il gladiatore (2000)

Americanata, inesattezze storiche, personaggi pompati, risvolti prevedibili, retorica, eccessivo sentimentalismo: tutto vero, ma nulla toglie che "Il gladiatore" sia uno dei film commerciali maggiormente riusciti.

Che la storia non sia andata effettivamente così poco importa sinceramente, l'importante è che i personaggi (almeno quelli veri) mantengano le loro caratteristiche originali, e questo specialmente in Commodo e Marco Aurelio è quanto è stato fatto. Il cinema è finzione ed è giusto prendersi qualche libertà anche quando si scrivono film storici se questo giova alla riuscita dell'opera, e di questa trama non cambierei una virgola, è tutto incasellato perfettamente. "Il gladiatore" ha dato una nuova linfa al genere storico che all'epoca era completamente caduto in disuso, e sulla scia di questo grande successo per i successivi 6-7 anni sono usciti vari blockbuster in costume ("Alexander", "Le crociate", "Troy", "King Arthur", "Elizabeth", ecc.), per poi finire negli ultimi 10 anni nuovamente quasi del tutto nel dimenticatoio, purtroppo.
Sicuramente la colonna sonora ha contribuito enormemente alla riuscita del film, una delle colonne sonore più famose e sentite di sempre che nonostante tutto riesce ancora oggi a toccare le giuste corde emotive nelle scene più drammatiche del film, il finale in primis. I personaggi, anche se stereotipati, sono delineati perfettamente, le interpretazioni sono impeccabili, forse con il tempo alcuni effetti speciali hanno perso un po' di impatto (le vedute aeree di Roma e soprattutto le tigri al Colosseo).

C'è anche molto di affettivo nel mio giudizio, sono quei film che vedi nella pre-adolescenza e quando li riguardi ti sembra sempre di ritornare a quell'epoca, ma devo dire che anche oggettivamente considero "Il gladiatore" uno dei migliori blockbuster mai realizzati.