Così come la perspicacia e l'umanità di una ragazzina testarda, determinata, con uno spiccato senso degli affari, e una tenera arroganza che la difende da un mondo selvaggio e spietato. Il "risparmio" dei 50 dollari dovuti allo sceriffo Rooster Cogburn nasce da un rapporto di affiliazione che, in vita sua, il burbero e ubriaco grande vecchio non era mai riuscito a stabilire.
Corporatura impetuosa, meno dinoccolata rispetto a quella del "Duca" John Wayne, non scevra di quel sottile brio necessario a non renderlo solo un maleducato e rozzo solitario, la recitazione di Bridges punta molto sulla stravagante negligenza a scapito della drammaticità, ma d'altronde questi sono i registri attoriali tipici delle volontà dei fratelli Coen. L'eroe misantropo non crede alle favole, ne' ai sermoni o alle promesse. Forse l'unica cosa che teme è il grande coraggio della piccola adolescente, l'unica in grado di fargli ombra, sia come personaggio che come abilità interpretative (l'attrice Hailee Steinfeld è stata inspiegabilmente candidata agli Oscar come non protagonista, quando sta in scena dall'inizio alla fine del film).

Il ranger texano spaccone di Matt Damon invece, somiglia a certi frivoli californiani esagerati, un po' sciocchi e inconsistenti. Si sarebbe portati a definire la "debole" figura di LaBoeuf come quella materna, a contraltare di quella tutta d'un pezzo (?) del padre-Grit. Ed è interessante notare come i due non stiano insieme sul set più di tanto, come a voler rimarcare la perdita appena subita dalla loro protetta.
Brilla, anche se in un breve ruolo di brigante lezzo e purulento, Barry Pepper: un individuo guarnito di slanci che vanno dal ladro bastardo al tutore comprensivo. Non manca il proverbiale humour minimalista che contraddistingue il marchio Coen: godibili il russare di Nonna Turner che tira a sé tutte le coperte, i racconti del Grinta sulle sue disavventure corredate dall'uso facile della pistola, l'accordo sulla "caccia al procione" e la breve parentesi sulla "Rana verde" che rappresenta un'inattesa apertura verso il passato familiare dello sceriffo.

Per il resto "True grit" avanza tra sequenze abbastanza flemmatiche ed evocative (tanto di cappellone per come gli autori muovono la macchina da presa), inevitabili enfasi necessarie a ricondurci all'anno 1878, personaggi insoliti più o meno empatici, e finale tra crocevia della morte e distacco.
Al di là dell'aderenza letteraria al romanzo di Charles Portis, si potevano forse evitare certe soluzioni narrative prettamente di azione sul pre-finale, dal regolamento di conti in poi (se si eccettua la poderosa e quasi fiabesca galoppata sotto la protezione delle buone stelle, astronomiche e paterne). Si ha l'idea che davvero in quel caso i registi abbiano ceduto alla voglia di piacere a tutti i costi e abbiano voluto rendere il film fruibile e "comfortable" un po' per tutti; non è un caso che questa pellicola rappresenti il loro maggior incasso negli Stati Uniti.

Davz  @  21/02/2011 01:15:18
   7½ / 10
Un bel western moderno interpretato molto bene da parte di tutti gli attori. Un finale un pò deludente ma nel complesso mi ha soddisfatto.

ilcannibale  @  21/02/2011 01:01:34
   8½ / 10
Mi aspettavo un gran film, e gran film fu...grandissime interpretazioni, trama intrigante, e spunti umoristici frequenti. Da non perdere

movieman  @  20/02/2011 23:32:46
   7½ / 10
Premetto che io non sono un fan dei western. Per tutta la pellicola permane il fascino delle ambientazioni, anche grazie ad un ottimo lavoro della fotografia. Anche qui abbiamo i classici personaggi stereotipati con l'aggiunta della ragazzina, elemento innovativo e moderno. Ottima la recitazione che ha contribuito allo svecchiamento non solo del film ma del genere in sé. Il fatto che abbia ricevuto 10 nomine per l'oscar sicuramente tende ad aumentare le aspettative dello spettatore che rischia di rimanere deluso: nel mio caso il finale che ho trovato vuoto e malinconico. Nel complesso il film è buono, con un ottimo lavoro della regia.

Lizarazu  @  20/02/2011 16:23:14
   8 / 10
un western rude, ironico, un pò folle, col grilletto facile non solo di pistole ma anche di dialoghi. personaggi anche secondari memorabili, spietati, paesaggi arsi, voci roche.
Jeff Bridges è semplicemente inarrivabile su questi ruoli, ma cmq anche Damon rende bene il ranger 'cazzotto' e rampante.

non per tutti ma per me entusiasmante!

coma19  @  20/02/2011 10:29:13
   6½ / 10
Sinceramente non mi ha entusiasmato...bella l'ambientazione, la fotografia, bravi gli attori ma la storia è troppo scontata e piatta...anche la colonna sonora è praticamente inesistente...si poteva fare meglio!

Hyspaniko9  @  20/02/2011 02:13:39
   8 / 10
Bellissimo film !!! da premiare gli attori... davvero bravi,Jeff Bridges in particolare, ma anche la ragazzina, bravissima.

The Doozy  @  19/02/2011 20:12:19
   9 / 10
Non amo molto il genere western, ma questo, insieme ad altri pochissimi film è davvero un bel western, interpretato magistralmente da un perfetto Jeff Bridges. Meritate tutte le candidature (con la speranza che ne vinca qualcuno), e alcuni dialoghi con un humor nero tipici dei fratelli Cohen; le due ore di film sono passate in un attimo...

Invia una mail all'autore del commento AxelFoley  @  19/02/2011 15:59:42
   7 / 10
Bel western interpretato magnificamente da un perfetto Jeff Bridges (il miglior attore in circolazione), e da una bravissima Hailee Steinfeld; Buone anche le prove di Matt Damon e di Josh Brolin;
Fotografia bellissima, e alcuni dialoghi con un humor classico dei Cohen, che ti fà passare quasi 2 ore piacevolmente, e con qualche risata.

aitante68  @  19/02/2011 14:10:54
   8½ / 10
veramente molto bello da tutti i punti di vista. recitazione degli attori, fotografia, un pizzico di humour nero tipico dei coen, crudezza nelle scene d'azione come un vero western. Non manca niente, ottimo film, i coen difficilmente deludono

peppepetru  @  19/02/2011 09:49:37
   8½ / 10
Mettici una recitazione magistrale, una regia perfetta e una fotografia da brividi, cosa esce fuori??
Un film capolavoro.
Meritatissime le 10 candidature agli oscar, e credo che anche quest'anno questi Coen faranno il pieno di statuette.
Per quanto mi riguarda Bridges è uno dei migliori attori attualmente in circolazione

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